STORIA VERA - STORIA VERA - STORIA VERA - STORIA VERA - STORIA VERA
La sera era serena e i frati tutti nelle loro celle, in religioso silenzio, quando il santo incontrò nascosto sotto il saio bianco e nero, il diavolo.
Gli chiese: “Cosa fai a quest’ora nel mio convento?”
Rispose il diavolo: “Quello che faccio tutto il giorno: i miei guadagni!”.
Passando davanti al refettorio, San Domenico chiese al demonio: “Qui che guadagni fai?”.
Rispose il nemico di Dio: “Colgo i frutti dell’intemperanza e della gola dei frati”.
Passando davanti alle celle: “E qui che guadagni fai?” “Molto ozio e pigrizia!”, rispose contento il tentatore. Davanti alla Chiesa, il demonio affermò di raccogliere molte distrazioni e tiepidezze; davanti alla biblioteca, molta curiosità e vanità, nel cortile, molte mormorazioni.
Giunsero così, parlandosi sinceramente, davanti alla sala del capitolo, dove i frati si pentono e confessano le loro colpe. “E qui, che guadagni fai?” chiese Frà Domenico, incuriosito.
Il demonio allora scrollò la testa con disappunto e rabbio¬samente confessò: “Qui, purtroppo, perdo tutti i miei guadagni! I tuoi stupidi frati qui si confessano e si pentono delle loro mancanze. Dio li perdona e io rimango a mani vuote!”
Detto questo, vergognoso, sparì.