Quesito
La fede nuziale: qual è il senso dell’indossarla? E’ un obbligo?
Commetto un peccato se non la porto?
Risposta
Non è un buon gesto il non indossarlo! Ma, allo stesso tempo, non si può considerare peccato
Il teologo Giordano Muraro lo spiega su Famiglia Cristiana (15 novembre): «E’ l’espressione fisica delle parole: “Prometto di esserti fedele sempre”. Per questo è denominato “la fede”. Da notare: non è il segno della fedeltà di chi lo porta, ma di chi lo ha messo al dito».
Amore e fedeltà
Per l’uomo «portare l’anello significa dire che la donna che gli ha detto “ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà”sta vivendo con lui questo amore e questa fedeltà. È il segno concreto della fedeltà della sua donna. La stessa cosa per la donna».
Gesto sconveniente
Per questo non portarlo al dito «è oggettivamente un gesto sconveniente. È come dire: non mi interessa o non credo alla fedeltà che il mio coniuge mi ha promesso il giorno del matrimonio. È vero che talora l’anello al dito può portare inconvenienti, ma per decidere di non portarlo abitualmente bisogna che questi inconvenienti siano realmente gravi».
Un angelo veglia sui coniugi
Portare sempre con sé quell’anello, più che un atto d’amore e di fedeltà o un dovere coniugale, è una buona protezione, visto che si dice che una volta costituita la coppia coniugale Dio le assegna un angelo speciale, il cui obiettivo è proteggerla e proteggere individualmente i coniugi in funzione del matrimonio come “una sola carne” che ormai sono i due.
Una sola carne erano prima che Dio togliesse Eva dal costato di Adamo, una sola carne tornano ad essere ora finché la morte non li separi e in cielo siano come angeli (Mc 12,25).
di Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
(link)
La fede nuziale: qual è il senso dell’indossarla? E’ un obbligo?
Commetto un peccato se non la porto?
Risposta
Non è un buon gesto il non indossarlo! Ma, allo stesso tempo, non si può considerare peccato
Il teologo Giordano Muraro lo spiega su Famiglia Cristiana (15 novembre): «E’ l’espressione fisica delle parole: “Prometto di esserti fedele sempre”. Per questo è denominato “la fede”. Da notare: non è il segno della fedeltà di chi lo porta, ma di chi lo ha messo al dito».
Amore e fedeltà
Per l’uomo «portare l’anello significa dire che la donna che gli ha detto “ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà”sta vivendo con lui questo amore e questa fedeltà. È il segno concreto della fedeltà della sua donna. La stessa cosa per la donna».
Gesto sconveniente
Per questo non portarlo al dito «è oggettivamente un gesto sconveniente. È come dire: non mi interessa o non credo alla fedeltà che il mio coniuge mi ha promesso il giorno del matrimonio. È vero che talora l’anello al dito può portare inconvenienti, ma per decidere di non portarlo abitualmente bisogna che questi inconvenienti siano realmente gravi».
Un angelo veglia sui coniugi
Portare sempre con sé quell’anello, più che un atto d’amore e di fedeltà o un dovere coniugale, è una buona protezione, visto che si dice che una volta costituita la coppia coniugale Dio le assegna un angelo speciale, il cui obiettivo è proteggerla e proteggere individualmente i coniugi in funzione del matrimonio come “una sola carne” che ormai sono i due.
Una sola carne erano prima che Dio togliesse Eva dal costato di Adamo, una sola carne tornano ad essere ora finché la morte non li separi e in cielo siano come angeli (Mc 12,25).
di Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
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