Un mese di preghiere per i nostri cari.
Vivere la liturgia e le sacre tradizioni significa vivere con la chiesa.
Significa accoglierne la materne continue sollecitudini e gli insegnamenti evangelici.
Nel mese di Novembre ci sollecita a pregare in modo speciale per i nostri cari defunti. Possiamo suffragarli offrendo loro la migliore carità possibile per noi: la nostra preghiera e soprattutto il sacrificio eucaristico, che è indubbiamente il dono più grande che possiamo fare loro.
Diceva S. Giovanni Crisostomo: "Bisogna soccorrere i defunti non con le lacrime, ma con le preghiere, le elemosine e la carità". S.Agostino affermava: "Una lacrima per i defunti evapora, un fiore sulla tomba appassisce, una preghiera, invece, arriva fino al cuore dell'altissimo".
Questa è la preghiera che S. Bonaventura ha scritto per dare il suffragio alle anime del Purgatorio tramite l'aiuto misericordioso della B. V. Maria.
Santa Maria, Madre di Dio, consolatrice degli afflitti e soccorso dei cristiani, dolce Vergine, Madre del nostro Salvatore Gesù e di tutti i fedeli. Voi che siete pure la Madre di tutte le povere anime che tanto soffrono nel Purgatorio, io imploro con confidenza l'immensa bontà del vostro Cuore, e vi prego d'intercedere presso il vostro divin Figlio, affinché pei meriti del suo santo Sacrificio, le anime che sono punite e purificate col fuoco del dolore, come l'oro nel crogiuolo, ottengano il sollievo e la liberazione alla quale aspirano. Così sia.
Da secoli la chiesa ha insegnato circa l'efficacia del Sacrificio di Cristo, offerto per i vivi e per i morti; le Anime del Purgatorio si possono aiutare con i suffragi dei vivi e specialmente con il Santo Sacrificio della Messa.
Risale ai secoli passati la lodevole tradizione nella chiesa di far celebrare sante Messe per i defunti. L'infinito valore dell'eterno Sacrificio di Cristo ci fa legittimamente credere e sperare che ogni Messa ha in se la forza di liberare dalle loro pene tutte le anime del Purgatorio. Per questo in ogni celebrazione eucaristica si fa sempre memoria di tutti i defunti e in modo particolare si scandiscono il nome o i nomi di coloro per i quali è stato chiesto un ricordo speciale.
Gesù Immolato è la vera vittima di «espiazione per i nostri peccati» (1 Gv 2,2); e il suo Sangue viene sparso «in remissione dei peccati» (Mt 26,28).
Per partecipare alla S. Messa nel modo più efficace per noi e per le anime del Purgatorio, è richiesto di fare devotamente la Comunione: «O anime cristiane e devote, esclama S. Bonaventura, volete dare delle vere prove d'amore ai vostri Defunti? Volete inviare loro validi aiuti e la stessa chiave del Cielo? Fate sovente per loro la Santa Comunione!».
Si suole annettere alla richiesta della santa Messa per i defunti anche una libera elemosina; va sottolineato che non è il prezzo della messa, ma un modo concreto di sovvenire alle necessità della chiesa e di rafforzare l'atto caritativo che si vuole fare nei confronti dei cari defunti. Oltre che con il sacrificio eucaristico possiamo suffragare le anime dei nostri cari lucrando per loro le sante indulgenze.
La dottrina delle indulgenze si riferisce alla possibilità di cancellare per i
meriti di Cristo una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato (dette pena temporale), dal peccatore che abbia già confessato sinceramente il suo errore e sia stato perdonato tramite il sacramento della confessione.
L'indulgenza può essere parziale o plenaria cioè può liberare in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati.
In favore dei defunti, e applicabile soltanto ad essi, si può acquistare un indulgenza plenaria o parziale visitando il cimitero e pregando per i defunti, nei giorni dal 1-8 novembre. Nella nostra chiesa monastica questo privilegio,