Dio da sempre però ha lasciato libero l'uomo di essergli fedele o no... non perche fosse uguale seguirlo o no ma perchè l'amore se non è ricambiato volontariamente non è amore.
Se l'uomo non ricambia l'amore di Dio non osservando la sua Legge di salvezza, Lui non smette un'istante di amarlo bensi è l'uomo che smette di amare Dio.
Dio non smette un'istante d'amare l'uomo e attende, in modo apparentemente passivo, che torni.
Ma per favorire questo ritorno dell'uomo, Dio non relativizza i suoi comandamenti, non asseconda l'uomo nei suoi intenti peccaminosi (nemmeno quelli mascherati con belle parole) per rendersi piu simpatico e non autorizza nessuno a farlo specialmente in nome di un amore che non è veramente tale.
Dio che ama il nostro corpo ma soprattutto la nostra anima sa benissimo che la morte spirituale è ben peggiore della morte corporale ed è per questo che continua a proporci valori antichi ma sempre nuovi.
Seguire questi principi è confidare in Dio...
Non rispettarli equivale a rifiutare volontariamente questa divina protezione… nonostante tante belle parole.
Ad ogni persona, come è accaduto alla donna del Vangelo di domenica scorsa, Dio chiede due cose fondamentalmente: appartenza -Essere cristiani, volerlo essere, testimoniarlo sempre- e corrispondenza -Rispettare le regole e non solo quello che fa comodo- senza di esse la donna non puo ricevere nulla... quando dichiara la sua fede ecco che la grazia le viene concessa.
Dunque testimoniamo la nostra fede senza temere ilarità altrui, senza temere di risultare sprovveduti ma facciamolo solo come ci insegna Gesù: amando, insegnando la SuaVerità, pregando.
In sostanza amiamo come ama Dio che prima di tutto ama l'anima dell'uomo, il resto sarà dato in abbondanza.