Lo studio svolto dall’Università di Oxford è stato condotto su inoppugnabili dati pubblici del sistema sanitario inglese e ha preso in considerazione 96.000 casi positivi sottoposti a tracciamento. I ricercatori hanno studiato la contagiosità, vale a dire il passaggio di positività. Nei casi studiati e il fatto di essere stati vaccinati ha diminuito apparentemente la contagiosità. La variante alfa non è più in circolazione. Per quanto riguarda la variante delta essere vaccinati o non vaccinati riduce la contagiosità dal 65% al 36% a seconda che si usino Pfizer o Astrazeneca nelle prime dodici settimane dopo la vaccinazione.
Questo studio dimostra l’esatto contrario di quello che gli vorrebbero fare dimostrare. Diminuisce la contagiosità, non la azzera, e soprattutto indica che la protezione si perde dopo i primi tre mesi. Al quarto mese dopo la cosiddetta vaccinazione, non c’è alcuna differenza tra vaccinati e non vaccinati per quanto riguarda la trasmissione della variante delta.
Il vaccino diminuisce la trasmissibilità per tre mesi e garantisce in Italia un pass di 12 mesi , quindi nei primi tre mesi la contagiosità è solo diminuita, nei successivi nove è assolutamente uguale a quella dei non vaccinati, quindi 12 mesi di licenza di contagiare, un po’ azzoppata solo nella prima stagione. In compenso aver contratto la malattia superandola in maniera asintomatica come dimostrato da un sierologico positivo, dà una solida immunità praticamente perenne, ma garantisce il pass in Europa ma non in Italia. In caso di malattia sintomatica il pass è dato solo per sei mesi.
Uno speciale delle Iene ha raccontato l’episodio della famiglia regolarmente vaccinata che si è ammalata di covid. La famiglia lo ha correttamente denunciato all’Asl che ha consigliato la quarantena, ma non ha bloccato il Green Pass. Questa famiglia, come innumerevoli altre, aveva quindi il pieno permesso di contagiare.
I vari autori di frasi particolarmente dementi, chi non si contagia è un disertore in guerra, bisogna usare i sistemi duri, sono evidentemente semianalfabeti incapaci di leggere la letteratura medica, fideistici servitori di una serie di dogmi assolutamente errati: i vaccini, tutti, e in particolare quelli per il covid, sono efficaci, i vaccini, tutti, e in particolare quelli contro il covi, sono sicuri. Entrambe le affermazioni sono semplicemente irrazionali e ascientifiche.
Ci dicono che contagi stanno aumentando. Non è certo che sia vero. I contagi possono aumentare o diminuire a seconda di come si fanno i tamponi, modificando il numero di cicli. Dato che le misurazioni non sono standard, è evidente che il numero di contagi è un dato facilmente influenzabile. Se però questo dato è corretto allora è evidente che la colpa è del numero di persone che non fanno controlli in quanto vaccinate e che sono invece potenzialmente infettive. L’obbligo di vaccinazione è stato imposto ai lavoratori per la loro sicurezza, ignorando i gravi effetti collaterali dei cosiddetti vaccini, effetti poco noti in Italia dove si sta facendo uno sforzo eroico per non fare farmacovigilanza.
È commovente tutto questo interesse per la sicurezza dei lavoratori in una nazione alla quale della sicurezza dei lavoratori importa meno di zero, che ha il più alto numero di incidenti sul lavoro del mondo occidentale, nell’assoluta indifferenza di sempre più deliziosi sindacalisti che si occupano di diritti all’utero in affitto, sfilano nei Pride, e presentano Fedez invece che parlare di disoccupazione.
I lavoratori dipendenti sono stati costretti a subire l’inoculazione per non contagiare i loro colleghi di lavoro. I piccoli artigiani, idraulici, falegnami, hanno dovuto subire l’inoculazione di farmaci dubbi, con effetti collaterali importanti e solo in minima parte verificati, contro la propria volontà per poter continuare a lavorare. In una casa dove sono entrati ci fosse stato un contagio, loro ne sarebbero stati accusati. Tutto questo non ha alcun senso alla luce dell’articolo citato.
L’unica maniera per uscire dall’incubo di tamponi è farsi inoculare un farmaco che diventa ogni giorno meno efficace, dato che è stato sperimentato contro la variante alfa al momento inesistente mentre ora c’è la delta. Tutto questo è irragionevole e ascientifico. Tutto questo è contro il popolo.
Tutto questo non ha niente a che fare con la salute pubblica. Anzi no: tutto questo ha a che fare con la salute pubblica. Tutto questo permette di tenere la popolazione in pugno e di continuare a tenere alti i contagi, perché senza questo, i contagi, veri o gonfiati che siano, non si può continuare a prolungare una situazione di emergenza, che garantisce poteri assoluti a un governo ogni giorno più dubbio.
Emergenza nasce dalla parola emergere: qualcosa che è appena emerso, che sta saltando fuori ora. Se siamo sempre in emergenza per qualcosa che è saltato fuori due anni fa, vuol dire che i due governi in carica hanno preso due anni di decisioni sbagliate, due governi diversi ma sempre con lo stesso Ministro della Sanità, un ministro di cui nessuno chiede dimissioni.
Le persone che nelle piazze e sui porti, con un coraggio da leoni, continuano a portare la loro forza e la loro dignità, sono, a questo punto, è evidente, la parte più intelligente della società. Intelligente viene da intelligere cioè comprendere. Sono coloro che hanno compreso che esistono conflitti di interessi dietro un’informazione sempre identica ai dettami di regime, sono persone che hanno compreso che il primo interesse delle case farmaceutiche, che sono società per azioni non enti di beneficenza, è mantenere una clientela stabile negli anni, quindi la loro priorità potrebbe non essere la guarigione definitiva e rapida delle malattie, né la loro prevenzione sicura. Le persone che sono in strada hanno dimostrato l’incredibile capacità di sommare due a due e ottenere quattro.
Hanno messo insieme la terribile pandemia il faccino imbronciato di Greta, e sono arrivati alla conclusione di un attacco frontale alla nostra civiltà, a qualcosa di infinitamente più grave della vecchia corruzione che si voleva solo portare a casa qualche spicciolo.
A questo punto vorrei ringraziare. Grazie ai due governi che abbiamo avuto, grazie ministro Speranza, grazie giornalisti appiattiti, grazie virologi televisivi. Senza di voi non ci saremmo mai radunati, senza di voi non avremmo mai alzato la testa. Abbiamo imparato a lavorare 12 ore al giorno. Abbiamo imparato a usare i social. Abbiamo ritrovato la nostra forza. Abbiamo riscoperto la potenza dei nostri Rosari. Abbiamo imparato il coraggio. Abbiamo imparato che la gente come noi non molla mai. Ci volevate terrorizzati e chiusi in casa. Siamo in strada e non abbiamo paura di niente.
Quindi in effetti avevate ragione voi. Alla fine andrà tutto bene. E nulla sarà più come prima.
da Silvana De Mari Community
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