NFD Il Blog
  • HOME
    • CONSACRAZIONE DEL NETWORK
  • FOCUS ON
    • MONDO OGGI
    • CHIESA OGGI
  • CHIESA CATTOLICA
    • FONDAMENTALI >
      • I 10 COMANDAMENTI
      • I 5 PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA
      • 54 MODI DI ESSERE MISERICORDIOSI DURANTE IL GIUBILEO
      • 12 MODI PER ESSERE CATTOLICI MIGLIORI
      • GALATEO IN CHIESA
      • REGOLE PER I LETTORI
      • ATTENTI A MESSA
      • CIRCOSTANZE IN CUI BISOGNA EVITARE DI COMUNICARSI
      • DECALOGO DEL CHIRICHETTO
      • 17 SCUSE - SMONTATE - PER NON ANDARE A MESSA
    • RIFLESSIoni DI LUCE >
      • RIMEDITIAMOCI SOPRA >
        • ANNO B 2014 - 2015
        • ANNO C 2015 - 2016
        • ANNO A 2016 - 2017
        • ANNO B 2017 - 2018
        • ANNO C 2018 - 2019
        • ANNO A 2019 - 2020
        • ANNO B 2020 - 2021
        • ANNO C 2021 - 2022
        • ANNO A 2022 - 2023
      • SANTE PAROLE
      • RIFLESSIONI
      • VITA E DETTI DEI PADRI DEL DESERTO
    • UN SACERDOTE RISPONDE
    • ESAME DI COSCIENZA
    • LITURGIA
    • LECTIO BREVIS
    • PREGHIERE
  • NOVELLE MODERNE
  • MEDIA
  • DOWNLOAD
  • LINKS

La Liturgia di Giovedì 1 Dicembre 2016

30/11/2016

0 Comments

 
Foto
1.12.2016 - Giovedì della I settimana di Avvento
=====================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Colletta
Ridesta la tua potenza, Signore, 
e con grande forza soccorri i tuo fedeli; 
la tua grazia vinca le resistenze del peccato 
e affretti il momento della salvezza. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 26,1-6)
Entri una nazione giusta che si mantiene fedele.

In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda:
«Abbiamo una città forte; 
mura e bastioni egli ha posto a salvezza.
Aprite le porte:
entri una nazione giusta, 
che si mantiene fedele.
La sua volontà è salda;
tu le assicurerai la pace,
pace perché in te confida.
Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna,
perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto,
ha rovesciato la città eccelsa, 
l’ha rovesciata fino a terra,
l’ha rasa al suolo.
I piedi la calpestano:
sono i piedi degli oppressi, 
i passi dei poveri».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 117)
Rit: Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti.

Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli ci illumina.

VANGELO (Mt 7,21.24-27) 
Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Commento
DOVE SONO COSTRUITE LE PAROLE CHE ASCOLTO DAL CRISTO?

"Non chi mi dice: Signore, Signore..."

La Parola di Dio se è costruita sulla sabbia viene subito e presto insabbiata; se invece è costruita sulla roccia viene rinsaldata e resa arroccata, inattaccabile e ben salda.

Essere uomini saggi o uomini stolti: questa è la differenza nell'ascolto della Parola di Dio.

La Parola di Dio ci porta a far la sua volontà.
E' dunque una Parola che non si ferma a se stessa, ma ci porta al fare, all'applicare alla nostra vita quello che ascoltiamo da Lui.

La Parola di Dio indica il percorso vitale della nostra vita: se accolta senza radicarla, la nostra vita va in fumo; se la accogliamo nella radice salda della roccia, ecco che viene a portare frutto e conseguenza di vita.

Ascoltare la Parola senza metterla in pratica: è un grande pericolo, per chi anche ogggi si rivolge a Dio dicendo: Signore, Signore...ma non ottiene nulla di fatto e non raggiunge nemmeno da lontano l'esperienza di Dio.

LA PAROLA E' EVANESCENZA SE NON HA LA RADICE IN CRISTO
0 Comments

La Liturgia di Mercoledi 30 Novembre 2016

29/11/2016

0 Comments

 
Foto
30.11.2016 - SANT'ANDREA
======================

Grado della Celebrazione: FESTA
Colore liturgico: Rosso

Oggi celebriamo la festa dell'Apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro e amico di Giovanni e di Giacomo. Il Vangelo ci narra come Andrea ha ascoltato la parola di Dio che gli era rivolta: ""Seguitemi, vi farò pescatori di uomini". Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono". E questa adesione pronta che ha permesso agli Apostoli di diffondere la parola, la "buona notizia" della salvezza. La fede viene dall'ascolto e ciò che si ascolta è la parola di Cristo, che anche oggi la Chiesa diffonde fino alle estremità della terra. 

Colletta
Dio onnipotente, esaudisci la nostra preghiera  
nella festa dell’apostolo sant’Andrea;  
egli che fu annunziatore del Vangelo  
e pastore della tua Chiesa,  
sia sempre nostro intercessore nel cielo.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Rm 10,9-18)
La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo.

Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza. 
Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede in lui non sarà deluso». Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? E come lo annunceranno, se non sono stati inviati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».
Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo. Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto dopo averci ascoltato?». Dunque, la fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo. Ora io dico: forse non hanno udito? Tutt’altro:
«Per tutta la terra è corsa la loro voce,
e fino agli estremi confini del mondo le loro parole».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 18)
Rit: Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

VANGELO (Mt 4,18-22) 
Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 

In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Commento
La fratellanza nella fede non è solo coincidenza della vita.
Nè per Andrea e suo fratello Pietro, né per noi oggi.
La fratellanza è una condivisione e un impegno a vivere, con un modo diverso e originale, la stessa generazione del sangue spirituale: quella dello Spirito Santo.
E così, anche per noi, come per Andrea, vivere da fratello a Pietro, diventa motivo e stimolo a verificare e sintonizzare la propria fede nella fratellanza universale della Chiesa.
Andrea, seguendo il fratello, segue il Cristo e scopre la sua sequela.
Così, la mia fede, espressa nella fratellanza, richiama il vero senso oggettivo e reale della sequela del Cristo, evitandomi il soggettivismo.

"Come è bello e gioioso stare insieme come fratelli"...nella fede!
La fede affratella e scopre la dimensione aperta dell'io, chiamato a confrontarsi e ricrearsi nello stesso sangue spirituale, e valorizzando altresì la propria originalità.

Se Gesù, come un tempo per Andrea, mi chiama a vivere la fede in fratellanza, significa che per me oggi la realtà del Regno è vederlo accanto al cammino di chi è nella mia stessa famiglia umana e spirituale: non posso far finta di non vederlo e prescindere da lui, altrimenti la chiamata diverrebbe fallace e perdente.

ANDREA E' L'OMBRA DI PIETRO NEL VIVERE LA LUCE DI CRISTO.
Foto
0 Comments

La Liturgia di Martedi 29 Novembre 2016

28/11/2016

0 Comments

 
Foto
29.11.2016 - Martedì della I settimana di Avvento
=====================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Colletta

Accogli, o Padre, le preghiere della tua Chiesa 
e soccorrici nelle fatiche e nelle prove della vita; 
la venuta del Cristo tuo Figlio 
ci liberi dal male antico che è in noi 
e ci conforti con la sua presenza. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 11,1-10)
Su di lui si poserà lo spirito del Signore.

In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 71)
Rit: Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E dòmini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

VANGELO (Lc 10,21-24) 
Gesù esultò nello Spirito Santo. 

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Commento
LA RIVELAZIONE AI PICCOLI...
Un grande dono per coloro che in questa generazione accolgono Cristo.

ENTRARE NELLE COSE DI DIO è dato solo a coloro che si fanno piccoli nello spirito, e ricevono dunque in cambio la Rivelazione di Dio.

LA SAPIENZA di Dio supera tutte le capacità di intelligenza umana e solo essa può far accedere ai suoi misteri coloro che si fanno umili e accoglienti nella piccolezza.

COLORO CHE SI FANNO PICCOLI RICEVONO LE COSE GRANDI...

Con tutti gli sforzi che uno può fare umanamente e con gli strumenti umani, non potrà comunque mai accedere alla Sapienza che solo in Dio puà trovare in dono, conoscendo i suoi Misteri di Rivelazione.

Il percorso di Dio passa attraverso l'umiltà e la piccolezza che accompagna il cammino di chi si accosta al Mistero con il senso del piccolo evangelico.

Questa rivelazione fatta ai piccolo da dove prende la sua origine, se non NELLA IDENTITA' DI DIO CHE SI E' FATTO PICCOLO NELLA STORIA?

Ecco perché questa importante dimensione della piccolezza conduce il Regno nel suo attuarsi: nelle piccolezze e nei piccoli Dio fa cose grandi.
0 Comments

La Liturgia di Lunedi 28 Novembre 2016

27/11/2016

0 Comments

 
Foto
28.11.2016 - Lunedì della I settimana di Avvento
=====================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Viola

Colletta
Il tuo aiuto, o Padre, 
ci renda perseveranti nel bene 
in attesa del Cristo tuo Figlio; 
quando egli verrà e busserà alla porta 
ci trovi vigilanti nella preghiera, 
operosi nella carità fraterna 
ed esultanti nella lode. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 4,2-6) 
Ci sarà gioia per gli scampati di Israele.

In quel giorno, il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per i superstiti d’Israele. Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo: quanti saranno iscritti per restare in vita in Gerusalemme. 
Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato, con il soffio del giudizio e con il soffio dello sterminio, allora creerà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutti i luoghi delle sue assemblee una nube di fumo durante il giorno e un bagliore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perché la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. 

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

VANGELO (Mt 8,5-11) 
Molti dall’oriente e dall’occidente verranno nel regno dei cieli. 

In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».

Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

Commento
AVERE IL SENSO DEL RISPETTO...O MEGLIO,DEL "TIMORE DI DIO"

Per noi cristiani, abituarsi alle cose di Dio, alle preghiere, alle celebrazioni della liturgia, ai riti e alle realtà della fede e della catechesi è diventata ormai una cosa quasi d'abitudine.

"Cosa farei alla mattina a casa se non ci fosse la messa?"... diceva una vecchietta, ignara che nel suo dire ci fosse dietro quelle sue parole proprio il senso della mancanza di un tempo da occupare, piuttosto che il "timore" santo di fronte a Uno con cui stare in quel momento.

Recuperare quel senso del "timore di Dio" che è la santità dello stare di fronte a questa Presenza di Colui che tutto è e tutto può, è il richiamo che il brano del vangelo ci fa attraverso la figura di questo soldato.

Anzitutto, per dirci che spesso il senso vero di Dio ce l'hanno più quelli che sono fuori che quelli che sono dentro i nostri sistemi e strutture religiose e comunitarie.

Sant'Agostino diceva, appunto a questo riguardo, che "molti di quelli che sono 'dentrò in realtà sono fuori, mentre spesso quelli che sembrano 'fuori' sono in verità dentro" le realtà di Dio.

ANCHE PER NOI, IL RICHIAMO A RECUPERARE NELLE NOSTRE APPARTENENZE RELIGIOSE, IL RIFERIMENTO AL "TIMORE" DI LUI
0 Comments

La Liturgia di Domenica 27 Novembre 2016

25/11/2016

0 Comments

 
Foto
Foto
I DOMENICA DI AVVENTO - ANNO A - RITO ROMANO
Prima Domenica nuovo Anno Liturgico
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: VIOLA
COMMENTO AL VANGELO
DILUVIO UNIVERSALE
di Don Luciano Sanvito

​
Il venire di Dio in noi opera una divisione e una suddivisione.
Una divisione tra ciò che è dalla parte di Dio e ciò che non lo è.
Una suddivisione delle realtà secondo il grado che hanno nella loro importanza di fronte a Dio.
Sta di fatto che la venuta di Dio nella storia è un giudizio tagliente e discriminante, non lascia nella indifferenza né le cose né le persone.

Questo giudizio tagliente è opera della Parola.
Essa ha la potenza del diluvio, che spazza via e trascina via.

Certo, questo non avviene allo stesso modo del diluvio universale.
La Parola di Dio, ascoltata, lascia tutto materialmente uguale.
Ma ciò che cambia delle cose e delle persone è lo spirito, il valore, il senso che queste realtà hanno sotto il giudizio della Parola.
Tutto resta materialmente, ma ne viene spazzato via il senso.
Tutto resta fisicamente, ma viene spazzato via moralmente.
Tutto resta apparentemente, ma viene portato via nel suo valore.

La Parola di Dio è il diluvio universale morale che oggi avviene per noi.
Universale perché è nel confronto di tutto e di tutti: nulla vi sfugge.

Essere sotto il giudizio di Dio non è una realtà appariscente e esteriore, ma riguarda sempre l'intimo e il cuore di ogni persona: l'atto della mente, del cuore e dell'anima.
Il diluvio universale è ancora in atto, anche oggi, in modo molto efficace.
Foto
Foto
LETTURE DELLA DOMENICA
Non si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, nostro Padre, 
suscita in noi la volontà di andare incontro 
con le buone opere al tuo Cristo che viene, 
perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria 
a possedere il regno dei cieli. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, 
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, 
per tutti i secoli dei secoli. 

oppure: 
Colletta
O Dio, Padre misericordioso, 
che per riunire i popoli nel tuo regno 
hai inviato il tuo Figlio unigenito, 
maestro di verità e fonte di riconciliazione, 
risveglia in noi uno spirito vigilante, 
perché camminiamo sulle tue vie di libertà e di amore 
fino a contemplarti nell’eterna gloria. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 2,1-5)
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 121)
Rit: Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!    

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. 

SECONDA LETTURA (Rm 13,11-14) 
La nostra salvezza è più vicina. 

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

VANGELO (Mt 24,37-44) 
Vegliate, per essere pronti al suo arrivo. 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Foto
0 Comments

INIZIO NUOVO ANNO LITURGICO 2016-2017 (ANNO A - I)

25/11/2016

0 Comments

 
Foto
0 Comments

La Liturgia di Sabato 26 Novembre 2016

25/11/2016

0 Comments

 
Foto
26.11.2016 - Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
==========================================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Colletta

Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli  
perché, collaborando con impegno alla tua opera  
di salvezza,  
ottengano in misura sempre più abbondante  
i doni della tua misericordia.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 22,1-7)
Non vi sarà più notte perché il Signore Dio li illuminerà.

L’angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più maledizione.
Nella città vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;
vedranno il suo volto
e porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli.
E mi disse: «Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 94)
Rit: Marána tha! Vieni, Signore Gesù!

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. 

Perché grande Dio è il Signore,
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra,
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, è lui che l’ha fatto;
le sue mani hanno plasmato la terra. 

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
È lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce.

VANGELO (Lc 21,34-36) 
Vegliate, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Commento
APPESANTIRE IL CUORE...QUEL GIORNO APPARIRA' COME PESO

Se sappiamo vegliare e non lasciarci appesantire nelle cose del mondo, ecco che il giorno del Signore sarà per noi un peso leggero e leggiadro.

Ma ogni peso umano grava su di noi e se entra nel cuore, l'affanno e le preoccupazioni del mondo ci impediscono di avvertire quella venuta, che diventarà per noi un pesante fardello che ci opprime.

La venuta del giorno del Signore non è da rimandare al futuro, ma è già quel presente nel quale il Signore si rende "giorno" di salvezza per noi.

Ecco perché anche il "comparire" davanti al Figlio dell'uomo non riguarda solo il futuro lontano della fine dell'universo, ma è già nel presente: se abbiamo la forza della prontezza e della veglia, sappiamo accogliere la sua presenza; altrimenti, a noi non "comparirà" nulla di Lui e rimaniamo abbandonati a noi stessi, sotto il peso della nostra stessa persona.

L'improvviso venire di Dio ci allena nella storia a questa saggezza nel saper accogliere la sua venuta nelle situazioni, a discernere, liberi da affanni e preoccupazioni che accecano la vista della fede, la sua presenza oggi accanto a noi, nel cammino della nostra storia.

IL CRISTO CI APPARIRA' OGNI VOLTA CHE IL NOSTRO PESO E' LUI

Foto
a sera con i
PRIMI VESPRI DELLA I DOMENICA DI AVVENTO 
INIZIA IL NUOVO ANNO LITURGICO (ANNO A - CICLO DISPARI)
0 Comments

La Liturgia di Venerdi 25 Novembre 2016

24/11/2016

0 Comments

 
Foto
25.11.2016 - Venerdì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
===========================================================
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Colletta

Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli  
perché, collaborando con impegno alla tua opera  
di salvezza,  
ottengano in misura sempre più abbondante  
i doni della tua misericordia.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 20,1-4.11-21,2)
I morti vennero giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Vidi la Gerusalemme nuova scendere dal cielo.

Io, Giovanni, vidi un angelo che scendeva dal cielo con in mano la chiave dell’Abisso e una grande catena. Afferrò il drago, il serpente antico, che è diavolo e il Satana, e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell’Abisso, lo rinchiuse e pose il sigillo sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni, dopo i quali deve essere lasciato libero per un po’ di tempo. 
Poi vidi alcuni troni - a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare - e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni. 
E vidi un grande trono bianco e Colui che vi sedeva. Scomparvero dalla sua presenza la terra e il cielo senza lasciare traccia di sé. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. E i libri furono aperti. Fu aperto anche un altro libro, quello della vita. I morti vennero giudicati secondo le loro opere, in base a ciò che era scritto in quei libri. Il mare restituì i morti che esso custodiva, la Morte e gli inferi resero i morti da loro custoditi e ciascuno venne giudicato secondo le sue opere. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco. 
E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 83)
Rit: Ecco la tenda di Dio con gli uomini!

L’anima mia anela
e desidera gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente. 

Anche il passero trova una casa
e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli eserciti,
mio re e mio Dio.

Beato chi abita nella tua casa:
senza fine canta le tue lodi.
Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio:
cresce lungo il cammino il suo vigore.

VANGELO (Lc 21,29-33) 
Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: 
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Commento
OSSERVARE NON LE COSE, MA SEMPRE ATTRAVERSO LE COSE

Le cose che vediamo, come il cielo e la terra, passano.
Ma ciò che vediamo attraverso le cose non passerà: "le mie Parole".

In tutto quello che passa lo sguardo della fede ci aiuta a vedere quello che non passa e che rimane in eterno.

L'essenziale.

Quello che resta è l'essenziale per noi e per tutti, e ci viene indicato attraverso i segni che passano: proprio i segni che fuggono via ci annunciano in quel mentre quello che sta venendo e che per noi deve restare di riferimento: l'essenziale, appunto.

"Le mie Parole"...

Le Parole che restano del Cristo le possiamo accogliere come essenziali e eterne proprio nelle parole che passano, nelle parole e nei discorsi del mondo: essi ci fanno da riferimento, come relativi, per indicarci le Parole assolute ed eterne che restano per sempre e non passeranno mai: le Parole del Cristo.

OSSERVARE I SEGNI
DIETRO DI ESSI CI APPARE L'ESSENZIALE PER SEGNARE LA VITA
0 Comments

La Liturgia di Giovedi 24 Novembre 2016

23/11/2016

0 Comments

 
Foto
24.11.2016 - Santi Andrea Dung-Lac e compagni
=====================================

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

Nella regione del Tonchino, Annam e Cocincina – ora Vietnam – ad opera di intrepidi missionari, risuonò per la prima volta nel sec. XVI la parola del Vangelo. Il martirio fecondò la semina apostolica in questo lembo dell’Oriente. Dal 1625 al 1886, salvo rari periodi di quiete, infuriò una violenza persecuzione con la quale gli imperatori e i mandarini misero in atto ogni genere di astuzie e di perfidie per stroncare la tenera piantagione della Chiesa. Il totale delle vittime, nel corso di tre secoli, ammonta a circa 130.000. La crudeltà dei carnefici, non piegò l’invitta costanza dei confessori della fede: decapitati, crocifissi, strangolati, segati, squartati, sottoposti a inenarrabili torture nel carcere e nelle miniere fecero rifulgere la gloria del Signore, «che rivela nei deboli la sua potenza e dona agli inermi la forza del martirio» (M.R., prefazio dei martiri). Giovanni Paolo II, la domenica 19 giugno 1988, accomunò nell’aureola dei santi una schiera di 117 martiri di varia nazionalità, condizione sociale ed ecclesiale: sacerdoti, seminaristi, catechisti, semplici laici fra cui una mamma e diversi padri di famiglia, soldati, contadini, artigiani, pescatori. Un nome viene segnalato: Andrea Dung-Lac, presbitero, martirizzato nel 1839 e beatificato nel 1900 anno giubilare della redenzione da Leone XIII. Il 24 novembre è il giorno del martirio di alcuni di questi santi.

Colletta
O Dio, origine e fonte di ogni paternità,
che hai reso fedeli alla croce del tuo Figlio
fino all'effusione del sangue, 
i santi Andrea Dung-Lac e compagni martiri,
per la loro comune intercessione
fa' che diventiamo missionari e testimoni
del tuo amore fra gli uomini,
per chiamarci ad essere tuoi figli.
Per il nostro Signore ...

PRIMA LETTURA (Ap 18,1-2.21-23; 19,1-3.9)
È caduta Babilònia la grande.

Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda». 
Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando:
«Con questa violenza sarà distrutta
Babilonia, la grande città,
e nessuno più la troverà.
Il suono dei musicisti,
dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
non si udrà più in te;
ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
il rumore della macina
non si udrà più in te;
la luce della lampada
non brillerà più in te;
la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte». 
Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio,
perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!». 
Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 99)
Rit: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!

Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. 

Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. 

Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

VANGELO (Lc 21,20-28) 
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Commento
La devastazione della città di Gerusalemme...
E la nostra liberazione in questo modo annunciata...

Tutto quello che accade nella devastazione della terra, a livello fisico e geografico, ma sopratutto a livello morale, è segno e annuncio della nostra liberazione.

E proprio attraverso questo passaggio.

Ecco perché chi vede la storia con fede non ha mai paura.
Quello che viene devastato diventa trasformato in quello che è annunciato.

Le "potenze sconvolte" annunciano che c'è in atto una rivoluzione: quella del Vangelo, che non lascia mai le cose che sono nel mondo come tali, ma le trapassa della sua luce, esprimendo in esse e proprio attraverso esse la sua Verità.

Il Regno diventa Segno.
Allora, tutti i segni vengono riabilitati in orientamento alla venuta del Figlio dell'uomo, che annuncia la presenza efficace e attualizzante del Regno di Dio nella nostra storia.
Potenze e segni che si accompagnano da una parte alla scomparsa del mondo e dei suoi valori in sè vissuti, e il riapparire del mondo orientato a Dio nella piena realizzazione di quei segni che ne indicavano la venuta.
Foto
0 Comments

La Liturgia di Mercoledi 23 Novembre 2016

22/11/2016

0 Comments

 
Foto
23.11.2016 - Mercoledì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
============================================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde

Colletta

Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli  
perché, collaborando con impegno alla tua opera  
di salvezza,  
ottengano in misura sempre più abbondante  
i doni della tua misericordia.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ap 15,1-4)
Cantano il canto di Mosè e il canto dell’Agnello.

Io, Giovanni, vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l’ira di Dio.
Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco; coloro che avevano vinto la bestia, la sua immagine e il numero del suo nome, stavano in piedi sul mare di cristallo. Hanno cetre divine e cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell’Agnello:
«Grandi e mirabili sono le tue opere,
Signore Dio onnipotente;
giuste e vere le tue vie,
Re delle genti!
O Signore, chi non temerà
e non darà gloria al tuo nome?
Poiché tu solo sei santo,
e tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giudizi furono manifestati».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Grandi e mirabili sono le tue opere, Signore Dio onnipotente.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. 

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. 

Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.

Davanti al Signore 
che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine.

VANGELO (Lc 21,12-19) 
Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. 
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».

Commento
OGNI PROVA VISSUTA NELLA FEDE CI SPRIGIONA NELLO SPIRITO

Ogni occasione di prova, di contrarietà e di persecuzione diventa strumento della purificazione dell'anima della fede.

La persevaranza diventa il dono che viene fatto dallo Spirito a chi agisce nel nome di Cristo, e nel suo stile segue la contrarietà del mondo.

Passare attraverso le prove educa alla testimonianza vera e propria della fede, e ci fa comprendere l'assistenza dello Spirito del Cristo.

Allora, anche gli attegiamenti della preoccupazione e del timore vengono meno, quando c'è la coscienza viva che il Signore ci è accanto, e che la nostra è anche la sua prova.

Lo Spirito viene sprigionato proprio nelle occasioni della prigionia fisica o morale che stiamo vivendo.

Allora, l'atteggiamento della fiducia nella Provvidenza del Padre che assiste i suoi figli viene sperimentata lungo il cammino della prova, e diventa occasione per accogliere ancor meglio quello stile di fede e di vita che il Cristo ci propone per essere con Lui e grazie a Lui noi stessi.

LA PROVA VISSUTA CON FEDE CI AIUTA A ESSERE NOI STESSI
0 Comments
<<Previous

    RSS Feed

    Archivi

    March 2023
    February 2023
    January 2023
    December 2022
    November 2022
    October 2022
    September 2022
    July 2022
    June 2022
    May 2022
    April 2022
    March 2022
    February 2022
    January 2022
    December 2021
    November 2021
    October 2021
    September 2021
    August 2021
    July 2021
    June 2021
    May 2021
    April 2021
    March 2021
    February 2021
    January 2021
    December 2020
    November 2020
    October 2020
    September 2020
    August 2020
    July 2020
    June 2020
    May 2020
    April 2020
    March 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    September 2018
    August 2018
    July 2018
    June 2018
    February 2018
    January 2018
    December 2017
    November 2017
    October 2017
    September 2017
    August 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017
    March 2017
    February 2017
    January 2017
    December 2016
    November 2016
    October 2016
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    June 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016
    February 2016
    January 2016
    December 2015
    November 2015
    October 2015
    September 2015
    August 2015
    July 2015
    June 2015
    May 2015
    April 2015
    March 2015
    February 2015
    January 2015
    December 2014
    November 2014
    October 2014
    September 2014
    August 2014
    July 2014
    June 2014
    May 2014
    April 2014
    March 2014
    February 2014

Foto