Il papà era stato messo in "cassa-integrazione e, da giorni, si parlava solo di come riuscire a risparmiare...
Nessuno aveva voglia di parlare!
Improvvisamente, la mamma batté le mani, per attirare l'attenzione di tutti.
"Tutti in piedi, e venite fuori, nel piccolo giardino!
Guardate il cielo!", ordinò la mamma.
Tutti guardarono in su...
L'immensa cupola, di velluto nero, era un trionfo di stelle, vive e pulsanti.
Fissandolo, si provava come una vertigine, come se tutta quella brillante moltitudine li risucchiasse, in un vortice senza fondo.
Si sentirono piccoli, piccoli...
Si strinsero l'un l'altro, e si abbracciarono!
Quell'incredibile spettacolo li soggiogava, e li spronava: era tutto così grande, illimitato, senza tempo.
Allargava la mente ed il cuore, infondeva un nuovo coraggio.
Sembrava la grande pubblicità della speranza...
"È di notte, che si vedono le stelle!", disse, semplicemente, la mamma.
«Nei giorni bui, della nostra vita,
solo la "Fede", può aiutarci, a vedere le "Stelle"!»...