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SAN FRANCESCO E IL "PADRE NOSTRO"

15/3/2025

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DAI FIORETTI DI SAN FRANCESCO
SAN FRANCESCO E IL "PADRE NOSTRO"

Si narra che una volta San Francesco fece con fra’ Masseo a La Verna, una gara davvero singolare: chi dei due sarebbe stato capace durante la notte di non addormentarsi e di recitare il maggior numero di ‘Padre nostro’. Li avrebbero contati con dei sassolini, da mettere dentro la propria bisaccia. Ogni Padre nostro un sassolino.

All’indomani fra’ Masseo, con la sua borsa bella pesante, colma di centinaia di piccole pietre si recò da Francesco, con fare vittorioso: “Ecco i Padre nostro che ho recitato in questa notte. Mostrami i tuoi!”. San Francesco, a mani vuote, con senso di sincera ammirazione disse al frate: “Io in verità non sono riuscito a recitarne nemmeno uno…”.

Fra’ Masseo rimase interdetto. Possibile che il Santo frate avesse abbandonato la sfida? Tradito l’amicizia con lui? Ceduto alle lusinghe della stanchezza e al piacere di una dormita? Francesco continuò e diede questa spiegazione: “Ho cercato per tutta la notte di recitare questa preghiera, ma non ci sono riuscito! Ogni volta che provavo e cominciavo, mi fermavo sulla prima parola ‘Padre’… e non riuscivo più a continuare!”.
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LA DOMENICA

22/5/2023

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Si racconta nel commentario al catechismo di san Pio X un curioso ed edificante aneddoto su Alessandro Manzoni, celeberrimo autore italico.

Ad un certo punto della sua vita cadde malato, cosa che di fatto poteva scusarlo dall'andare a Messa. Lui però si ostinava ad andarci ogni volta, contro il parere do chi lo assisteva. Un giorno, un suo amico passò a trovarlo e lo vide corrucciato; Manzoni gli disse che le persone incaricate di assisterlo gli avevano impedito di andare a Messa il giorno precedente a causa delle sue condizioni di salute.

​All'amico che cercava di rincourarlo disse:" E se ieri fosse stato l'ultimo giorno per andare a recuperare un premio alla lotteria secondo te non mi avrebbero fatto uscire?"
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LA VITE E I TEMPI CAMBIATI

15/5/2023

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Un giorno la vite disse al padrone:
«Perché mi vieni incontro con quelle forbici? Forse mi vuoi potare come si faceva ai tempi d'una volta? Buttala via: non sai che adesso i tempi sono cambiati?».
«Già», rispose il contadino, «a pensarci bene non sono più i tempi d'una volta!».
E poiché i tempi erano cambiati, non la potò. Ma in autunno la vite non ebbe uva. «Purtroppo», gemette il padrone: «I tempi sono cambiati!».
Come al solito, vennero gli amici per assaggiare il vino nuovo. «Non c'è vino nuovo! I tempi sono cambiati"», disse, sconsolato, il proprietario della vigna.

Morale
Avere una fede radicata negli insegnamenti di Gesù, ribaditi dalla Chiesa, è considerata ormai retaggio di una visione della vita sorpassata: i tempi sono cambiati!
Sarà, ma non sembra proprio che l'uomo moderno di oggi sia più felice di ieri.
Anzi…



“Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli” (Vangelo di Matteo 7,21)

"Unire, identificare la nostra volontà con quella di Gesù:
allora si è sempre felici, sempre contenti".
S. Elisabetta della Trinità
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LA STORIA DEL SERPENTE E LA LUCCIOLA

3/5/2023

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Racconta la leggenda, che un serpente inseguiva una lucciola per divorarla.

Il piccolo insetto faceva l'impossibile per fuggire dal serpente.

Per giorni fu una persecuzione intensa. Dopo un po' di tempo, la lucciola stanca ed esausta si fermò e disse al serpente: Posso farti tre domande?

Il serpente le rispose: - "Non sono abituato a rispondere a nessuno, ma poichè ti devo mangiare, puoi chiedere!" -

- "Domanda numero 1: appartengo alla tua catena alimentare?" - chiese la lucciola.
- "No!" - rispose il serpente.

- "Domanda numero 2: Ti ho fatto qualcosa di male?" - disse la lucciola
- "No, assolutamente!" - Tornò a rispondere il serpente.

- "Domanda numero 3: E allora.... perché vuoi mangiarmi?"
- "Perché non sopporto vederti brillare!"

Morale: In varie occasioni può capitare di incontrare persone che ti criticano, condannano, etichettano, sebbene tu non abbia mai fatto loro qualcosa di male, e malgrado tu ti sia dimostrato gentile con loro. E tutto ciò avviene perché, così come la lucciola, possiedi una luce interiore, una scintilla divina che illumina il tuo cammino e il cammino di chi cammina nell'oscurità. Tu brilli più degli altri, come la lucciola di notte e questo è difficile da sopportare per coloro che non possiedono quella luce interiore, quel tuo splendore, per cui soffrono nel vederti brillare.

Sono persone che non possiedono ideali propri, che vivono secondo schemi collettivi, sommersi dalle ombre dell'infelicità.

Tu non smettere mai di essere te stesso, di illuminare con quella tua luce, anche se questo provoca l'invidia di coloro che vivono nella penombra.

“I serpenti che mangiano le lucciole non capiscono che poi rimangono al buio per sempre. “
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CONCERTO INATTESO

7/11/2022

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Desiderando stimolare il suo bambino affinché progredisse nello studio del pianoforte, una madre portò il suo ragazzino a un concerto del grandissimo Paderewski. Appena preso posto, la madre vide un'amica due file più dietro in platea e andò a salutarla.
Il piccolo già impaziente per l'attesa si alzò e cominciò a vagare nel teatro finché giunse a una porta su cui era scritto: «Vietato entrare». Quando le luci si abbassarono e il concerto stava per cominciare, la madre ritornò al suo posto e scoprì che il figlio era scomparso.
Inquieta, lo cercava con gli occhi, quando il sipario si aprì e le luci caddero su un impressionante pianoforte al centro della scena. Terrorizzata, la madre vide suo figlio seduto al pianoforte mentre, tranquillamente, suonava le note di «Fra Martino campanaro».
In quel momento, il «maestro» fece la sua entrata; rapidamente andò al piano e sussurrò all'orecchio del bimbo: «Non fermarti, continua a suonare». Seduto al fianco del bambino, Paderewski stese la sinistra e cominciò a suonare l'accompagnamento.
Poi, mise il braccio destro attorno al bimbo e sviluppò sulla musica un bell'arrangiamento.
Assieme, il vecchio maestro e il giovane allievo, trasformarono una situazione imbarazzante in una esibizione meravigliosamente creativa.
Capita proprio così quando uno è con Dio.
Con le mani del Maestro, le opere della nostra vita possono diventare eccezionali.

La prossima volta che vuoi realizzare qualcosa di importante (lo puoi ogni giorno), stai attento. Potrai ascoltare la voce del Maestro, mentre sussurra al tuo orecchio: "Non fermarti, continua a suonare". Sentirai le sue braccia amorose attorno a te.
E scoprirai che le sue forti mani vogliono suonare con te il concerto di una vita meravigliosa...

In verità , in verità io vi dico:
chi crede in me , anch'egli compirà le opere che io compio
e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre
(Vangelo di Giovanni 14,12)

L'albero coltivato e custodito con cura dal suo padrone dà i suoi frutti al tempo sperato
(S. Giovanni della Croce)
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I SALDI... DEL DIAVOLO

17/1/2022

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Consapevole della necessità di muoversi con i tempi, nel periodo dei saldi, Satana decise di svendere gran parte del suo magazzino di tentazioni. Acquistò pagine di pubblicità sui giornali, mise alla frusta i migliori pubblicitari e creativi del mondo, dato che li aveva quasi tutti sul libro paga. Non badò a spese per gli spot televisivi, girati con i più celebri attori del momento e un colossale ricorso a effetti speciali fantasmagorici, con animazioni per catturare anche l'attenzione dei più piccoli.

Il suo catalogo online e le sue boutiques si riempirono di curiosi e di acquirenti. C'erano alcuni oggetti incredibili in vendita: pietre su cui i virtuosi potevano inciampare, specchi che aumentavano il proprio senso di importanza e occhiali che diminuivano agli altri l'importanza delle persone.

Non mancavano oggetti premio: metodi per tradire gli amici, apparecchi che registravano solo pettegolezzi e bugie, travestimenti, sistemi sicuri per truffare gli anziani, pugnali garantiti per colpire alle spalle e così via. «Non preoccupatevi del prezzo!» gridava Satana a tutti i potenziali clienti. «Prendetelo oggi e pagatemi quando potete!».

Un visitatore particolarmente interessato notò due strumenti dall'aria molto consumata che erano relegati in un angolo. Non sembravano niente di speciale, ma il loro costo era esorbitante. L'uomo chiese il motivo di quella apparente stranezza direttamente a Satana. «Sono entrambi molto consumati perché sono gli strumenti che uso di più» sghignazzò Satana ridendo. «Non li metto troppo in evidenza perché non vorrei che la gente trovasse il modo di proteggersi da loro. Hanno un potenziale veramente diabolico!».
​

E aggiunse: «Valgono tutti e due il prezzo richiesto. Uno è lo scoraggiamento e l'altro è il dubbio. Quando tutte le altre tentazioni falliscono, queste due funzionano sempre...». 

Oggi non esiste solo la pandemia da covid-19. Esiste una pandemia più subdola e letale che colpisce l'anima: la pandemia spirituale.
I sintomi:
scoraggiamento, smarrimento della speranza, depressione, disperazione, perdita del senso della vita e della gioia di vivere.
Il vaccino:
"Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». (Matteo 11,28-30)

"Non scoraggiarsi mai.
E' più difficile liberarsi dallo scoraggiamento che dal peccato.
Non inquietarsi se non si constatano progressi nello stato della propria anima.
Spesso Dio permette questo per evitare un sentimento di orgoglio.
Egli sa vedere i nostri progressi e contare ogni nostro sforzo".

(S. Elisabetta della Trinità)
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DUE LACRIME

10/9/2021

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Due lacrime galleggiavano sul fiume della vita.
Una lacrima chiese all'altra lacrima: "Chi sei?".
La seconda lacrima rispose: "Sono la lacrima della ragazza che amò un uomo e lo perse.
Chi sei tu?". La prima lacrima rispose: "Sono la lacrima della ragazza che lo sposò".

Morale della favola:
C'è chi piange perché non ha una cosa, e c'è chi piange perché invece ha quella stessa cosa...
Così è la vita.

Così scrive San Paolo: <<~Ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo>> (nella salute o nella malattia, nell'abbondanza o nella povertà, ecc.)

<<Confida nel Signore con tutto il tuo cuore e non affidarti alla tua intelligenza; riconosciLo in tutti i tuoi passi ed EGLI appianerà i tuoi sentieri>> (Prov. 3:5-6).
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IL LEONE E L'ASINO

16/8/2021

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L’asino disse alla tigre: “L’erba è blu”.
La tigre rispose: “No, l’erba è verde.”
La discussione si animò, così i due animali decisero di ricorrere al leone, il re della giungla.
Già prima di arrivare alla foresta, dove il leone era seduto sul suo trono, l’asino cominciò a gridare: ′′Vostra Altezza, non è vero che l’erba è verde.”
Il leone rispose: ′′Vero, l’erba è blu.”
L’asino continuò: “La tigre non è d’accordo con me e mi dà fastidio; per favore, puniscila.”
Il re allora dichiarò: ′′La tigre sarà punita con 4 anni di silenzio.”
L’asino saltò allegramente e proseguì contento il suo cammino, ripetendo: “L’erba è blu.”
La tigre accettò la punizione per 4 anni, ma prima chiese al leone: “Sua Maestà, perché mi ha punito? Dopo tutto, l’erba è verde.”
Il leone rispose: ′′In realtà, l’erba è verde.”
La tigre chiese: ′′Allora perché mi punisci?”
​Il leone rispose: ′′Questo non ha nulla a che vedere con la domanda se l’erba è blu o verde. La punizione è dovuta al fatto che non è possibile che una creatura coraggiosa e intelligente come te perda tempo a litigare con un asino, e soprattutto che venga a disturbare me con questa domanda.”

MORALE. Mai perdere tempo in discussioni che non hanno senso. Ci sono persone che non hanno la capacità di comprendere concetti semplici e altre che sono accecate dall’ego, e l’unica cosa che desiderano è avere ragione. La pace e la tranquillità valgono molto di più. Dunque, non perdete tempo a discutere con gli asini.
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FALLIMENTO

10/8/2021

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Il parroco di un piccolo paese andò in chiesa incoraggiato e motivato a celebrare un'altra messa serale, ma l'ora era passata e nessuno del paese era arrivato. Dopo 15 minuti, entrano tre bambini, dopo 20 minuti entrano due giovani. Così decise di iniziare la Messa con i cinque fratelli. Nel corso della Messa, una coppia entró e si sedette negli ultimi banchi della chiesa. Mentre il sacerdote predicava e spiegava il Vangelo, entrò un altro uomo, mezzo sporco, con una corda in mano. Deluso e senza capire la causa della debole partecipazione dei fedeli, il sacerdote celebrò la Messa con amore e predicò con entusiasmo. Quando stava tornando a casa, fu aggredito e picchiato da due ladri che presero la sua borsa contenente la Bibbia e altri oggetti di valore. Arrivando alla canonica, medicandosi le ferite, descrisse quel giorno come: Il giorno più triste della sua vita, il fallimento del suo ministero e il giorno più infruttuoso della sua carriera; ma… non importa, avrebbe fatto tutto con Dio e per Lui. Dopo cinque anni, il prete decise di condividere questa storia con i parrocchiani della chiesa. Quando la storia finisce, una coppia importante in quella parrocchia si ferma e dice: “Padre, la coppia nella storia di cui ha parlato, seduti in fondo alla chiesa , siamo noi. Eravamo sull'orlo della separazione, basata su varie questioni e disaccordi nella nostra casa. Quella sera avevamo finalmente deciso per il nostro divorzio, ma prima abbiamo deciso di venire in chiesa a lasciare le nostre fedi e poi ognuno avrebbe continuato nel suo cammino. Nel frattempo, dopo aver ascoltato l’omelia, quella stessa sera, abbiamo deciso di non lasciarci. Di conseguenza, oggi siamo qui con casa e famiglia restaurate". Mentre la coppia parlava, uno degli uomini d'affari di maggior successo che hanno contribuito a sostenere la Chiesa, ha salutato con la mano, chiedendo di parlare e quando gli è stata data l'opportunità ha detto: “Padre, io sono l'uomo che è arrivato mezzo sporco con una corda in mano. Ero sull'orlo della bancarotta, perso nella droga, mia moglie e i miei figli hanno lasciato casa a causa delle mie aggressioni. Quella notte ho cercato di uccidermi, ma la corda si è rotta, così sono uscito per comprarne un'altra. Nel cammino, ho visto la chiesa aperta, ho deciso di entrare anche se ero molto sporco e con la corda in mano. Quella notte, la sua omelia mi ha trafitto il cuore e sono partito da qui con la voglia di vivere. Oggi sono libero dalla droga, la mia famiglia è tornata a casa e sono diventato il più grande uomo d'affari della città. " Sulla porta d'ingresso della sagrestia, il diacono gridò: «Padre, io ero uno di quei ladri che l'hanno derubata. L'altro è morto quella stessa notte quando abbiamo compiuto la seconda rapina. Nella sua valigetta c'era una Bibbia. La leggevo ogni volta che mi svegliavo la mattina. Dopo tante letture, ho deciso di prestare il mio servizio in questa chiesa. " Il Padre rimase sconvolto e cominciò a piangere insieme ai fedeli. Dopotutto, era una notte che considerava una notte di fallimento.

MORALE DELLA STORIA
​Esercita la tua chiamata (lavoro/missione) con dedizione indipendentemente dal numero dei partecipanti. Dai il massimo ogni giorno, perché ogni giorno sei uno strumento di bene per la vita di qualcuno. Nei giorni peggiori della tua vita puoi ancora essere una benedizione nella vita di qualcuno. Dio può usare le "cattive circostanze" di una vita per produrre grandi vittorie. Amen.
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VANAGLORIA

8/2/2021

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L’asino disse alla mamma:
“Mamma sai tutti mi facevano festa e davanti a me stendevano le foglie di palme al mio passaggio”

La mamma rispose: “sicuro che era per te!? Forse era per chi portavi in groppa ossia Gesù” ?

Lui rispose: ”no no era proprio per me“

La mamma suggerì: ”rifai la stessa strada e vedi se succede ancora solo così capirai se era per te tutta quella festa“.

L’asino acconsentì, pensó che la mamma avesse avuto una buona idea ...
Allora rifece la strada e tutti lo ignorarono addirittura alcuni non lo fecero entrare in città...

Che delusione per l’asinello!


Morale: Qualsiasi sia il tuo servizio, accertati che la Gloria torni solo a Gesù...
Accettando le lusinghe che hanno l’intento di gonfiarti rischieresti presto di fare la fine dell’asinello...
Ricordati che la Gloria appartiene solo a Lui.
E se sei coinvolto in qualche servizio è solo per la sua grande misericordia...
Egli comandó che tu fossi slegato per portare avanti il Suo nome non il tuo.

Che Dio ci dia saggezza di rimanere con i piedi per terra e che possiamo avere nel cuore fino alla fine DIO e non il miserabile IO.

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