Quesito
Caro Padre
il quesito che le volevo porre è il seguente: è possibile essere assolutamente certi dell’esistenza della vita eterna (paradiso, purgatorio e inferno)?
Se sì in che modo (nel senso grazie a cosa possiamo esserne sicuri)?
Io ho sempre creduto e ancora credo ma negli ultimi mesi mi sono sorti dei dubbi a cui non sempre so rispondere in modo sicuro.
Spero che lei mi possa aiutare in questo e la ringrazio molto in anticipo.
Risposta
1. siamo assolutamente certi della realtà ultime che della vita dell’uomo: inferno, paradiso, purgatorio.
Perché ne siamo certi?
Perché ce l’ha detto Gesù Cristo, che è Dio e si è reso uomo anche per parlarci e rivelarci queste verità.
2. Nessun uomo con le sole forze della propria ragione può dire che il destino dell’uomo sia il vedere Dio faccia a faccia.
Dobbiamo tenere presente che l’uomo è nell’ordine naturale e Dio in quello soprannaturale. Proprio per questo San Paolo dice che Dio “abita in una luce inaccessibile. Nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo” (1 Tm 6,16).
3. Gesù Cristo, che in quanto Dio è il creatore dell’uomo, sa bene per quale motivo l’ha creato. È l’unico competente a parlarci del destino ultra terreno dell’uomo.
Colui che ci istruisce sul nostro futuro non è uno qualunque, ma è “il nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo” (Tt 2,13), è Colui “che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli” (Rm 9,5).
4. Sul paradiso ecco che cosa ci dice: “Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo” (Gv 17,24).
Con la sua morte e la sua Risurrezione Gesù Cristo ci ha “aperto” il cielo.
La vita degli abitanti del cielo consiste nel pieno possesso dei frutti della sua Redenzione.
5. Circa l’inferno ecco che cosa riferisce il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Gesù parla ripetutamente della “Geenna”, del “fuoco inestinguibile”, che è riservato a chi sino alla fine della vita rifiuta di credere e di convertirsi, e dove possono perire sia l’anima che il corpo. Gesù annunzia con parole severe che egli “manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente”, e che pronunzierà la condanna: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!” (CCC 1034).
6. Sul Purgatorio abbiamo un’affermazione indiretta in Mt 12,31 quando il Signore dice che la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata né in questo mondo né in quello futuro.
Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo mondo e certe altre nel mondo futuro, come commenta San Gregorio magno (Dialoghi, 4,39).
7. Sarebbe strano che Colui che ci ha creati non ce ne avesse rivelato il motivo.
Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
(link)
Caro Padre
il quesito che le volevo porre è il seguente: è possibile essere assolutamente certi dell’esistenza della vita eterna (paradiso, purgatorio e inferno)?
Se sì in che modo (nel senso grazie a cosa possiamo esserne sicuri)?
Io ho sempre creduto e ancora credo ma negli ultimi mesi mi sono sorti dei dubbi a cui non sempre so rispondere in modo sicuro.
Spero che lei mi possa aiutare in questo e la ringrazio molto in anticipo.
Risposta
1. siamo assolutamente certi della realtà ultime che della vita dell’uomo: inferno, paradiso, purgatorio.
Perché ne siamo certi?
Perché ce l’ha detto Gesù Cristo, che è Dio e si è reso uomo anche per parlarci e rivelarci queste verità.
2. Nessun uomo con le sole forze della propria ragione può dire che il destino dell’uomo sia il vedere Dio faccia a faccia.
Dobbiamo tenere presente che l’uomo è nell’ordine naturale e Dio in quello soprannaturale. Proprio per questo San Paolo dice che Dio “abita in una luce inaccessibile. Nessuno fra gli uomini lo ha mai visto né può vederlo” (1 Tm 6,16).
3. Gesù Cristo, che in quanto Dio è il creatore dell’uomo, sa bene per quale motivo l’ha creato. È l’unico competente a parlarci del destino ultra terreno dell’uomo.
Colui che ci istruisce sul nostro futuro non è uno qualunque, ma è “il nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo” (Tt 2,13), è Colui “che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli” (Rm 9,5).
4. Sul paradiso ecco che cosa ci dice: “Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo” (Gv 17,24).
Con la sua morte e la sua Risurrezione Gesù Cristo ci ha “aperto” il cielo.
La vita degli abitanti del cielo consiste nel pieno possesso dei frutti della sua Redenzione.
5. Circa l’inferno ecco che cosa riferisce il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Gesù parla ripetutamente della “Geenna”, del “fuoco inestinguibile”, che è riservato a chi sino alla fine della vita rifiuta di credere e di convertirsi, e dove possono perire sia l’anima che il corpo. Gesù annunzia con parole severe che egli “manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente”, e che pronunzierà la condanna: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!” (CCC 1034).
6. Sul Purgatorio abbiamo un’affermazione indiretta in Mt 12,31 quando il Signore dice che la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata né in questo mondo né in quello futuro.
Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo mondo e certe altre nel mondo futuro, come commenta San Gregorio magno (Dialoghi, 4,39).
7. Sarebbe strano che Colui che ci ha creati non ce ne avesse rivelato il motivo.
Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
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