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La Liturgia di Domenica 18 Luglio 2021

18/7/2021

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XVI DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO B - RITO ROMANO
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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: VERDE
COMMENTO AL VANGELO
Tempo di vacanze. Anche il Vangelo ci parla di riposo in un luogo deserto. " Gesù disse ai suoi discepoli: aenite in un luogo deserto e riposatevi un po'". E contrariamente a ciò che si fa normalmente e al verbo che si usa per fare le ferie, cioè "andare"( si va ai monti, si va al mare), Gesù qui dice ai suoi apostoli "venite". Ecco la differenza: se volete veramente riposarvi non dovete andare di qua o di là, ma, dice Gesù, "venite a me e troverete riposo e ristoro per le vostre anime". E anche i nostri corpi ne trarranno beneficio, perché a forza di andare di qua e di là alla fine delle vacanze si è più stanchi di prima perché le ferie rischiano di trasformarsi presto in furie....

Imparare ad andare a piedi
L'altra indicazione che ci dà il Vangelo per riposarci di più è di imparare ad andare a piedi; cioè non appoggiamoci sui grandi apparati, ma sull'essenziale, un bastone è sufficiente per andare a piedi. E faremo più strada con un bastone e camminando a piedi che con mezzi motorizzati, potenti e super-veloci .
" Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le parti cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero". Vedete che a piedi si va più veloci che in barca ( e che a cavallo: san Paolo incominciò a percorrere le strade del mondo solo dopo che fu sbalzato da cavallo...) e così quando Gesù e compagnia arrivarono, altro che luogo solitario, era strapieno di gente e Gesù si commosse perché " erano come pecore senza pastore e si mise ad insegnare loro molto cose". Ecco che il Maestro, dopo aver ascoltato i suoi discepoli ( e aver sperato - invano- di trovare un luogo solitario) si rimette a fare il Maestro e ad insegnare alle folle. Preso da compassione! Ecco il tratto più ricorrente e finalizzante degli atteggiamenti di Gesù: la compassione! Preso da compassione, guariva gli ammalati, moltiplicava i pani e i pesci, cacciava gli spiriti immondi ecc. E noi, discepoli moderni dell'unico Maestro, ci lasciamo ancora prendere da compassione?

Imparare a contare
Per arrivare a tanto dobbiamo anche imparare a contare. Qual è la cifra più difficile da raggiungere, non in termini matematici ma in termini di essere? E' lo zero. Se riusciremo a scendere fino allo zero, cioè accettare i nostri limiti e le nostre incapacità e consegnarle al Signore, Lui sarà il numero uno che si metterà davanti a tutti quegli zeri e darà un valore straordinario a tutti i nostri zeri: Cioè: se contiamo su di Lui riusciremo in tutte quelle imprese nelle quali abbiamo sempre fallito contando unicamente sulle nostre forze. "Senza di me non potete fare nulla". Alzi la mano chi non ha fatto questa esperienza una volta o l'altra nella vita. .
Nel brano di vangelo odierno vediamo che gli apostoli non devono appoggiarsi sul loro operato e sul bene fatto, ma devono risalire al donatore di ogni grazia: " Venite in disparte con me". Cioè ristabilite la comunione con me e ricentrate il vostro obiettivo sull'unico necessario perché il vostro operato sia efficace. Non ricercate il consenso umano, che oggi c'è e domani chissà: all'osanna può sempre seguire un "crucifige". Dio solo non delude mai!
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LITURGIA DELLA PAROLA
Colletta
Sii propizio a noi tuoi fedeli, o Signore,
e donaci in abbondanza i tesori della tua grazia,
perché, ardenti di speranza, fede e carità,
restiamo sempre vigilanti nel custodire i tuoi comandamenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

oppure:  
Colletta
O Padre, che nella parola e nel pane di vita
offri alla tua Chiesa la confortante presenza
del Signore risorto,
donaci di riconoscere in lui il vero re e pastore,
che rivela agli uomini la tua compassione
e reca il dono della riconciliazione e della pace.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ger 23,1-6)
Radunerò il resto delle mie pecore, costituirò sopra di esse pastori.

Dice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore. 
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore. 
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – 
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia». 

SALMO RESPONSORIALE (Sal 22)
Rit: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. 

SECONDA LETTURA (Ef 2,13-18) 
Egli è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola. 

Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani,
e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.

VANGELO (Mc 6,30-34) 
Erano come pecore che non hanno pastore. 

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
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