Memoria delle vittime di tutte le guerre. “Sono caduti nell’adempimento del loro dovere”. La formula di rito non regge più. Essa più che trasmettere una verità copre una menzogna. Ogni guerra infatti è frutto di una menzogna, di un’ideologia e propaganda mossa da interessi e da volontà di dominio. Caduti? E’ un eufemismo. Furono vittime esposte al massacro. Dell'“Inutile strage”.
Una generazione di giovani fu cancellata. Quanti figli furono mandati a morire! quanti vedendone la follia indietreggiavano o avrebbero voluto disertare il fronte furono uccisi non dal nemico, ma per ordine dei nostri ufficiali. Sono caduti nell’adempimento del loro dovere? La guerra o non piuttosto la pace è nell’adempimento del nostro dovere? ….Noi ne abbiamo fatto degli eroi, in realtà rimangono vittime.
DE ANDRÉ, cantautore lucido e raffinato ebbe il coraggio di rompere il silenzio e la retorica, cantando la verità ne, La ballata dell’eroe: «Era partito per fare la guerra per dare il suo aiuto alla sua terra gli avevano dato le mostrine e le stelle e il consiglio di vendere cara la pelle. E quando gli dissero di andare avanti troppo lontano si spinse a cercare la verità ora che è morto la patria si gloria d'un altro eroe alla memoria. Ma lei che lo amava aspettava il ritorno d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà se accanto nel letto le è rimasta la gloria d'una medaglia alla memoria».
La guerra non crea eroi, fa solo vittime. La memoria è doverosa, la revisione storica necessaria. Preghiamo per le vittime di tutte le guerre e chiediamo per noi l’intelligenza necessaria per una cultura della pace e dell’incontro tra i popoli. La guerra infatti e’ sempre frutto dell’ingiustizia. “Parlare di guerra giusta e’ alieno alla ragione”, così si pronunciava Giovanni XXIII nella Pacem in Terris. E non ci sono, ne’ si può più parlare di armi intelligenti.