Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore
Romani 5:1
Ai nostri giorni si parla molto di pace, per la semplice ragione che la pace non c'è! Manca la pace nella famiglia, nella società, tra i popoli, perfino tra quelli che si definiscono cristiani. Dal giorno in cui Caino uccise Abele, sul globo terrestre non c'è mai stato un momento in cui tutta l'umanità abbia goduto un giorno di pace. L'uomo vuole pace, per sentirsi sereno e al sicuro, ma non la cerca nel Signore.
Forse tu non recrimini apertamente, in modo blasfemo, contro Dio, ma neanche Lo lodi e Lo ringrazi. È guerra fredda. Ma la pace che dona il Signore è ben più che diplomatica assenza di conflittualità; essa è connaturata con la presenza ristoratrice di Dio nel cuore, in uno stato di grazia che libera dall'apprensione del giudizio.
Non c'è pace! Il rimedio però c'è, più efficace di quanto si possa immaginare. Non consiste in conferenze internazionali sul tema o nell'assumere ansiolitici, bensì nel riconciliarsi con Dio. Ciò è praticabile attraverso la fede riposta nella persona e nell'opera del Salvatore. Gesù è giustamente chiamato il "Principe della pace” ed è l'Unico che può dire: "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Giovanni 14:27).
Romani 5:1
Ai nostri giorni si parla molto di pace, per la semplice ragione che la pace non c'è! Manca la pace nella famiglia, nella società, tra i popoli, perfino tra quelli che si definiscono cristiani. Dal giorno in cui Caino uccise Abele, sul globo terrestre non c'è mai stato un momento in cui tutta l'umanità abbia goduto un giorno di pace. L'uomo vuole pace, per sentirsi sereno e al sicuro, ma non la cerca nel Signore.
Forse tu non recrimini apertamente, in modo blasfemo, contro Dio, ma neanche Lo lodi e Lo ringrazi. È guerra fredda. Ma la pace che dona il Signore è ben più che diplomatica assenza di conflittualità; essa è connaturata con la presenza ristoratrice di Dio nel cuore, in uno stato di grazia che libera dall'apprensione del giudizio.
Non c'è pace! Il rimedio però c'è, più efficace di quanto si possa immaginare. Non consiste in conferenze internazionali sul tema o nell'assumere ansiolitici, bensì nel riconciliarsi con Dio. Ciò è praticabile attraverso la fede riposta nella persona e nell'opera del Salvatore. Gesù è giustamente chiamato il "Principe della pace” ed è l'Unico che può dire: "Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti” (Giovanni 14:27).