«C'è in comunità una sorella che ha il talento di dispiacermi in ogni cosa, le sue maniere, le sue parole, il suo carattere»
Invece di evitarla, Teresa la cercava continuamente e la trattava come se fosse stata «la persona che amo di più», riuscendoci talmente bene, che quella sorella un giorno le chiese:
«volete dirmi che cos'è che l'attira tanto verso di me, e perché ogni volta che lei mi guarda, la vedo sorridere?».
Dopo la morte di Teresa, quando fu chiamata a testimoniare durante il processo di beatificazione, quella suora antipatica disse compiaciuta:
«Almeno posso dire che, per quanto mi riguarda, durante la sua vita la resi veramente felice».
Quella suora seppe di essere proprio lei la suora sgradevole nominata nella "Storia di un'anima" soltanto tredici anni più tardi, quando il cappellano, in un moto d'esasperazione, le racconto la verità.
"I Santi ci ricordano che gli uomini possono essere grandi anche nelle piccole cose"....