NFD Il Blog
  • HOME
    • CONSACRAZIONE DEL NETWORK
  • FOCUS ON
    • MONDO OGGI
    • CHIESA OGGI
  • CHIESA CATTOLICA
    • FONDAMENTALI >
      • I 10 COMANDAMENTI
      • I 5 PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA
      • 54 MODI DI ESSERE MISERICORDIOSI DURANTE IL GIUBILEO
      • 12 MODI PER ESSERE CATTOLICI MIGLIORI
      • GALATEO IN CHIESA
      • REGOLE PER I LETTORI
      • ATTENTI A MESSA
      • CIRCOSTANZE IN CUI BISOGNA EVITARE DI COMUNICARSI
      • DECALOGO DEL CHIRICHETTO
      • 17 SCUSE - SMONTATE - PER NON ANDARE A MESSA
    • RIFLESSIoni DI LUCE >
      • RIMEDITIAMOCI SOPRA >
        • ANNO B 2014 - 2015
        • ANNO C 2015 - 2016
        • ANNO A 2016 - 2017
        • ANNO B 2017 - 2018
        • ANNO C 2018 - 2019
        • ANNO A 2019 - 2020
        • ANNO B 2020 - 2021
        • ANNO C 2021 - 2022
        • ANNO A 2022 - 2023
      • SANTE PAROLE
      • RIFLESSIONI
      • VITA E DETTI DEI PADRI DEL DESERTO
    • UN SACERDOTE RISPONDE
    • ESAME DI COSCIENZA
    • LITURGIA
    • LECTIO BREVIS
    • PREGHIERE
  • NOVELLE MODERNE
  • MEDIA
  • DOWNLOAD
  • LINKS

La Liturgia di Giovedi 01 Giugno 2017

31/5/2017

0 Comments

 
GIUGNO:
MESE DEDICATO AL SACRO CUORE DI GESU'


O Cuore Santissimo di Gesù, fonte di ogni bene, io Ti adoro, Ti amo e, pentito vivamente dei miei peccati,
Ti presento questo mio povero cuore. Rendilo umile, paziente, puro e in tutto conforme ai tuoi desideri.
Fa’ o buon Gesù, che io viva con Te e per Te.
​Proteggimi nei pericoli, consolami nelle afflizioni, soccorrimi nei miei bisogni spirituali e materiali e la Tua santa benedizione sia sempre su di me e su tutti i miei cari.
​Amen
Foto

Foto
1.6.2017 - San Giustino
==================

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso

UNA LUCE PER IL NOSTRO TEMPO. Il nostro secolo, che cerca un modello di santità vissuta nelle responsabilità quotidiane, potrebbe trovarlo benissimo in Giustino. Egli fu infatti un discepolo di Gesù Cristo, esemplare per la serietà della sua indagine intellettuale, come per la fedeltà alla sua fede. Sempre in cerca della verità, dopo averla scoperta in Gesù Cristo, non smette di approfondirla. Nel suo continuo cercare rende evidente il dono totale fatto di se stesso a Cristo, che lo porterà fmo al martirio. Uomo retto e fedele, Giustino fu sale e luce (7. ) per gli uomini del suo tempo.  

FOLLIA DELLA CROCE (Colletta e L.). Giustino non arrivò alla "mirabile conoscenza del mistero del Cristo" soprattutto attraverso le sue ricerche intellettuali, bensì mediante la fedeltà alla fede che lo porterà sino al martirio. Coi libri che ci ha lasciato, ma più ancora col suo eroico sacrificio, egli proclama anche oggi che gli uomini non vengono salvati dalla loro saggezza, né dall'ostentazione di segni straordinari. Vengono salvati dalla Croce, follia e scandalo per gli uomini, potenza e sapienza di Dio.


Colletta
O Dio, che hai donato al santo martire Giustino  
una mirabile conoscenza del mistero del Cristo,  
attraverso la sublime follia della Croce,  
per la sua intercessione  
allontana da noi le tenebre dell’errore  
e confermaci nella professione della vera fede.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 22,30;23,6-11)
È necessario che tu dia testimonianza anche a Roma.

In quei giorni, [il comandante della coorte,] volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro.
Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».
Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi e l’assemblea si divise. I sadducèi infatti affermano che non c’è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».
La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.
La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 15)
Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

VANGELO (Gv 17,20-26) 
Siano perfetti nell’unità. 

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Commento
Gesù durante la sua ultima grande preghiera sacerdotale porta nel suo cuore i suoi discepoli amati. È preoccupato quasi più per loro che per sé: chiede al Padre di conservarli nell'amore, di sostenerli nel loro percorso. Ma non si ferma lì: la sua preghiera si allarga e guarda oltre i confini della storia, per arrivare fino a noi. Sì: Gesù prega per noi suoi discepoli di seconda e terza generazione... per noi che abbiamo creduto grazie alla predicazione credibile di chi ci ha parlato del Signore. Mi emoziona pensare di essere presente nella preghiera di Cristo. Di essere anch'io, nelle mie piccole vicende, nell'orto degli Ulivi. Stiamo a cuore al Signore, siamo preziosi ai suoi occhi, si preoccupa per noi e innalza la sua preghiera al Padre per ciascuno di noi. Gesù prega per noi ma non si sostituisce a noi, non fa ciò che siamo in grado di fare, non opera contro la nostra volontà. La sua preghiera chiede per noi di dimorare nell'unità: in noi stessi, fra noi, come credenti, con Dio. Solo unificando la nostra vita e la nostra ricerca possiamo dimorare nell'amore che lega il Padre al figlio e che è lo Spirito Santo.
Foto
0 Comments

La Liturgia di Mercoledi 31 Maggio 2017

30/5/2017

0 Comments

 
Foto
31.5.2017 - VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
===================================

Grado della Celebrazione: Festa
Colore liturgico: Bianco

Colletta

Dio onnipotente ed eterno, che nel tuo disegno di amore  
hai ispirato alla beata Vergine Maria,  
che portava in grembo il tuo Figlio, di visitare sant'Elisabetta,  
concedi a noi di essere docili all'azione del tuo Spirito,  
per magnificare con Maria il tuo santo nome.  
Per il nostro Signore Gesù...

PRIMA LETTURA (Sof 3,14-18)
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te.

Rallégrati, figlia di Sion,
grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d’Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non temerai più alcuna sventura.
In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te
è un salvatore potente.
Gioirà per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
esulterà per te con grida di gioia».

oppure:
PRIMA LETTURA (Rm 12,9-16b) 
Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità.

Fratelli, la carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. 
Non siate pigri nel fare il bene; siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. 
Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell’ospitalità.
Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile.

SALMO RESPONSORIALE (Is 12)
Rit: Grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.

Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.

Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.

VANGELO (Lc 1,39-56) 
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili. 

In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. 
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: 
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Commento
Alla fine del mese dedicato alla preghiera mariana, ritroviamo la stupenda pagina dell'incontro fra Maria ed Elisabetta. Il Verbo cresce dentro la piccola Maria e con la Parola fatta carne crescono anche i tentennamenti. Maria sale da Elisabetta: forse lei saprà darle una risposta definitiva, forse lei saprà dirle che sì, è tutto vero. E accade. Elisabetta si asciuga le mani nel grembiule e riconosce la piccola Maria (ormai si è fatta donna) e capisce. La pagina di Luca è un capolavoro: l'incontro fra le due donne nel Vangelo è tutto un sussulto, un complimento, Giovanni Battista che riconosce il Messia dal grembo e scalcia; Elisabetta, anziana donna che vede imprevedibilmente realizzato il suo agognato sogno di maternità fa i complimenti alla piccola Maria. Maria, ancora scossa da quanto le è successo, comincia a ballare e a fare i complimenti a Dio che salva lei e noi. Nelle loro parole avvertiamo la tensione, lo stupore, l'inaudito che si realizza. È vero, allora: Dio ha scelto di venire, Dio si rende presente, Dio - il Dio d'Israele - è qui. Non sono solo stanche promesse ascoltate dalla bocca del vecchio rabbino di Nazareth che sospirava, allo Shabbat, seguendo con il dito la pergamena consunta del rotolo di Isaia. 
È vero, è tutto vero, Dio viene, infine.
Foto
0 Comments

La Liturgia di Martedi 30 Maggio 2017

29/5/2017

0 Comments

 
Foto
30.5.2017 - Martedì della VII settimana di Pasqua
=====================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Colletta

Padre onnipotente e misericordioso, 
fa’ che lo Spirito Santo 
venga ad abitare in noi 
e ci trasformi in tempio della sua gloria. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 20,17-27)
Conduco a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù.

In quei giorni, da Milèto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della Chiesa.
Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: «Voi sapete come mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù.
Ed ecco, dunque, costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di Dio.
E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi, davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 67)
Rit: Regni della terra, cantate a Dio.

oppure:
Rit. Benedetto il Signore, Dio della salvezza.

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio,
la tua esausta eredità tu hai consolidato
e in essa ha abitato il tuo popolo,
in quella che, nella tua bontà,
hai reso sicura per il povero, o Dio.

Di giorno in giorno benedetto il Signore:
a noi Dio porta la salvezza.
Il nostro Dio è un Dio che salva;
al Signore Dio appartengono le porte della morte.

VANGELO (Gv 17,1-11) 
Padre, glorifica il Figlio tuo. 

In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse.
Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».

Commento
La vita eterna, che è già cominciata per ciascuno di noi, consiste nel conoscere Dio. La vita che ci è donata è un percorso per giungere alla conoscenza: di noi stessi e di Dio, di Dio attraverso la scoperta della nostra interiorità, e del nostro vero "io" alla luce del vero volto di Dio. Molti pensano che la vita coincida con la sopravvivenza, con lo scorrere dei giorni, con il soddisfacimento dei bisogni. Quelli che osano di più sognano e a volte realizzano anche una storia d'amore. Ma tutto ciò che facciamo, che concretizziamo, la gioia, legittima e necessaria, che sperimentiamo, tutto ci conduce alla scoperta del volto di Dio nascosto dietro e dentro la realtà. Ma quante poche energie dedichiamo a questa conoscenza, e quanto tempo spendiamo per ciò che non può dissetare! La progressiva conoscenza di Dio ci vede in sintonia con Gesù che ci sente "suoi", che prega per noi. È bellissimo pensare di essere preziosi agli occhi del Maestro Gesù, questo ci rende forti e ci permette di affrontare ogni difficoltà. Il Signore Gesù prega Dio per noi, affinché anche noi giungiamo alla conoscenza tutta intera; continuiamo con entusiasmo nella scoperta di Dio!
0 Comments

La Liturgia di Lunedi 29 Maggio 2017

28/5/2017

0 Comments

 
Foto
29.5.2017 - Lunedì della VII settimana di Pasqua
====================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Colletta
Venga su di noi, o Padre,  
la potenza dello Spirito Santo,  
perché aderiamo pienamente alla tua volontà,  
per testimoniarla con amore di figli.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 19,1-8)
Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?

Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso.
Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».
Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini.
Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 67)
Rit: Regni della terra, cantate a Dio.

oppure:
Rit. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome.

Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio.

I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

VANGELO (Gv 16,29-33) 
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo! 

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Commento
Smettiamola di guardare in cielo: il Signore è qui, sulla terra, presente in altro modo. È iniziato il tempo dei discepoli, il tempo della Chiesa, di questa Chiesa, fatta di uomini fragili e innamorati del vangelo, che dubitano e non capiscono, che portano con fatica l'immensa responsabilità dell'annuncio del Regno, che pensano di avere capito, di essere saldi, mentre la fede è continuamente messa alla prova. Con l'ascensione l'umanità entra definitivamente in Dio. E l'uomo entra definitivamente nell'amicizia con Dio. A noi è affidato l'annuncio del Regno, la costruzione di un mondo nuovo. Dio ci rende degni, capaci di tanto impegno, di guarire ogni malattia e dolore interiore, di cacciare i demoni e le ombre delle nostre paure, di creare luoghi di nuova umanità in un mondo lacerato e sanguinante. Dio impara ad essere uomo. L'uomo impara a comportarsi come Dio. Non temiamo le persecuzioni del mondo, il crescente clima di ostilità nei confronti della fede e dei cristiani: alziamo lo sguardo verso l'altrove, restiamo fedeli al compito che il Signore ci ha affidato in attesa della sua venuta definitiva nella pienezza dei tempi.
0 Comments

La Liturgia di Domenica 28 Maggio 2017

26/5/2017

0 Comments

 
Foto
Foto
ASCENSIONE DEL SIGNORE - ANNO A - RITO ROMANO
Grado della Celebrazione: Domenica
Colore liturgico: Bianco
COMMENTO AL VANGELO
INDICIBILE MA REALE

Egli è con noi, fino alla pienezza dei tempi. Non se n'è andato, non ci ha lasciato soli, non è fuggito. È tornato al padre per restare, per insegnarci a diventare adulti, nell'umanità e nella fede. Oggi inizia il faticoso ed esaltante tempo della Chiesa!

Oggi è la festa della presenza eterna di Cristo in mezzo a noi per sempre! Per essere definitivamente presente Gesù aveva bisogno di non avere più limiti di tempo, di spazio. Eterno, egli dimora in seno al Padre e in questa eternità ha un corpo di uomo. Oggi è la festa della moltiplicazione e della estensione dell'amore di Cristo per cui ognuno può dire, nella fede, a ragione: io ho incontrato Cristo. Lo stesso Cristo che ha camminato con i piedi impolverati duemila anni fa, lo stesso Cristo riconosciuto presente nelle comunità primitiva. Di più. Ora, in Dio, c'è un uomo. In questa pienezza di assoluto che non riusciamo a raffigurare c'è il volto ben definito di un uomo: Gesù di Nazareth. Non vi sentite più a vostro agio? Lo sguardo di Dio è lo sguardo penetrante e tenero di un uomo straordinario come era Gesù di Nazareth. Ora Dio sa, per sempre, cosa significa essere uomo. Conosci la fatica del lavoro? Anche Dio. Conosci la gioia della festa? Anche Dio. Conosci il conforto dell'amicizia? Anche Dio. Conosci il giudizio tagliente e inumano? Anche Dio. E, infine, l'inimmaginabile: conosci la morte? Anche Dio. Nulla, solo il peccato, che è l'anti-umanità, è ormai estraneo a Dio. È straordinario pensare a questa indicibile intimità tra Dio e ciascuno d noi. Indicibile ma reale!
Foto
LETTURE DELLA DOMENICA
Colletta
Esulti di santa gioia la tua Chiesa,  
o Padre,  
per il mistero che celebra  
in questa liturgia di lode,  
poiché nel tuo Figlio asceso al cielo  
la nostra umanità è innalzata accanto a te,  
e noi, membra del suo corpo,  
viviamo nella speranza  
di raggiungere Cristo,  
nostro capo, nella gloria.  
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (At 1,1-11)
Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.
Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».
Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».
Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 46)
Rit: Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani! 
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

SECONDA LETTURA (Ef 1,17-23) 
Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.

Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.
Egli la manifestò in Cristo,
quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
al di sopra di ogni Principato e Potenza,
al di sopra di ogni Forza e Dominazione
e di ogni nome che viene nominato
non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi
e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose:
essa è il corpo di lui,
la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.

VANGELO (Mt 28,16-20) 
A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
0 Comments

La Liturgia di Sabato 27 Maggio 2017

26/5/2017

0 Comments

 
Foto
27.5.2017 - Sabato della VI settimana di Pasqua
                           (Dove l’Ascensione si celebra in domenica) 
=========================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Colletta

O Dio, nostro Padre, disponi sempre  
al bene i nostri cuori,  
perché, nel continuo desiderio di elevarci a te,  
possiamo vivere pienamente il mistero pasquale.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...  

PRIMA LETTURA (At 18,23-28)
Apollo dimostrava attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

Trascorso ad Antiòchia un po’ di tempo, Paolo partì: percorreva di seguito la regione della Galàzia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli.
Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture. Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni.
Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.
Poiché egli desiderava passare in Acàia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti. Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 46)
Rit: Dio è re di tutta la terra.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso.

VANGELO (Gv 16,23-28) 
Il Padre vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto. 
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio.
Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

Commento
Gesù continua ad aprirsi con i suoi nei giorni che precedono la passione. Gli piace anticipare le realtà sublimi che otterrà per i suoi attraverso la sua ormai prossima morte e la sua risurrezione.  
Cristo, Mediatore tra Dio e gli uomini, ha reso possibile che ci fosse una sola famiglia nel cielo e sulla terra, la famiglia dei figli di Dio. Il Padre eterno è nostro Padre, il suo regno, la sua casa e la vita divina del Cristo sono anche nostri. “Il Padre - posso dire con Gesù - mi ama”. È in questo nuovo ordine che la preghiera cristiana trova il suo posto. Noi prima non sapevamo chiedere, e non potevamo farlo. Non si tratta di pregare ma “di avere una relazione di amicizia con colui che, noi lo sappiamo, ci ama” (Teresa di Gesù, Vita 8). Noi, prima, non sapevamo domandare e non potevamo farlo. Ma, attualmente, dato che il Padre ci ama e desidera la nostra amicizia, possiamo essere sicuri di essere ascoltati, e di ricevere una grande gioia da quella amorosa comunicazione con lui, che è la preghiera. La nostra preghiera non è soltanto nostra, essa è anche e soprattutto quella di Cristo. Così terminano le preghiere della liturgia e così deve terminare la nostra: per Cristo nostro Signore.

Foto
a sera
MESSA PREFESTIVA della
ASCENSIONE DEL SIGNORE
ANNO A - RITO ROMANO

Foto
0 Comments

La Liturgia di Venerdi 26 Maggio 2017

25/5/2017

0 Comments

 
Foto
26.5.2017 - San Filippo Neri
=====================

Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Bianco

Filippo (Firenze 1515 – Roma 26 maggio 1595), sacerdote (1551), fondò l’Oratorio che da lui ebbe il nome. Unì all’esperienza mistica, che ebbe le sue più alte espressioni specialmente nella celebrazione della Messa, una straordinaria capacità di contatto umano e popolare. Fu promotore di forme nuove di arte e di cultura. Catechista e guida spirituale di straordinario talento, diffondeva intorno a sé un senso di letizia che scaturiva dalla sua unione con Dio e dal suo buon umore.

Colletta
O Padre, che glorifichi i tuoi santi  
e li doni alla Chiesa come modelli di vita evangelica,  
infondi in noi il tuo Spirito,  
che infiammò mirabilmente  
il cuore di san Filippo Neri.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 18,9-18)
In questa città io ho un popolo numeroso.

[Mentre Paolo era a Corìnto,] una notte, in visione, il Signore gli disse: «Non aver paura; continua a parlare e non tacere, perché io sono con te e nessuno cercherà di farti del male: in questa città io ho un popolo numeroso». Così Paolo si fermò un anno e mezzo, e insegnava fra loro la parola di Dio.
Mentre Gallione era proconsole dell’Acàia, i Giudei insorsero unanimi contro Paolo e lo condussero davanti al tribunale dicendo: «Costui persuade la gente a rendere culto a Dio in modo contrario alla Legge». Paolo stava per rispondere, ma Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di un delitto o di un misfatto, io vi ascolterei, o Giudei, come è giusto. Ma se sono questioni di parole o di nomi o della vostra Legge, vedetevela voi: io non voglio essere giudice di queste faccende». E li fece cacciare dal tribunale. Allora tutti afferrarono Sòstene, capo della sinagòga, e lo percossero davanti al tribunale, ma Gallione non si curava affatto di questo.
Paolo si trattenne ancora diversi giorni, poi prese congedo dai fratelli e s’imbarcò diretto in Siria, in compagnia di Priscilla e Aquila. A Cencre si era rasato il capo a causa di un voto che aveva fatto.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 46)
Rit: Dio è re di tutta la terra.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.

Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni.

VANGELO (Gv 16,20-23) 
Nessuno potrà togliervi la vostra gioia. 

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia. Quel giorno non mi domanderete più nulla».

Commento
Il difficile discorso che abbiamo iniziato ieri continua oggi con un colpo d'ali che ci mette proprio di buonumore. È inevitabile che ci siano dei momenti di fatica e di stanca nel nostro percorso: ai discepoli la sofferenza non viene evitata. A volte sono sofferenze che provengono dall'esterno, altre volte dallo scoraggiamento o dalla depressione o dalla malvagità altrui, altre volte ancora la tristezza nasce dalla consapevolezza del nostro peccato. Ma, ci ammonisce Gesù, la sofferenza è evento temporaneo e non inutile. Stiamo vivendo le doglie del parto di un "noi" nuovo, diverso. Il fatto di avere conosciuto la fede, di avere aperto la nostra vita con gioia al vangelo non significa automaticamente non avere problemi o intoppi. Tutta la nostra vita è un percorso, un cammino, anche faticoso a tratti. Ma anche il parto più duro è affrontato con determinazione sapendo che stiamo dando alla luce una nuova creatura. Se anche la fede ci pone in una dimensione nuova, percorrendo la strada del discepolato siamo sempre più consapevoli che la pienezza cui aneliamo inizia qui ma finisce altrove. E alla luce di quell'altrove perseveriamo senza scoraggiarci.
Foto
Foto
Foto
0 Comments

La Liturgia di Giovedi 25 Maggio 2017

24/5/2017

0 Comments

 
Foto
25.5.2017 - Giovedì della VI settimana di Pasqua
                           (Dove l’Ascensione si celebra in domenica) 
=========================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Colletta

O Dio, nostro Padre,  
che ci hai reso partecipi dei doni della salvezza,  
fa’ che professiamo con la fede  
e testimoniamo con le opere  
la gioia della risurrezione.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 18,1-8)
Paolo si stabilì in casa loro e lavorava, e discuteva nella sinagoga.

In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 97)
Rit: Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

oppure:
Rit. La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

VANGELO (Gv 16,16-20) 
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia. 

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Commento
Spesso abbiamo l'impressione (e anche più di un'impressione) che il Signore sia lontano, o distratto. Magari abbiamo fatto un percorso di conversione, abbiamo scoperto la bellezza della fede, iniziato l'avventura della vita interiore salvo poi scoprire, dopo qualche difficoltà, che non tutto è semplice, che non tutto è radioso, e l'uomo vecchio che è dentro di noi torna a farsi sentire con prepotenza... Il rischio di lasciarsi andare allo scoramento è forte ed alcuni abbandonano la strada. Come il famoso seme della parabola, gli affanni della vita e l'incostanza soffocano la pianticella appena germinata... Che la nostra vita spirituale sia fatta di momenti splendidi e di rallentamenti è del tutto normale: non dobbiamo viverli come dei fallimenti! L'unico modo che abbiamo di vivere e di credere è procedere per tappe, alternando progressi a rallentamenti, a momenti veri e propri di stallo. Gesù, oggi, ci sprona a non cedere, a tenere duro, a non mollare. Se anche ci sono degli inevitabili momenti di tristezza (anche nel discepolo più motivato e santo!), dobbiamo fissare il nostro sguardo sulla gioia che ci sarà data quando, alla fine del percorso, vedremo Dio faccia a faccia.
0 Comments

La Liturgia di Mercoledi 24 Maggio 2017

23/5/2017

0 Comments

 
Foto
24.5.2017 - Mercoledì della VI settimana di Pasqua
======================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Colletta

O Dio, che ci chiami a celebrare nella fede  
la risurrezione del tuo Figlio,  
fa’ che possiamo rallegrarci con lui insieme ai tuoi santi  
nel giorno della sua venuta.  
Egli è Dio, e vive e regna con te...

PRIMA LETTURA (At 17,15.22-18,1)
Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio.

In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all’Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un Dio ignoto”.
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: “Perché di lui anche noi siamo stirpe”.
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un’altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 148)
Rit: I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.

Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.

VANGELO (Gv 16,12-15) 
Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità. 

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

Commento
Non siamo in grado di cogliere tutta la bellezza e la complessità della verità, per ora. La vita spirituale è un percorso sinuoso nella nostra vita: se siamo disposti ad allargare il nostro cuore ai confini dello Spirito allora ci accorgiamo che ciò che di Dio sappiamo oggi è molto più di quanto ne sapevamo dieci anni fa. Ma, ahimè, molti cristiani (non voi, gli altri), hanno paura dei cambiamenti e pensano che credere sia prendere un pacco da conservare intonso per tutta la vita. Non è così! Lo Spirito ci invita ad osare, a conoscere, a fare esperienza, a crescere nella verità. Perciò la liturgia, riproponendoci ogni anno lo stesso percorso dall'avvento alla pasqua, ci aiuta ad approfondire il mistero della fede. La Pentecoste che mi sto preparando a vivere mi trova molto cambiato rispetto allo scorso anno! Non abbiamo paura di cedere allo Spirito, di accogliere le novità (anche sgradevoli) della vita come opportunità di cambiamento, si semplificazione, di approfondimento. Affidandoci a Cristo pedagogo e Maestro, possiamo davvero essere condotti ad una percezione della verità di Dio e di noi stessi sempre maggiore, sempre più chiara, nella luce dello Spirito!
0 Comments

La Liturgia di Martedi 23 Maggio 2017

22/5/2017

0 Comments

 
Foto
23.5.2017 - Martedì della VI settimana di Pasqua
=====================================

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco

Colletta
Esulti sempre il tuo popolo, o Padre,  
per la rinnovata giovinezza dello spirito,  
e come oggi si allieta  
per il dono della dignità filiale,  
così pregusti nella speranza  
il giorno glorioso della risurrezione.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 16,22-34)
Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia.

In quei giorni, la folla [degli abitanti di Filippi] insorse contro Paolo e Sila, e i magistrati, fatti strappare loro i vestiti, ordinarono di bastonarli e, dopo averli caricati di colpi, li gettarono in carcere e ordinarono al carceriere di fare buona guardia. Egli, ricevuto quest’ordine, li gettò nella parte più interna del carcere e assicurò i loro piedi ai ceppi.
Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i prigionieri stavano ad ascoltarli. D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito si aprirono tutte le porte e caddero le catene di tutti.
Il carceriere si svegliò e, vedendo aperte le porte del carcere, tirò fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gridò forte: «Non farti del male, siamo tutti qui». Quello allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando cadde ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, che cosa devo fare per essere salvato?». Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». E proclamarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
Egli li prese con sé, a quell’ora della notte, ne lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 137)
Rit: La tua destra mi salva, Signore.

oppure:
Rit: Signore, il tuo amore è per sempre.

Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.

Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza.

La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.

VANGELO (Gv 16,5-11) 
Se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito. 

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

Commenti
1. Ci sono dei momenti in cui abbiamo la brutta sensazione che il Signore guardi altrove. Siamo diventati discepoli con entusiasmo e convinzione, siamo cresciuti nell'ascolto della Parola, abbiamo fatto delle scelte anche coraggiose nella nostra vita. Ma tutto è sempre stato accompagnato dalla presenza del Maestro, dalla percezione della sua vicinanza nella preghiera. Arriva poi un tempo in cui ci sembra che egli non ci sia più, che sia lontano. C'è, certo, ma è altrove, non sappiamo proprio da che parte rigirarci. E allora entriamo in crisi, abbandoniamo la preghiera, cadiamo nello sconforto. Proprio come succede ai discepoli che ascoltano l'ultimo discorso di Gesù con mestizia mentre il Signore li invita a valutare i vantaggi derivanti dalla sua assenza. Se non abbiamo più la percezione "sensibile" della sua presenza possiamo davvero crescere nella fede, motivare le nostre scelte con maggiore convinzione, diventare adulti nella fede. E non siamo soli: lo Spirito Santo, primo dono di Gesù ai credenti, accompagna discretamente il nostro percorso. Restiamo discepoli, anche quando costa fatica: è proprio quello il momento in cui, spogliati da ogni gratificazione, capiamo quanto è vera la nostra fede.


2. “Ci sono molti modi di essere presenti. Se due alberi si trovano l’uno vicino all’altro, sono presenti l’uno all’altro, ma in un senso del tutto esteriore ed imperfetto. Non sanno nulla l’uno dell’altro, non si preoccupano l’uno dell’altro e, nonostante la loro vicinanza, rimangono estranei l’uno all’altro.  
La presenza nel vero senso della parola comincia solo nel momento in cui due esseri si conoscono spiritualmente e si mettono l’uno di fronte all’altro consapevolmente. Ciò permette loro di avere interiormente una sorta di immagine l’uno dell’altro, per cui l’altro ha, per così dire, una seconda esistenza in colui con il quale è in rapporto. E se una presenza di questo genere è mantenuta nella maggior parte delle persone che si incontrano, essa può diventare una realtà potente in chi ci conosce e ci ama. L’immagine dell’altro che ognuno porta in sé è, per così dire, carica di realtà. Anche la solitudine può essere piena della presenza dell’altro” (Balthasar).  
Gesù risponde alla tristezza dei discepoli, provocata dal suo annuncio che presto se ne sarebbe andato, con la promessa dello Spirito: “È bene per voi che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore”. Mandando loro il suo Spirito, Gesù sarà presente in loro. Ma la sua presenza non sarà puramente esteriore. Con la discesa dello Spirito, la sua assenza si trasformerà in una forma di presenza più profonda, più reale.  
Questa nuova forma della presenza di Gesù nei suoi, tramite lo Spirito, porterà a compimento la sua vittoria definitiva sul mondo.  
Nel corso della sua vita terrena, Gesù era stato respinto dagli Ebrei e stava per essere condannato a morte. Lo Spirito rivisiterà questo avvenimento, provando ai discepoli che il peccato è dalla parte del mondo (perché non ha creduto in lui), che la giustizia è dalla parte di Gesù (poiché la sua vita non termina nel sepolcro, ma ritorna al Padre) e che è il principe del mondo ad essere condannato. Testimoniando questa vittoria, lo Spirito Paraclito diventa un antidoto alla tristezza che attanaglia i cuori dei discepoli nel momento in cui Gesù se ne sta andando e, nello stesso tempo, alla persecuzione che si scatenerà contro di loro.
0 Comments
<<Previous

    RSS Feed

    Archivi

    March 2023
    February 2023
    January 2023
    December 2022
    November 2022
    October 2022
    September 2022
    July 2022
    June 2022
    May 2022
    April 2022
    March 2022
    February 2022
    January 2022
    December 2021
    November 2021
    October 2021
    September 2021
    August 2021
    July 2021
    June 2021
    May 2021
    April 2021
    March 2021
    February 2021
    January 2021
    December 2020
    November 2020
    October 2020
    September 2020
    August 2020
    July 2020
    June 2020
    May 2020
    April 2020
    March 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    September 2018
    August 2018
    July 2018
    June 2018
    February 2018
    January 2018
    December 2017
    November 2017
    October 2017
    September 2017
    August 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017
    March 2017
    February 2017
    January 2017
    December 2016
    November 2016
    October 2016
    September 2016
    August 2016
    July 2016
    June 2016
    May 2016
    April 2016
    March 2016
    February 2016
    January 2016
    December 2015
    November 2015
    October 2015
    September 2015
    August 2015
    July 2015
    June 2015
    May 2015
    April 2015
    March 2015
    February 2015
    January 2015
    December 2014
    November 2014
    October 2014
    September 2014
    August 2014
    July 2014
    June 2014
    May 2014
    April 2014
    March 2014
    February 2014

Foto