Quesito
Caro Padre,
Il mio quesito è questo: io battezzato, credente, osservante posso benedire gli oggetti della casa? e/o altro?
Grazie infinite.
Risposta
1. anche i battezzati possono dare alcune benedizioni, come ad esempio ai figli, ai cibi e ad altre cose.
Ma le loro benedizioni in genere non vengono compiute nel modo in cui le danno i sacerdoti e i diaconi, e cioè tracciando la croce con la mano destra.
Inoltre nel Benedizionale si nota chiaramente che mentre le benedizioni dei ministri ordinati (sacerdoti e diaconi) sono imperative: “Vi benedica Dio onnipotente, Padre, e Figlio e Spirito Santo”, le benedizioni dei laici sono invocative, come ad esempio: “ il Signore ci benedica e ci doni la sua pace” oppure “il Signore Gesù, medico dei corpi e delle anime, ci custodisca e ci colmi della sua benedizione”.
2. Il Codice di Diritto canonico, quando parla di benedizioni, dice che possono essere “impartite” dai sacerdoti e dai diaconi (ma questi ultimi possono benedire solo ciò che è espressamente consentito dal diritto).
Evidentemente si riferisce alle benedizioni imperative e dà per scontato che tutti, nell’esercizio del loro sacerdozio battesimale, possano invocare la benedizione di Dio sulle persone e sulle cose.
3. Nel nuovo Benedizionale, a proposito delle varie benedizioni, viene sempre indicato se possono essere proferite dai sacerdoti o diaconi oppure anche da altri ministri idonei. E a proposito dei due tipi di benedizioni, sono presentati formulari diversi. Si vede chiaramente che le prime sono “imperative”, le seconde “invocative”.
4. Ti riporto quanto scrive il nuovo Benedizionale (n.18) a proposito dei vari ministri delle benedizioni:
Il ministero della benedizione si collega a un esercizio particolare del sacerdozio di Cristo; in base quindi alla posizione e all'ufficio proprio di ciascuno nell'ambito del popolo di Dio, questo ministero viene così esercitato:
a) Al vescovo spetta presiedere specialmente quelle celebrazioni che riguardano tutta la comunità diocesana e che si svolgono con particolare solennità e con grande concorso di popolo: pertanto il vescovo può riservare alla sua persona alcune celebrazioni, specialmente se svolte in forma più solenne.
b) Ai presbiteri, come richiede la natura del loro servizio verso il popolo di Dio, spetta presiedere le benedizioni, quelle specialmente che riguardano la comunità al cui servizio essi sono dedicati; possono quindi celebrare tutte le benedizioni contenute in questo libro, a meno che non sia presente e presieda i1 vescovo.
e) Ai diaconi, quali aiutanti del vescovo e del suo presbiterio come ministri della Parola, dell'altare e della carità, spetta presiedere alcune celebrazioni, come indicato a suo luogo.
Tutte le volte però che è presente un sacerdote, è più opportuno che proprio a lui venga affidato il compito di presiedere: il diacono gli presterà servizio, esercitando nell'azione liturgica le proprie mansioni.
d) Agli accoliti e ai lettori, che in base alla loro «istituzione» svolgono nella Chiesa un ufficio particolare, viene giustamente conferita, a giudizio dell'Ordinario del luogo, la facoltà di impartire di diritto, a preferenza degli altri laici, alcune benedizioni. Anche altri laici, uomini e donne, in forza del sacerdozio comune, di coi sono stati insigniti nel Battesimo e nella Confermazione, - a condizione che esista un compito specifico (quello, per esempio, dei genitori verso i figli), o l'esercizio di un ministero straordinario, o lo svolgimento di altri uffici particolari nella Chiesa, come avviene in alcune regioni per i religiosi o i catechisti - a determinate condizioni e a giudizio dell'Ordinario del luogo e purché sia notoria la loro necessaria preparazione pastorale e la loro prudenza nel compimento delle mansioni loro affidate, possono celebrare alcune benedizioni con il rito e il formulano per essi previsto, come indicato nel rituale di ogni benedizione. Se però è presente un sacerdote o un diacono, si deve lasciare a lui il compito di presiedere.
Pertanto in casa tua puoi invocare spesso la benedizione del Signore sulla famiglia, sui figli, sulle loro necessità e anche sugli oggetti che vi servono per compiere il vostro dovere a lode di Dio e a beneficio degli uomini.
di Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
(link)
Caro Padre,
Il mio quesito è questo: io battezzato, credente, osservante posso benedire gli oggetti della casa? e/o altro?
Grazie infinite.
Risposta
1. anche i battezzati possono dare alcune benedizioni, come ad esempio ai figli, ai cibi e ad altre cose.
Ma le loro benedizioni in genere non vengono compiute nel modo in cui le danno i sacerdoti e i diaconi, e cioè tracciando la croce con la mano destra.
Inoltre nel Benedizionale si nota chiaramente che mentre le benedizioni dei ministri ordinati (sacerdoti e diaconi) sono imperative: “Vi benedica Dio onnipotente, Padre, e Figlio e Spirito Santo”, le benedizioni dei laici sono invocative, come ad esempio: “ il Signore ci benedica e ci doni la sua pace” oppure “il Signore Gesù, medico dei corpi e delle anime, ci custodisca e ci colmi della sua benedizione”.
2. Il Codice di Diritto canonico, quando parla di benedizioni, dice che possono essere “impartite” dai sacerdoti e dai diaconi (ma questi ultimi possono benedire solo ciò che è espressamente consentito dal diritto).
Evidentemente si riferisce alle benedizioni imperative e dà per scontato che tutti, nell’esercizio del loro sacerdozio battesimale, possano invocare la benedizione di Dio sulle persone e sulle cose.
3. Nel nuovo Benedizionale, a proposito delle varie benedizioni, viene sempre indicato se possono essere proferite dai sacerdoti o diaconi oppure anche da altri ministri idonei. E a proposito dei due tipi di benedizioni, sono presentati formulari diversi. Si vede chiaramente che le prime sono “imperative”, le seconde “invocative”.
4. Ti riporto quanto scrive il nuovo Benedizionale (n.18) a proposito dei vari ministri delle benedizioni:
Il ministero della benedizione si collega a un esercizio particolare del sacerdozio di Cristo; in base quindi alla posizione e all'ufficio proprio di ciascuno nell'ambito del popolo di Dio, questo ministero viene così esercitato:
a) Al vescovo spetta presiedere specialmente quelle celebrazioni che riguardano tutta la comunità diocesana e che si svolgono con particolare solennità e con grande concorso di popolo: pertanto il vescovo può riservare alla sua persona alcune celebrazioni, specialmente se svolte in forma più solenne.
b) Ai presbiteri, come richiede la natura del loro servizio verso il popolo di Dio, spetta presiedere le benedizioni, quelle specialmente che riguardano la comunità al cui servizio essi sono dedicati; possono quindi celebrare tutte le benedizioni contenute in questo libro, a meno che non sia presente e presieda i1 vescovo.
e) Ai diaconi, quali aiutanti del vescovo e del suo presbiterio come ministri della Parola, dell'altare e della carità, spetta presiedere alcune celebrazioni, come indicato a suo luogo.
Tutte le volte però che è presente un sacerdote, è più opportuno che proprio a lui venga affidato il compito di presiedere: il diacono gli presterà servizio, esercitando nell'azione liturgica le proprie mansioni.
d) Agli accoliti e ai lettori, che in base alla loro «istituzione» svolgono nella Chiesa un ufficio particolare, viene giustamente conferita, a giudizio dell'Ordinario del luogo, la facoltà di impartire di diritto, a preferenza degli altri laici, alcune benedizioni. Anche altri laici, uomini e donne, in forza del sacerdozio comune, di coi sono stati insigniti nel Battesimo e nella Confermazione, - a condizione che esista un compito specifico (quello, per esempio, dei genitori verso i figli), o l'esercizio di un ministero straordinario, o lo svolgimento di altri uffici particolari nella Chiesa, come avviene in alcune regioni per i religiosi o i catechisti - a determinate condizioni e a giudizio dell'Ordinario del luogo e purché sia notoria la loro necessaria preparazione pastorale e la loro prudenza nel compimento delle mansioni loro affidate, possono celebrare alcune benedizioni con il rito e il formulano per essi previsto, come indicato nel rituale di ogni benedizione. Se però è presente un sacerdote o un diacono, si deve lasciare a lui il compito di presiedere.
Pertanto in casa tua puoi invocare spesso la benedizione del Signore sulla famiglia, sui figli, sulle loro necessità e anche sugli oggetti che vi servono per compiere il vostro dovere a lode di Dio e a beneficio degli uomini.
di Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
(link)