Così un giorno ti svegli e ti accorgi che le creature oscure che abitavano l’ombra se ne sono andate e con loro la paura. Hai vinto tu. Ora sei più forte, sei cresciuto. Non devi più dipendere dalla luce.
Prima era una sicurezza, una certezza, di più: una salvezza. Appena cominciava a stringersi lo stomaco era sufficiente un clic. Via, tutto sparito, tanto il buio quanto la paura. Tutto grazie a lei: era un’amica, una sorella, quasi una mamma. Adesso però sei cresciuto, il buio non ti fa più paura e la luce… Già, la luce?
Ripensi con un sorriso bonario alla piccola abat-jour a forma di angioletto che tenevi accesa di notte e che era “la tua salvezza”.
Chissà se si può amare davvero la luce senza avere un po’ di timore del buio.
Cominci ad accorgerti, pian piano, che non solo il buio non ti spaventa più ma addirittura comincia a piacerti. E’ affascinante, misterioso, perfin romantico quando non è troppo cupo. E’ buono per nascondersi e per nascondere, perfetto per fuggire, adatto per incutere timore quando lo indossi sul volto.
E finisci, senza troppo rendertene conto, con l’amare di meno la luce. La usi, certo, quando serve e se serve, ma non è più una salvezza. Sei tu il padrone, della luce. Le volte in cui improvvisamente viene a mancare ti coglie un istante di panico. Ma è solo un attimo, il tempo di razionalizzare. il buio, ormai, te lo sei fatto amico e sei padrone anche di quello.
Se non fosse che il Buio ha tanti nomi e tanti volti oltre a quello di tenebra. Si chiama anche rabbia, disperazione, malattia, divisione, invidia, solitudine, emarginazione, povertà. E ha il volto del tradimento, della sconfitta, dell’assenza di futuro, del rancore, dell’indecisione, dell’ipocrisia e della menzogna. Il peccato. La morte.
Il Buio è il Male in tutte le sue forme e in tutte le sue accezioni. Quello fuori di te, quello dentro di te. Ma anche di questo Buio, forse, non hai più così tanta paura, anzi sei costretto ad ammettere di giocarci volentieri e di sentirti quasi a tuo agio, con lui.
Solo quando ti prende alla sprovvista colpendoti senza preavviso – che venga da altri o sorga dentro te – è ancora capace di turbarti. Almeno finché non ne riprendi il controllo.
E la Luce? Ha tanti volti e nomi quanto il Buio, ovviamente uguali e contrari. E la vedi, la senti, dentro di te e fuori di te, in tutte le forme e accezioni del Bene. Ma anche questa Luce non è più davvero una salvezza. La apprezzi usandola al bisogno, se serve e per quanto serve.
Sei tu il padrone, del Buio e della Luce. Non ami né l’uno né l’altro, senza odiare nessuno dei due.
E io vorrei tanto non aver mai smesso di aver paura del buio per avere ancora il cuore pronto, bruciante del desiderio della Luce. Perché chissà se si può amare davvero la Luce senza odiare il Buio.
Gesù viene come la Luce del mondo. Non si può attenderlo se non tornando bambini.
Quelli che del Buio han sempre paura e della Luce un impellente bisogno.
don Cristiano Mauri
da labottegadelvasaio.net
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