Aman disse in cuor suo: Chi altri vorrebbe il re onorare, se non me?
Ester 6:6
Aman, alto dignitario del re persiano Assuero, fece male i suoi conti. Non era lui la persona che il re voleva onorare, bensì Mardocheo, un giudeo che Aman detestava. Mai soddisfatte della posizione che occupano, vi sono persone che come Aman, vivono la vita con amarezza profonda, sempre bramose di essere ancora elevate e sollecite ad affossare maggiormente tutti quelli che disprezzano. La vicenda storica di Aman e Mardocheo, come la parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18:9-14), presenta, a tinte molto vivide, un'immutabile legge spirituale: quanti s'innalzano saranno inesorabilmente abbassati e coloro che si umiliano verranno mirabilmente innalzati.
Forse ti sentivi giusto, meritevole sopra di tutto e degno del rispetto di tutti. Ti aspettavi alti onori e speciali riconoscimenti, ma è giunta l'umiliazione e la mortificazione. Ringrazia Dio che non ti ha colpito la morte; Egli ti ha abbassato, ma non ti ha annientato. Smetti di sussurrare parole di vanagloria al tuo cuore. Prima che l'orgoglio finisca di accecarti e ti conduca alla condanna eterna, ravvediti e invoca Cristo quale tuo Salvatore! Egli ti salverà e ti eleverà all'impareggiabile dignità di figlio di Dio.
Ester 6:6
Aman, alto dignitario del re persiano Assuero, fece male i suoi conti. Non era lui la persona che il re voleva onorare, bensì Mardocheo, un giudeo che Aman detestava. Mai soddisfatte della posizione che occupano, vi sono persone che come Aman, vivono la vita con amarezza profonda, sempre bramose di essere ancora elevate e sollecite ad affossare maggiormente tutti quelli che disprezzano. La vicenda storica di Aman e Mardocheo, come la parabola del fariseo e del pubblicano (Luca 18:9-14), presenta, a tinte molto vivide, un'immutabile legge spirituale: quanti s'innalzano saranno inesorabilmente abbassati e coloro che si umiliano verranno mirabilmente innalzati.
Forse ti sentivi giusto, meritevole sopra di tutto e degno del rispetto di tutti. Ti aspettavi alti onori e speciali riconoscimenti, ma è giunta l'umiliazione e la mortificazione. Ringrazia Dio che non ti ha colpito la morte; Egli ti ha abbassato, ma non ti ha annientato. Smetti di sussurrare parole di vanagloria al tuo cuore. Prima che l'orgoglio finisca di accecarti e ti conduca alla condanna eterna, ravvediti e invoca Cristo quale tuo Salvatore! Egli ti salverà e ti eleverà all'impareggiabile dignità di figlio di Dio.