𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Magari fosse questo il problema, Gesù! Sto pensando a tutte le polemiche e ai dibattiti di questi giorni, ma sono seccato, tra l’altro, dalla reazione di “certi” che si dicono cattolici. »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀ : « Spiegati »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Di fronte al rischio di una legge liberticida e in palese contrasto con la costituzione repubblicana, l’intervento diplomatico della Santa Sede ha sorpreso non solo i politici, ma – ed è questo che mi secca – anche certi cristiani, perché la “nota verbale” diceva “qualcosa di cattolico”. In costoro si è insinuata la falsa idea che sia “poco cristiano” lottare per la preservazione del proprio spazio di libertà e che, anzi, sia “più cristiano” difendere i diritti “degli altri”.
Non ho potuto fare a meno di pensare alla profetica ed inquietante domanda di T.S. Eliot: “ È l’umanità che ha abbandonato la Chiesa o è la Chiesa che ha abbandonato l’umanità?”.
Insomma, è come non si avvertisse – e ciò, oltre a seccarmi, mi fa paura – che la sfida non è più tra due ideologie, tra due visioni del mondo, ma tra l’ideologia e la realtà, tra la natura e la sua abolizione.
La questione non è riconoscere o no la laicità dello stato, ma rendersi conto che il nemico principale di questo “pensiero unico”, pervasivo, intollerante non è un soggetto politico e nemmeno la Chiesa, ma – più semplicemente e più vastamente – la realtà. »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Non avere paura, don Pierre Laurent. Come ho spiegato nella parabola della zizzania “… un Nemico ha fatto questo” e continua, anche ora, a farlo. La zizzania crescerà insieme al grano buono fino alla fine della storia.
Lo so che è una parabola, per te, un po’ “indigesta”: se tu fossi stato fra i servi del padrone del campo avresti usato, alla vista della zizzania, il napalm. Ma, bisogna lasciar crescere, nel campo della storia, sia il grano buono che la zizzania.
La Chiesa nel proteggere i suoi diritti, difende la libertà di tutti. Come sempre è stato nella storia: la 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘵𝘢𝘴 𝘦𝘤𝘤𝘭𝘦𝘴𝘪𝘢𝘦 è il cuore di ogni altra libertà. Ed è giusto che ciò che la Chiesa chiede per sé, 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘪𝘴, la libertà, la chieda per tutti. Sempre. »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « È vero, Signore. Ma, “il Nemico” sta seminando uno stravolgimento antropologico, un cambiamento del concetto stesso di natura. E chi si oppone a questo nuovo totalitarismo viene socialmente escluso.
È come se venisse detto: “Ma come ti permetti, cristiano, di sostenere che esiste solo il sesso biologico. Come osi parlare ancora di valori obsoleti come castità’, pudore, fedeltà e sostenere che il matrimonio è solo fra un uomo e una donna? Come ti permetti di dire che l’aborto è un delitto, anziché riconoscere che è un diritto umano.
Perché insisti nel sostenere che l’embrione è persona? Come osi difendere la vita fino alla morte naturale continuando a blaterare di cure palliative, terapia del dolore … sai quanto costa ad uno stato tutto questo?” … potrei continuare, Signore, ma sono cose che già sai e non vorrei annoiarti. Forse, per far fronte a tutto questo dovremmo impegnarci , noi cristiani, ad essere più credibili? »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « No, non dovete essere più credibili, ma più credenti! »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Ma come “rallentare”, in modo giusto, l’espandersi del seme cattivo della zizzania, come affrontare questo nuovo totalitarismo? »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀ : « Le “armi” sono sempre la preghiera, i Sacramenti e la mia Parola. Confidate in me. Io ho già sconfitto il peccato e la morte e ho profetizzato che “nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo”. Come sai, lo scrive bene anche l’apostolo Giovanni nella sua prima lettera: “ Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?”.
Tutti i battezzati – dai Pastori ad ogni pecora del gregge santo di Dio hanno una missione che è infinitamente più grande di qualsiasi progetto mondano. Anche del più nobile. Dovete aprire il Cielo a ogni uomo. Questa missione non si può compiere senza l’annuncio e la testimonianza della Verità che smascheri i paradisi artificiali con cui Satana vuol sedurre l’uomo.
A questo proposito, non ho mai promesso una militanza terrena che fosse una continua marcia trionfale o una vita cristiana paragonabile a una passeggiata sotto i mandorli in fiore. »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « È innegabile però che noi siamo tentati di tristezza quando ci troviamo alle prese con quello che ci sembra un declino inarrestabile.»
𝗚𝗲𝘀𝘂̀ : « Ma, caro don Pierre Laurent, questo declino in effetti non c’è e non ci può essere, per la stessa autentica e indeformabile natura della realtà cristiana. È vero che vivo e regno alla destra del Padre, ma, come sai, ciò non significa che io mi sia reso latitante in questi giorni incerti e inquieti che dovete affrontare.
Non vi lascio soli. Io sono in mezzo a voi e la mia grazia è capace di raggiungere nelle forme più insperate gli animi di chi pare remotissimo da me, e di insinuarsi anche nelle coscienze che sembrano impermeabili. »
𝗗𝗼𝗻 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗿𝗲 𝗟𝗮𝘂𝗿𝗲𝗻𝘁: « Grazie Gesù e perdonami se, come gli apostoli Giacomo e Giovanni, ogni tanto, invoco “una pioggia di fuoco” su certi personaggi.
Confesso che mi piacerebbe – visto il caldo che fa – che almeno i gavettoni fossero concessi. »
𝗚𝗲𝘀𝘂̀: « Riesci sempre a farmi sorridere e mi viene da dire… “Ma come ti permetti?!”. »
Riflessione di Pierre Laurent Cabantous
da ''Oltre il giardino''