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RIFUGIATI E FIDUCIOSI

30/6/2015

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Il SIGNORE è buono; è un rifugio nel giorno dell'angoscia e conosce quelli che confidano in lui
Naum 1:7


Ci sono momenti, nella nostra vita, in cui ci scopriamo particolarmente esposti e vulnerabili. I problemi sembrano raggiungerci ovunque, in ogni ambito, tanto da soffocarci, schiacciarci a terra. 

Chiunque si rivolge a Dio, in tali circostanze, non sarà cacciato; anche il peccatore penitente, che soffre a causa del peccato, è accolto fra le Sue braccia compassionevoli, come fece il padre verso il figlio prodigo. Il Signore ci riceve perché Egli è buono, non perché lo meritiamo. Purtroppo, però, può accadere che una persona si rifugi in Dio cercando protezione da qualche avversità, mentre persiste nell'ignorare la Sua volontà per le altre cose. È significativo sapere che Dio conosca chi si rifugia in Lui. Ciò vuol dire che non si tratta di opportunisti occasionali, che si riparano da pericoli incombenti, ma di uomini e donne che hanno scelto di dimorare nella santa e ristoratrice presenza di Dio. 

La Sua Parola ci ricorda che soltanto chi si rifugia presso di Lui, non soltanto se costretto da circostanze sfavorevoli, ma perché attratto dal Suo amore, potrà gustare pienamente quanto Dio è buono. È la tua vita interamente fondata su Cristo? Ricerchi tutti i giorni l'intimità della Sua presenza?
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LA LUCE DELLA VITA

29/6/2015

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Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita
Giovanni 8:12


Gesù rivolge queste parole, ancora oggi, al mondo intero. Colui che cammina nelle tenebre va a tastoni, non riesce a vedere dove mette i piedi e non sa quello che lo aspetta o quello che gli può accadere. Egli non conosce la strada sta percorrendo, né dove lo condurrà. L'ansia di inciampare, di cadere, in simili condizioni, sono delle conseguenze inevitabili.

Chi cammina nella luce, invece, vede chiaramente la strada che percorre e, se un ostacolo gli si para davanti, può evitarlo facilmente. Il credente che fa di Gesù la sua luce e cammina illuminato dalla Sua Parola si muove sicuro, va spedito, corre gioioso, perché non soltanto vede la strada, ma sa anche dove questa lo porterà: in fondo ad essa vede il Suo Redentore, che lo attende nella gloria eterna del Suo regno.

Tu, oggi, puoi dire di avere la luce della vita o ti devi muovere nelle tenebre, fra bugie e apparenze? In una casa, bisogna aprire la porta o la finestra affinché i raggi del sole entrino portando il chiarore, la vita ed il calore. Così, bisogna che ogni uomo apra il suo cuore, confessando il peccato di cui è reso cosciente dall'Evangelo, affinché Cristo possa inondarlo della Sua meravigliosa luce. Fallo, senza indugi, e realizzerai la promessa di Gesù!
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IL GRIDO DEL CUORE

28/6/2015

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Dall'estremità della terra io grido a te, con cuore affranto; conducimi tu alla ròcca ch'è troppo alta per me
Salmo 61:2


Il re di Israele, si trova fuggiasco nei deserti, lontano dalla sua patria e dai suoi affetti. Ai piedi di un alto monte, è incapace di salire: il suo cuore è abbattuto, il suo fisico è spossato. Davide vorrebbe emergere da questa triste condizione, ma è senza forze. Spesso è così per ogni uomo. Cosa fare? Davide non sceglie la via della disperazione né quella della rassegnazione, ma s'incammina sulla via della preghiera. 

Attualmente puoi fare poco o nulla per reagire materialmente a certe situazioni che ti fanno sentire quasi sull'orlo del precipizio. Certamente, però, puoi sempre reagire spiritualmente. Questa rimane la cosa più importante da fare quando il cuore è smarrito. Non lasciarti tagliare le gambe dalla ripida salita che ti si erge dinanzi. Dio, non soltanto mostra la via della salvezza, della liberazione, della guarigione, ma ci accompagna finché possiamo percorrerla. Il Signore ascolta il grido di Davide e, alla fine, un nuovo canto di vittoria si sprigiona dal suo cuore.

Cristo sta ascoltando anche il tuo grido. Nulla è troppo elevato per Lui: Egli ti condurrà più in alto di quanto potresti immaginare.
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NON CI SONO SCUSE

27/6/2015

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Le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi sono inescusabili
Romani 1:20


Molti tentano di giustificare la propria incredulità verso Dio nei modi più disparati, ma la Bibbia dice che ogni uomo è inescusabile, in quanto il Signore si manifesta in tutta la Sua grandezza nel Creato e in ogni Sua opera. 

In questo brano però la Parola, con più precisione, ci fa conosce che Dio si rivela "in loro”, quasi come se lasciasse una firma invisibile all'interno di ogni uomo. 
Non a caso è scritto che il Signore ha messo negli uomini il pensiero dell'eternità, perché, in un modo o nell'altro, essi hanno sempre cercato di arrivare a Lui ma, travisando ogni segno dell'esistenza del Creatore, si è prodotto degli idoli adorandoli. 

Dio però non ha lasciato l'uomo nel suo cieco vagare. Egli ha dato la Sua Parola per farsi conoscere e ha mandato il Suo Figlio sulla terra affinché tutti potessero venire a Lui. 

Se ti soffermi a contemplare il Creato, non potrai certo negare l'esistenza di Dio, ma non accontentarti di questo. 
Oggi il Signore vuole farsi conoscere ancora di più: accetta l'invito della Parola e quello di Cristo Gesù. Accostati a Lui col cuore ed Egli si farà conoscere.
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NEL GIORNO DELLA SVENTURA

26/6/2015

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Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai
Salmo 50:15


Cataclismi, incidenti, atti criminosi e terroristici sono cronaca, ormai quasi scontata, d'ogni giorno. Nella vita familiare, tradimenti e divorzi sembrano essere mali inevitabili. È sempre più difficile incontrare qualcuno che dinanzi a simili cose affermi "questo a me non potrà mai accadere”. Capita sempre più spesso di ascoltare gli sfoghi di persone impaurite e depresse che si sentono braccate dalla "malasorte”, che si aspettano di incappare in un guaio a ogni angolo di strada. E di ciò, sbrigativamente e stoltamente, si incolpa Dio sia per quello che fa, sia per quello che non fa, dimenticando il Suo amore e la Sua grazia.

Se ti vedi accerchiato da ostilità che non hai provocato o sei finito in un tunnel senza uscita, se la disgrazia ti ha sfiorato, colpito o perfino travolto, sappi che puoi essere rialzato dalla Grazia di Dio. Non c'è sofferenza che Cristo non abbia conosciuto né dolore ch'Ei non sappia consolare. Ora Egli è qui con te e ti dice: "Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai”. L'apostolo Pietro, mentre stava annegando, invocò Gesù, Egli stese la mano e lo salvò prontamente. Il Signore vuole salvarti, volgere la tua disgrazia in grazia, la sua grazia. Inizia a glorificarlo!
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IL NUOVO COMANDAMENTO

25/6/2015

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Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri
Giovanni 13:34


Nella Legge già era prescritto di amare il prossimo come sé stessi; quindi, almeno a prima vista, Gesù non diceva nulla di nuovo. Ma, considerando che la Legge fu uno strumento usato da Dio per mettere a nudo l'insufficienza dell'uomo nell'adempiere la volontà divina, scopriamo che soltanto Cristo, che della Legge è il "termine”, riuscì a compierla pienamente. 

Gesù poteva disporre di ogni autorità in cielo e in terra, ma scelse la via dell'amore e dell'umiliazione, per conquistare gli uomini e vincere così la potenza del male. Quello che Gesù manifestava era veramente un sentimento "nuovo”, considerando che stava amando quelli che di lì a poco Lo avrebbero lasciato solo nelle mani del Sinedrio e nell'angoscia del Calvario. 

L'apostolo Paolo dirà: "Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi”. Questo è vero amore disinteressato. 

Amare come Gesù ci ha amati, perché Gesù ci ha amati e ci ama. Esso è il "nuovo comandamento” che rinnova il cuore mediante la semplice fede. Il comandamento sempre nuovo e attuale che i discepoli di ogni tempo, in questo mondo pieno di odio, sono chiamati a praticare, a vivere.
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IMPARARE A VOLARE

24/6/2015

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Come un'aquila che desta la sua nidiata, volteggia sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne. Il SIGNORE solo lo ha condotto
Deuteronomio 32:11


L'aquila prepara il suo nido su spuntoni di roccia, molto in alto, dove i nemici non possono raggiungerla. Intreccia dei rami per resistere ai venti e cura i suoi pulcini con estrema attenzione. Quando è tempo per l'aquilotto per lasciare il confortevole nido, l'aquila toglie le piume interne con cui aveva rivesto il nido e lo spinge giù dal precipizio per insegnargli a volare.

Forse tutt'ora non ti spieghi perché il Signore ti abbia tolto delle comodità e abbia invece lasciato ostacoli, malattie e incomprensioni, che ti fanno soffrire. Dio avrebbe dovuto farti vivere in modo più spensierato e invece i perché si moltiplicano nella tua mente. Sono le stesse domande che l'aquilotto si pone, mentre precipita. Non c'è altro modo per lasciare il nido, non c'è prova più evidente che l'aquila proteggerà il suo piccolo, non c'è altro metodo per imparare a volare. 

Ti senti come un aquilotto che precipita? Impara ad avere fiducia in Dio, perché Gli sei prezioso e non permetterà che tu ne abbia alcun male. Segui la Sua traccia, le Sue orme non sono invisibili o troppo elevate, ma ti condurranno a mirabili esperienze di fede e trasformazione spirituale. Ti renderanno una persona più sicura in Cristo!
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PROVE PREZIOSE

23/6/2015

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Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate
Giacomo 1:2


L'ostrica da perla vive soltanto in alcune zone del nostro pianeta. Il processo che permette a questo mollusco di produrre perle si compie nei fondali di un mare pulito. L'ostrica genera al suo interno una sostanza conosciuta come "madreperla”. Ciò avviene soltanto in condizioni particolari, quando all'interno dell'ostrica s'introduce della sabbia che comincia a creare un'irritazione fastidiosa al mollusco. Per difendersi da tale "attacco”, l'ostrica comincia a ricoprire i granelli di sabbia, creando in poco tempo una preziosa rarità: la perla. Più è grave l'irritazione interna, maggiore sarà la fuoriuscita di madreperla e più rilevanti saranno le dimensioni finali della perla. 

Similmente, quando un credente è colpito dalle svariate prove della vita non ne è sopraffatto, ma proprio allora realizza la preziosità unica della sua fede in Cristo, che gli permette di reagire trasformando ogni fattore irritante in una grande vittoria. I granelli di sabbia della prova non ci inducano all'autocommiserazione, ma reagiamo rivestendoli della "madreperla della fede” per ammirare la bellezza di ciò che Dio ci darà grazia di produrre, per la Sua gloria e per il nostro bene.
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UN'ALBA NUOVA

22/6/2015

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Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!
Isaia 8:20


Girolamo, traduttore della più antica Versione della Bibbia in latino, affermò: "Se voi volete chiarire le cose ancora in dubbio, andate alla testimonianza della Scrittura; fuori di essa siete nelle tenebre dell'errore. Noi ammettiamo tutto ciò che è scritto, rigettiamo tutto quello che non lo è”. Questa resta la posizione dei veri cristiani: riconoscere soltanto nella Parola ispirata l'autorità superiore e infallibile, ponendola quale regola di fede e condotta. 

La Bibbia ha il potere di illuminare, di consolare e di rispondere a tutte le necessità dell'uomo. Gesù fece sempre riferimento alle Scritture. Quando Satana Lo volle spingere a peccare, citò la Parola scritta per vincere la tentazione. La Bibbia è il libro di Dio, il messaggio d'amore che Egli rivolge a ogni uomo, essa suscita la fede nell'uomo e, se creduta, porta a conoscere Dio e a sperimentare la Sua presenza, trasformando anche il cuore più duro e ostinato in un cuore ubbidiente e devoto. 

Il Signore vuole parlare anche a te per mezzo dell'Evangelo, vuole istruirti e, per mezzo della Parola salvifica, guidarti nei meandri della vita illuminando il tuo cammino. Ascolta la Sua Parola e sorgerà per te un'alba nuova.
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FEDE DI PRIMA MANO

21/6/2015

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Dicevano alla donna: Non è più a motivo di quello che tu ci hai detto, che crediamo; perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo
Giovanni 4:42


Ti sarà capitato di udire da altre persone che Gesù è buono e potente a compiere miracoli. Ti avranno parlato di un Dio che ancora oggi può fare cose grandi in favore di chi Lo cerca con fede e L'invoca di vero cuore. È la stessa testimonianza che udirono i concittadini della donna samaritana, la quale avendo incontrato Gesù e compreso che era il Messia, raccontò a tutti di Lui. Che cosa fecero costoro? La cosa migliore: andarono dal Signore e Gli fecero domande precise. Il risultato fu che quegli uomini, colpiti dalle Sue parole, sperimentarono anch'essi che Gesù era il Messia, cioè il Salvatore del mondo. 

Se finora hai soltanto udito qualche parente o amico che ti ha parlato di Gesù, è tempo di constatare la veridicità di un messaggio così vitale. Rivolgiti direttamente al Signore, prega con semplici ma sentite parole, chiediGli di parlarti personalmente, di rivelarsi proprio a te. AscoltaLo con attenzione mentre parla al tuo cuore. Potrai affermare anche tu: "Ora credo perché ho udito la Sua voce e le Sue parole d'amore per me, Egli è davvero il Salvatore del mondo ed anche il mio. Non credo più perché me lo dicono gli altri, ma perché ho incontrato Cristo personalmente”.
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