Pluralismo vietato nel movimento del guru, che caccia un candidato del Lazio che non si allinea alla deriva laicista e mangiapreti dei vertici
Cattolici? No, grazie. Anzi, senza neppure la cortesia del ‘grazie’. Cacciati e basta. Ecco quello che succede dalle parti dei 5 stelle, oramai di fatto il ‘partito’ più anti-cattolico e mangiapreti della scena italiana. Una vera e propria crociata all’incontrario, di cui ha fatto le spese anche Andrea Aquilino, da sempre vicino a Grillo e candidato come numero due nella lista pentastellata alle elezioni regionali del Lazio.
Aquilino, che nella vita insegna alla Sapienza ed è ingegnere, ha però osato criticare le posizioni del ‘capo’ su coppie gay, eutanasia, fecondazione assistita e altri valori, cari ai cattolici ma non certo al comico prestato alla politica. E così Aquilino è stato cacciato dal Movimento, con l’annuncio dato dallo stesso padre-padrone dei 5 stelle e tanto di diffida a utilizzare in futuro il nome e il simbolo dei 5 stelle
“Mi chiedo dove sono i parlamentari come Morra o Luigi Di Maio – ha dichiarato Aquilino, senza ottenere poi lo straccio di una risposta – che pure si sono detti cattolici e che in questi mesi non sono mai intervenuti non per imporre una visione cattolica al Movimento ma per favorire un dibattito chiaro e trasparente su questi temi visto. Nei prossimi mesi il Parlamento, dal ddl Scalfarotto sull’omofobia al disegno di legge sulle unioni civili, è chiamato a decidere su questi temi sui quali, lo ricordo, si discute in tutti i partiti e ognuno esprime la propria posizione. Un militante che lo fa nel Movimento non solo viene ignorato ma addirittura minacciato ed espulso”. Ovviamente, senza neanche un ‘andate in pace’.
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COMMENTO DELLA NOSTRA REDAZIONE
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‘’COMPLIMENTI A TUTTI QUEI CRISTIANI CATTOLICI CHE, NONOSTANTE TUTTO, HANNO VOTATO M5S... COMPLIMENTI SOPRATTUTTO PER LA VS COERENZA''