Quesito
Buongiorno padre,
Le scrivo alcune domande riguardanti le promesse date ad Israele ed il nuovo Testamento.
A volte sento e leggo l’espressione che la Chiesa sarebbe il nuovo Israele, cosa si intende?
Alla luce del Nuovo Testamento cosa è successo alle promesse date al popolo eletto?
Perché la Chiesa riferisce alcuni brani ed alcuni episodi dell’Antico Testamento anche a noi cristiani?
Ad esempio:
Isaia 49:14-15: “Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai.
A volte sento che il brano viene citato come dimostrazione dell’infinito amore di Dio per noi cristiani.
Nel testo Biblico però si parla espressamente di Sion e non della Cristianità tutta.
Cioè «Sion» inteso come il monte su cui è costruito il tempio di Gerusalemme, ma al tempo stesso designa la nazione giudaica e i suoi membri.
Oppure i Dieci comandamenti sono stati dati al popolo Ebraico perché la Chiesa li propone anche a noi?
Infine che differenza c’è tra una persona di religione ebraica non battezzata ed un cattolico?
La ringrazio.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. è San Paolo che definisce i cristiani come l’Israele di Dio: “E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio” (Gal 6,16).
Il primo Israele era fondato sulla razza ebraica.
San Paolo lo chiama Israele secondo la carne” (1 Cor 10,18). Si tratta di coloro che biologicamente sono discendenti di Abramo.
A questo Israele vi appartenevano solo gli ebrei o quelli che dal paganesimo diventavano ebrei attraverso la circoncisione. Erano i cosiddetti proseliti.
Per san Paolo i discendenti di Abramo secondo lo spirito, l’Israele di Dio, sono i credenti in Cristo.
L’appartenenza a questo Israele è fondato sulla fede in Cristo. In Lui spariscono tutte le razze, o meglio, non contano più nulla: “Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù” (Gal 3,28) e “Qui non c’è più Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in tutti” (Col 3,11).
2. Anche san Pietro parla della Chiesa come del nuovo Israele, quando attribuisce ai fedeli in Cristo le 4 prerogative del popolo d’Israele nell’Antico Testamento: “Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia” (1 Pt 2,9-10).
Stirpe eletta: “Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto” (Is 43,20).
Sacerdozio regale, nazione santa: “Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa»” (Es 19,6).
Popolo che Dio si è acquistato”: “Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi” (Is 43,21)
3. A proposito di Sion san Paolo ricorda: “Ecco, io pongo in Sion una pietra d’inciampo e un sasso che fa cadere; ma chi crede in lui non sarà deluso” (Rm 9,33).
Il riferimento è esplicito: gli ebrei rifiutarono di vedere in Cristo il Messia.
Si aspettavano un Messia di carattere politico e nell’umiltà di Cristo non vollero riconoscere la sua divinità.
4. Mi dici: “se iI Dieci comandamenti sono stati dati al popolo Ebraico perché la Chiesa li propone anche a noi?”.
Gesù Cristo non ha abrogato i comandamenti, perché prima di essere scritti su tavole di pietra i comandamenti erano stati scritti nel cuore degli uomini al momento della creazione.
Al giovane che gli chiede: “«Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso»” (Mt 19,16-19).
5. Infine domandi: che differenza c’è tra una persona di religione ebraica non battezzata ed un cattolico?
Il cristiano crede nella divinità di Cristo e nella Trinità di Dio.
A questi due pilastri della fede cristiana gli ebrei purtroppo non credono.
Padre Angelo Bellon
Dal sito Amici Domenicani
(link)