11.10.2014 - Sabato della XXVII settimana del Tempo Ordinario
San Giovanni XXIII, papa
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Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
SAN GIOVANNI XXIII, PAPA - MFAngelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) nel 1881. A undici anni entrò nel seminario diocesano di Bergamo per gli studi classici e filosofici, e successivamente fu alunno del Pontificio Seminario Romano. Fu ordinato sacerdote nel 1904. Segretario del Vescovo Giacomo Maria Radini Tedeschi, nel 1921 iniziò il suo servizio presso la Santa Sede come presidente per l'Italia del Consiglio centrale della Pontificia Opera per la Propagazione della Fede; nel 1925 come Visitatore Apostolico e successivamente Delegato Apostolico in Bulgaria, nel 1935 come Delegato Apostolico in Turchia e Grecia, e nel 1945 come Nunzio Apostolico in Francia. Nel 1953 fu creato cardinale e nominato poi Patriarca di Venezia. Alla morte di Pio XII fu eletto Papa nel 1958; durante il suo pontificato convocò il Sinodo Romano, istituì la Commissione per la revisione del Codice di Diritto Canonico, convocò il Concilio Ecumenico Vaticano II. Morì la sera del 3 giugno 1963.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
che nel santo Giovanni, papa,
hai fatto risplendere per tutto il mondo
l'esempio del buon pastore,
concedi a noi, per sua intercessione,
di effondere con gioia
la pienezza della carità cristiana.
Per il nostro Signore.
PRIMA LETTURA (Gal 3,22-29)
Tutti voi siete figli di Dio mediante la fede.
Fratelli, la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché la promessa venisse data ai credenti mediante la fede in Gesù Cristo.
Ma prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo, fino a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo.
Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
SALMO RESPONSORIALE (Sal 104)
Rit: Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Cantate al Signore, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.
Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
VANGELO (Lc 11,27-28)
Beato il grembo che ti ha portato! Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio.
In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».
Preghiera dei fedeli
Perché la Chiesa, nel suo pensare e nel suo agire, sia docile allo Spirito Santo e si confermi sempre più a Cristo e alla sua parola, fonte della vera beatitudine.
Commento
L’uomo battezzato può cadere di nuovo, a causa dei suoi peccati, nella schiavitù di Satana (si veda, a questo proposito, il Vangelo di venerdì). Noi apprendiamo oggi che questo pericolo non minaccia colui che, seguendo l’esempio di Maria, ascolta e mette in pratica la parola divina annunciata da Cristo.
Ogni madre è felice e fiera dei propri figli. Come comprendiamo allora l’esclamazione di questa donna, persa nella folla e soggiogata da Cristo! Cristo completa il suo pio augurio ponendosi al di sopra dei legami familiari che lo uniscono a Maria. Perché chiunque osserva la parola di Dio, riceve lo Spirito Santo che lo unisce a Gesù e a Dio con legami più forti di quelli carnali. Per questo Gesù designa come “beati” quelli che ascoltano le sue parole e le osservano. Questa benedizione si applica innanzi tutto a sua madre, che è la migliore fra i suoi discepoli, la Figlia del Figlio. La replica di Gesù contiene un elogio discreto di Maria. Poiché Maria è, dopo Gesù, la più attenta alla parola di Dio e la più fedele nel metterla in pratica. Proprio in questo risiede la sua grandezza, e non solo nella sua maternità. Nel contesto del Vangelo di oggi, Maria è vista come la serva del Signore che ascolta e crede.