Un tale di nome Omah voleva a tutti i costi comprare quel cavallo e offrì in cambio molti cammelli, ma Al-Mamun non intendeva separarsi dall’animale.
Omah ne fu così irritato che decise di procurarsi il cavallo con l’imbroglio.
Sapendo che Al-Mamun avrebbe percorso una certa strada si travestì da mendicante, si sdraiò sul ciglio della strada e si finse malato.
Al-Mamun era un uomo dal cuore tenero, perciò quando vide il povero ne provò compassione, smontò da cavallo e si offrì di portarlo in un caravanserraglio “Ahimè!”, si lamentò il mendicante, “non tocco cibo da giorni e non ho la forza di rialzarmi”.
Allora Al-Mamun lo issò delicatamente sui cavallo ed era pronto a salire a sua volta, quando il finto povero lanciò la bestia al galoppo, seguito dal califfo appiedato, che gli gridava di fermarsi.
Omah, giunto a distanza di sicurezza dal suo inseguitore, si fermò e si voltò indietro.
“Hai rubato il mio cavallo”, gridò Al-Mamun. “Devo farti una richiesta”.
“Quale?”, fece Omah di rimando.
“Che tu non dica a nessuno come sei venuto in possesso del cavallo”.
“Perché?”
“Perché se si sparge la voce del tuo trucco, un giorno può accadere che una persona che sta male sul serio giaccia sul ciglio della strada e la gente gli passi vicino senza fermarsi ad aiutarla”.
A volte esserGli fedele comporta il pagare di persona perché non si spenga il bene.