NFD Il Blog
  • HOME
    • CONSACRAZIONE DEL NETWORK
  • FOCUS ON
    • MONDO OGGI
    • CHIESA OGGI
  • CHIESA CATTOLICA
    • FONDAMENTALI >
      • I 10 COMANDAMENTI
      • I 5 PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA
      • 54 MODI DI ESSERE MISERICORDIOSI DURANTE IL GIUBILEO
      • 12 MODI PER ESSERE CATTOLICI MIGLIORI
      • GALATEO IN CHIESA
      • REGOLE PER I LETTORI
      • ATTENTI A MESSA
      • CIRCOSTANZE IN CUI BISOGNA EVITARE DI COMUNICARSI
      • DECALOGO DEL CHIRICHETTO
      • 17 SCUSE - SMONTATE - PER NON ANDARE A MESSA
    • RIFLESSIoni DI LUCE >
      • RIMEDITIAMOCI SOPRA >
        • ANNO B 2014 - 2015
        • ANNO C 2015 - 2016
        • ANNO A 2016 - 2017
        • ANNO B 2017 - 2018
        • ANNO C 2018 - 2019
        • ANNO A 2019 - 2020
        • ANNO B 2020 - 2021
        • ANNO C 2021 - 2022
        • ANNO A 2022 - 2023
        • ANNO B 2023 - 2024
        • ANNO C 2024 - 2025
      • SANTE PAROLE
      • RIFLESSIONI
      • VITA E DETTI DEI PADRI DEL DESERTO
    • UN SACERDOTE RISPONDE
    • ESAME DI COSCIENZA
    • LITURGIA
    • LECTIO BREVIS
    • PREGHIERE
  • NOVELLE MODERNE
  • MEDIA
  • DOWNLOAD
  • LINKS

LEVIAMO IN ALTO LA CROCE - Un comunicato, da noi condiviso, della Fondazione Lepanto dopo la strage del 7 gennaio a Parigi

7/1/2015

0 Comments

 
Leviamo in alto la Croce
Un comunicato della Fondazione Lepanto dopo la strage del 7 gennaio a Parigi

“Charlie Hebdo” è un giornale in cui, fin dalla sua fondazione, la satira è stata posta al servizio di una filosofia di vita anarchica e libertaria. Esso può essere considerato un’espressione estrema ma coerente del relativismo dell’Occidente contemporaneo. “Charlie Hebdo” è celebre per le caricature di Maometto pubblicate a partire dal 2006, ma non vanno dimenticate le immonde vignette blasfeme pubblicate nel 2012 per rivendicare l’unione omosessuale.

Il gruppo di terroristi che, il 7 gennaio 2015, ha sterminato la redazione di “Charlie Hebdo” è a sua volta un’espressione estrema, ma coerente, del mondo islamico e ha manifestato nella sua furia omicida, l’odio che l’Islam intero nutre nei confronti dell’Occidente.

Come non vedere in quest’episodio la prefigurazione del destino che attende l’Occidente, incapace di contrapporre all’Islam le proprie risorse spirituali e morali, e illuso sulla possibilità che il cedimento al pensiero relativista e la politica della mano tesa verso l’Islam possano scongiurare i pericoli che si addensano sul nostro futuro?

Il 4 dicembre 2012 la Fondazione Lepanto, l’Associazione Famiglia Domani e altri rappresentanti qualificati di gruppi e siti che operano nel mondo cattolico consegnarono al padre Federico Lombardi direttore della Sala Stampa Vaticana, 3.905 firme, per chiedere alla Santa Sede di elevare una protesta vibrante e fare i passi necessari presso il governo francese affinché mai più si ripetessero episodi di questo genere. Nell’appello si leggeva:
“Si può ancora tacere? Oscenità e blasfemia si confondono nella sordida provocazione di un giornale francese, autore di una vignetta in cui per rivendicare l’unione omosessuale, violazione estrema della legge naturale, si oltraggia in modo inammissibile la Santissima Trinità, mistero centrale della fede cristiana. 
No, non è possibile mantenere il silenzio: è necessario che la Santa Sede esprima pubblicamente la sua indignazione, come stanno facendo tanti semplici cattolici in Francia e in Europa. E poiché Lei è portavoce della Santa Sede, a Lei ci rivolgiamo affinché si faccia nostro portavoce presso le supreme autorità ecclesiastiche, alle quali chiediamo di elevare una protesta vibrante e fare i passi necessari presso il governo francese affinché mai più si ripeta una vergogna del genere. Che la voce degli uomini si alzi prima della mano di Dio, che da nessuno può essere impunemente irriso (Gal. 6, 7)!”

Oggi il nostro dolore non deve essere solo per le vittime dei massacri, a Parigi e nel mondo intero, ma soprattutto per la trasgressione pubblica e sistematica della legge naturale e divina e per il silenzio di chi, di fronte a questa trasgressione e a questi massacri, avrebbe il dovere di levare la voce. Imitiamo Nostro Signore che piangeva su Gerusalemme, prevedendone la distruzione per i suoi peccati, e leviamo in alto la sua Croce, che è odiata e vilipesa dall’Islam e dal relativismo contemporaneo, ma che resta l’infallibile segno di lotta e di vittoria per ogni cristiano.

Dal sito della Fondazione Lepanto
0 Comments



Leave a Reply.

    Feed RSS

    Archivi

    Febbraio 2025
    Gennaio 2025
    Luglio 2024
    Giugno 2024
    Novembre 2023
    Ottobre 2023
    Settembre 2023
    Agosto 2023
    Febbraio 2023
    Dicembre 2022
    Luglio 2022
    Gennaio 2022
    Novembre 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Novembre 2020
    Aprile 2020
    Agosto 2019
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Agosto 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Giugno 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014

Foto