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FABIO VOLO: LA RABBIA E L'IGNORANZA

17/3/2016

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In un confronto su Radio Deejay, Fabio Volo ha insultato a più riprese Mario Adinolfi e tutti i cattolici, sproloquiando anche su temi religiosi. 
Un comportamento che è segno di un'arroganza intollerante tipica del pensiero unico in tema di famiglia


di ROSSANO SALINI

Se in un confronto tra due persone che semplicemente esprimono posizioni diverse, a un certo punto una delle due, pur non avendo ricevuto nessuna offesa, ha un tale scatto d'ira da gettare una sedia contro il muro, mi pare evidente che tra i due chi ha bisogno di cure e attenzioni dal punto di vista psichico è il fustigatore di sedie. Eppure, nel confronto avvenuto sulle frequenze di Radio Deejay tra Fabio Volo e Mario Adinolfi, è stato proprio Volo, mentre gettava sedie contro il muro, a dare sostanzialmente dello psicopatico ad Adinolfi.
Qual era il motivo del contendere? Qual era la grave offesa che Adinolfi aveva arrecato ad una delle maggiori glorie della letteratura italiana contemporanea? Semplice: aveva consigliato di non andare a vedere Kung Fu Panda 3, dal momento che il cartone animato, introducendo la figura del doppio padre del protagonista, insinuerebbe nei bambini idee fuorvianti in tema di paternità e maternità.

Premetto che non sono particolarmente favorevole all'esternazione di Adinolfi sull'argomento. Francamente, avrei evitato. Non perché sia sconveniente; semplicemente, mi pare un'esagerazione. Ci sono esempi più significativi da portare, e che scansano dal rischio di sottoporsi al facile ludibrio. Ma, ovviamente, ritengo sacrosanto che Adinolfi possa esprimere liberamente la propria opinione in materia, usando gli esempi che a lui sembrano più calzanti.

Per Fabio Volo invece no. Sarà che, oltre ai lauti introiti dovuti alle vendite dei suoi capolavori letterari, il nostro intellettuale di spicco prende soldi anche per aver prestato la voce nel doppiaggio del cartone animato in questione. Niente di più scontato che si senta dunque in dovere di difendere strenuamente la DreamWorks e i suoi prodotti, da cui lui stesso trae profitto. Al portafogli non si comanda. Ma ci sono di fatto una serie di elementi che rendono evidente quanto Fabio Volo abbia dimostrato in questa circostanza di essere non solo un ignorante (e su questo forse c'erano già delle avvisaglie), ma anche un instabile ed arrogante esponente di quell'intolleranza che il pensiero unico collettivo in materia di famiglia e affini ha ormai diffuso come una delle principali regole della contemporaneità.

Sproloquiando contro Adinolfi, Fabio Volo ha sostanzialmente detto che i cattolici sono dei trogloditi, ha per giunta mandato a fare in culo i cattolici che si sono sentiti offesi per le sue parole, ha affermato che Adinolfi è sposato con Costanza Miriano (sic), ha sostenuto che Kung Fu Panda è come Gesù perché come lui ha due padri e al contempo che Maria ha ricevuto un'inseminazione artificiale, ha infine appioppato all'interlocutore l'appellativo di psicopatico. Senza entrare troppo nel dettaglio delle interessantissime disquisizioni teologiche di Volo su Gesù, Dio e la Madonna, che meriterebbero forse un approfondimento a parte, direi che la carrellata appena accennata sia sufficiente per dipingere la caratura intellettuale e la stabilità psichica del soggetto in questione.

Ma naturalmente il problema non è Fabio Volo. Il problema è che l'arroganza intollerante di Volo è segno di qualcosa di più grande. Si dà ormai per scontato, nella stragrande maggioranza degli ambienti a rilevanza mediatica, che il pensiero di chi non si allinea ai dettami del mainstream dominante in materia di famiglia, gay e matrimoni debba essere censurato. E che tale censura rappresenti un grande segno di maturità e modernità intellettuale. Lo sappiamo benissimo che non cape nell'angusta fronte di Fabio Volo nemmeno una virgola delle materie che ha voluto con tanta faciloneria e volgarità trattare. Ma gli è sufficiente aver espresso con vigore la posizione allineata col pensiero unico per sentirsi un paladino della modernità, del modo corretto di vedere le cose. Si è sentito addosso il vigoroso furore di chi sa per certo di essere dalla parte giusta, contro i difensori del passato, dell'oscurità, dell'ignoranza.

Gli ignoranti invece sono Fabio Volo e tutti quelli come lui. La rabbia del gesto finale di gettare la sedia contro il muro è la naturale compensazione del vuoto causato dall'ignoranza. Così come nelle normali discussioni, tendenzialmente alza la voce chi non ha argomenti, e colma il vuoto col furore. Io sono felicissimo di stare oggi, così come qualcuno disse in passato, dalla parte del torto, dalla parte dei non allineati, dalla parte di coloro che riempiono però il loro torto con ragioni, con argomenti, con esperienze. Ben contento di lasciare ad altri le sedie da spaccare contro il muro della loro ottusità, rivestita da illuminismo di quart'ordine.
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ARANCIA MECCANICA A ROMA, FOFFO: “ABBIAMO DORMITO COL CADAVERE DI VARANI”

8/3/2016

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Assassinato e seviziato dagli Lgbt. Ma la stampa nasconde il coinvolgimento degli omicidi nella comunità gay romana, raccontando di presunte storie etero dei due carnefici. E intanto si scopre che la vittima, Luca Varani, era un convinto oppositore del matrimonio gay. Tonnellate di sabbia sono pronte a insabbiare il caso.
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ARANCIA MECCANICA A ROMA, FOFFO: “ABBIAMO DORMITO COL CADAVERE DI VARANI”
Emergono nuovi particolari sul delitto del Collatino. 
La fidanzata di Luca: "Non si drogava. Lo hanno portato lì con l’inganno”

Torturato a lungo e poi ucciso senza alcun motivo se non quello di “vedere l’effetto che faceva”. Emergono nuovi macabri particolari dalla confessione di Manuel Foffo che insieme all’amico Marco Prato hanno assassinato Luca Varani dopo un festino a base di alcol e cocaina. Un massacro lento e spietato degno dei “Drughi” di “Arancia Meccanica”. La violenza messa in atto per noia, per scoprire il “brivido” dell’omicidio.

A farne le spese un ragazzo scelto a caso, “al suo posto poteva esserci chiunque” ha raccontato Foffo ai pm, seviziato (“ha sofferto molto”) e poi finito con “due coltelli e un martello”. Poi un rituale ancor più raccapricciante nel suo cinismo: dormire con il cadavere. E’ tutto nei verbali dei giudici che lo hanno messo sotto torchio dopo la decisione di consegnarsi alle autorità. Perché quando è svanito l’effetto delle droghe è arrivata la consapevolezza dell’atrocità commessa.

“Lo hanno portato lì con l’inganno. I due che lo hanno ucciso non li conosco, ma di sicuro la sua unica colpa è stata quella di essere troppo ingenuo con le persone sbagliate. Adesso mi aspetto la verità. Non tornano troppe cose” ha detto a Repubblica Marta Gaia Sebastiani, fidanzata di Luca Varani. Il suo ragazzo, ha giurato, “non si drogava, lo escludo. O almeno a me non aveva mai detto niente. Era sorridente, sereno. Salutava tutti, quando uscivamo insieme si fermavano in 500 a chiacchierare con lui. Io lo conoscevo così e ora non c’è più”.
Gaia ha parlato di un “ragazzo semplice che lavorava e si dava da fare sebbene i genitori non avessero problemi di soldi. Non si era mai diplomato, aveva fatto anche tre anni di scuole serali. Poi aveva lavorato in pizzeria. Ora faceva il carrozziere. Venerdì lo cercavano al lavoro ma non l’hanno trovato”.

Ancora incredulo Walter Foffo, padre di uno dei killer. Secondo lui le parole del figlio ai pm “confermano ciò che penso fin dal primo momento, cioè che mio figlio fosse totalmente incapace di intendere e di volere: quando lui è stato ascoltato la prima volta dalle autorità sicuramente non aveva ancora smaltito tutta la droga, abbiamo letto che ha anche parlato di mostri. Le colpe, i debiti e i peccati si pagano, e lui pagherà, ma da padre voglio anche pensare che ci sia una motivazione a tutto questo, perché qua non parliamo di una scazzottata o di raptus ma di una cosa prolungata, una barbarie, se i conti coincideranno hanno anche dormito col morto in casa. Voglio credere che sia stata la droga a mandarlo fuori di testa, altrimenti cosa dovrei pensare, di aver generato un mostro?”.


Ecco l'ultimo post pubblicato su facebook da Luca Varani, il ragazzo brutalmente assassinato dagli Lgbt a Roma. La stampa parla di festini a base di sesso e droga, omette il coinvolgimento degli omicidi nella comunità Lgbt romana, ma cresce il sospetto che Luca sia stato ucciso proprio per le sue posizioni pro family. Immaginate cosa accadrebbe se un Lgbt venisse colpito da due Sentinelle in Piedi. Scoppierebbe il finimondo sulla stampa, e il Parlamento approverebbe leggi speciali. A parti invertite, invece, si cerca di proteggere i due mostri, di nascondere le loro responsabilità, e magari di scagionarli invocando l'incapacità di intendere e volere. ‪#‎StopOrroreLgbt‬
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HA VINTO IL DEMONIO?

7/3/2016

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di don Aldo Buonaiuto 

L’attuale civiltà sta implodendo inarrestabilmente sotto gli occhi smarriti di un’umanità confusa e sbigottita. Anche la cristianità è coinvolta a causa di una folta schiera di “Giuda” e cioè di sedicenti cattolici protesi nei fatti a consegnarci tutti nel baratro di un relativismo senza ritorno. L’uomo è impazzito nel proprio auto-protagonismo e come una valanga procede spietato e accecato calpestando ogni cosa. Noi a volte vediamo alcune punte degli iceberg, dall’utero in affitto alla mercificazione delle persone in tutte le forme immaginabili, fino alle raccapriccianti proposte di legge sull’eutanasia o all’uccisione silenziosa degli innocenti rivelando così in modo inequivocabile come l’uomo si voglia sostanzialmente sostituire al Creatore.

Il serpente antico ancora riesce a convincerci di poter fare a meno di Dio impadronendosi dell’albero della vita. Tale illusione viene fomentata da quell’ispirazione demoniaca, subdola, che si insinua anche nelle persone più talentuose. Anzi il principe della menzogna catechizza chiunque e in qualunque modo, anche le anime più devote, verso l’errore dell’autosufficienza. Non c’è più bisogno di rivolgersi a Dio, meglio rinnegarlo, e così vediamo già dalle scuole come sia un tabù parlare di Cristo. L’essere emancipato deride e banalizza la fede altrui e se può, cerca di nascondere il vero spazio della gnosi fino ai suoi livelli più alti e spirituali. Il Vangelo è addirittura odiato da tanti e citarlo per qualcuno è diventato un problema… c’è chi pensa sia preferibile evitarlo per non irritare! La Parola che si è fatta carne è aberrata e non sono pochi quei cristiani che preferiscono sostituirla con altre fonti letterarie per non turbare certi animi inquieti.
 
“Indemoniati di fatto” sono coloro che respingono e combattono il messaggio cristiano con tutte le proprie forze specialmente se proclamato dalla Chiesa cattolica. Oggi questa realtà creata dallo Spirito Santo viene attaccata violentemente perché è l’unica istituzione che ha la capacità di aggregare, unire, mettere in comunione. Nonostante i suoi limiti, di “santa e peccatrice” ha in se stessa un potere soprannaturale che la governa e sulla quale le forze del male non possono prevalere.

Eppure in molti ci provano e ciò che inquieta è vedere quanti al suo interno la disprezzano e la calpestano. Ma dalla profezia di Isaia sappiamo che “il lattante si trastullerà sulla buca dell’aspide e il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi”; quindi anche una nuova piccola “tribù di Israele” può rigenerare la Storia dimostrando ancora una volta che da quell’unico legno verde tutto può rinascere. Recentemente ascoltavo qualcuno che dichiarava a proposito delle “unioni civili” che finalmente “ha vinto l’amore”! Poi curiosamente è emersa la notizia di un noto personaggio delle istituzioni andato all’estero a prenotare e poi a comprarsi un bebè.

Quante strane coincidenze e quanti misteriosi baratti si consumano in certe stanze del potere! Alcuni dovrebbero ricevere l’”Oscar” per i migliori giocatori di prestigio ! Poi ci sono quei detti popolari che ci rincuorano ricordando che il “diavolo fa le pentole ma non i coperchi” e così a coloro che direbbero che in questo caos sociale sembra aver vinto il demonio rispondo: ciò che sembra una vittoria porta il seme della futura sconfitta.
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