Entrò un giovane re, pieno di luce e bontà.
Il santo lo guardò per bene, poi continuò a pregare. Il giovane re, meravigliato, esclamò:
"Martino, io sono il Signore!
Come mai non mi guardi?
Come mai non mi ricevi con gioia?".
Il Santo, senza scomporsi, disse:
"Se sei il mio Gesù, mostrami le ferite!"
Tutto scomparve.
Quel re meraviglioso non era il Signore: infatti alle mani e ai piedi non aveva ferite.
Era il tentatore.