I momenti in cui valgo non per ciò che ho fatto né per quello che sono, ma sono amato senza tener conto dei miei meriti sono momenti di luce.
Quante volte nella vita abbiamo esperienze che non comprendiamo e che all'improvviso, un giorno, nel cammino, si riempiono di luce e vanno al posto giusto!
Allora capiamo che quel momento difficile o quella persona alla quale non abbiamo dato tanta importanza è stato fondamentale perché io potessi continuare a camminare e a crescere.
Ci piace capire tutto subito, comprendere tutte le crepe e le rotture. Ci piacerebbe conoscere il senso di tutto il cammino e scoprire sempre la mano che ci guida.
Per questo a volte, all'improvviso, ci sono momenti in cui vediamo la vita nel suo insieme, come la vede Dio. E vediamo anche come Dio ci conduce. Guardando indietro, sembrano acquistare senso molte cose. È più facile vedere le cose come le vede Dio, in Lui hanno senso.
Diceva padre Josef Kentenich: “La mia vita è un tappeto visto al contrario. Quanti fili intrecciati! Il mio compito consiste nel vedere il tappeto dal davanti. Guardo il tappeto dal davanti e cosa vedo? Che anche quando al contrario ci sono tanti fili intrecciati, sul davanti c'è una grande armonia!”
Con la sua mano amorevole Dio mi guida. Forse non lo vedo nel momento concreto di oscurità che attraverso, quando nulla risulta chiaro.
In quel momento non so bene cosa vuole Dio, né quasi cosa voglio io. Non comprendo il suo progetto, non percepisco il suo amore. Vediamo i fili intrecciati e ci ribelliamo contro la vita.
Non vogliamo vivere senza luce. Non vogliamo il turbamento e la tristezza. Vogliamo essere sempre felici. La vita per noi è spesso una successione di giorni. Alcuni grigi, altri soleggiati. Alcuni tristi, altri allegri.
Per Dio, però, è sempre uno stesso cammino, il cammino della nostra felicità. Dio ci regala momenti ai quali ancorarci, momenti che diventano roccia per sostenere tutta una vita.
È vero che ci piacerebbe percepire sempre il suo amore, tutto il suo affetto e la protezione nella nostra vita, ma non accade sempre. Nei Battesimi, mi piace dire che in quel momento Dio abbraccia in silenzio quel bambino.
Ce ne dimentichiamo, ma Dio mi benedice essendo bambino, perché non dimentichi mai il suo sigillo d'amore. Incide il suo amore nella mia anima per sempre. Gli appartengo per tutta l'eternità.
Poi la vita ci turba, è vero, e i cammini si intrecciano. Dimentichiamo il suo amore. Non ricordiamo più il suo abbraccio, né il suo sguardo, né il suo sorriso. Ci resta solo il gusto amaro della sconfitta. Il sapore acre della perdita. In mezzo alla vita smettiamo di toccare il suo amore vicino.
Sì, in quei momenti forse non ci basta sapere che un giorno Dio mi ha benedetto quando ero bambino. Ma è vero. Sono stato consacrato come figlio per sempre. Anche se me ne dimentico, Dio non se ne dimentica mai. Nonostante tutto non smetto di vedere ogni giorno quanto sia difficile per l'uomo di oggi percepire l'amore di Dio nella sua vita.
Diceva padre Kentenich: “Essere convinti che ama me, e che io posso essere qualcosa per Lui. Suona comico che io possa essere qualcosa per Lui, ma la nostra depersonalizzazione ha prosperato tanto. Sì, diciamo che questa è umiltà, ma non è umiltà!
Devo essere qualcosa per Dio? Sì, è chiaro che posso essere qualcosa per Dio, perché mi ha creato come un essere libero. Egli desidera la mia collaborazione. Vuole la mia collaborazione; posso essere qualcosa per Lui.
Se riuscissimo a convincere maggiormente i nostri fedeli, lì dove lavoriamo, che sono oggetto dell'amore di Dio, in loro si risveglierebbe tutto ciò che è nobile. Ma in genere non ci riusciamo”.
È difficile saperci amati da Dio nel più profondo. Convincere qualcuno dell'amore che Dio nutre per lui.
È vero che l'amore umano ci aiuta a toccare l'amore di Dio. L'amore dei nostri genitori ci parla dell'amore di Dio. Quando quell'amore umano è debole nella nostra vita, quanto è difficile arrivare a toccare l'amore di Dio!
I momenti in cui abbiamo saputo di essere amati da qualcuno, da persone concrete, da Dio stesso, sono momenti di luce. Una luce intensa che ci fa vedere quanto valiamo per Dio.
Sono momenti in cui non importa nient'altro perché possediamo ciò che è più importante. Non importa più niente del mio peccato, né del mio passato o del mio futuro. Importa solo quell'amore di Dio che mi trascende.
Momenti in cui valgo non per ciò che ho fatto né per quello che sono, ma sono amato senza tener conto dei miei meriti. L'amore non si merita mai. Sono amato in modo gratuito e unico.
Sono quei momenti in cui tutto si incastra e la luce vince l'oscurità. Mi piacerebbe avere più luce nella mia vita. Più momenti gratuiti, in cui non debba dimostrare nulla e possa essere me stesso. Voglio più momenti di sole e meno oscurità. Più amore di Dio e degli uomini.