Guàrdati dunque dal dire in cuor tuo: La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno procurato queste ricchezze
Deuteronomio 8:17
L'uomo tende ad attribuire alle proprie capacità la prosperità ottenuta. Il cristiano, invece, sa bene che ogni facoltà viene dal Signore e la buona riuscita di ciò che intraprende, soprattutto nell'ambito spirituale, è da attribuire unicamente al Signore.
Purtroppo, però, si nota una tendenza sempre più in auge: la creatura innalza sé stessa dimenticando il proprio Creatore; l'argilla si vanta del suo contenuto e della sua bellezza, dimenticando il Sommo Vasaio che l'ha tratta dalla terra e l'ha formata.
Se possiedi ricchezze, se hai una posizione, non dire: "Mi sono fatto da solo, grazie alle mie capacità, e non ho bisogno di Dio”. Ignorare la provvidenza del Signore o, peggio ancora, escluderLo dalla propria vita, è un peccato che impoverisce mortalmente l'anima. Fermati e rifletti, riconoscendo che il tuo stesso fiato proviene da Dio ed Egli potrebbe ritirarlo in un momento. Giobbe dichiara: "Se egli non si curasse che di se stesso, se ritirasse a sé il suo Spirito e il suo soffio, ogni carne perirebbe all'improvviso e l'uomo ritornerebbe in polvere” (34:14, 15).
L'apostolo Paolo diceva di essere quel che era per la sola grazia di Dio, possiamo noi forse essere meglio di lui?
Deuteronomio 8:17
L'uomo tende ad attribuire alle proprie capacità la prosperità ottenuta. Il cristiano, invece, sa bene che ogni facoltà viene dal Signore e la buona riuscita di ciò che intraprende, soprattutto nell'ambito spirituale, è da attribuire unicamente al Signore.
Purtroppo, però, si nota una tendenza sempre più in auge: la creatura innalza sé stessa dimenticando il proprio Creatore; l'argilla si vanta del suo contenuto e della sua bellezza, dimenticando il Sommo Vasaio che l'ha tratta dalla terra e l'ha formata.
Se possiedi ricchezze, se hai una posizione, non dire: "Mi sono fatto da solo, grazie alle mie capacità, e non ho bisogno di Dio”. Ignorare la provvidenza del Signore o, peggio ancora, escluderLo dalla propria vita, è un peccato che impoverisce mortalmente l'anima. Fermati e rifletti, riconoscendo che il tuo stesso fiato proviene da Dio ed Egli potrebbe ritirarlo in un momento. Giobbe dichiara: "Se egli non si curasse che di se stesso, se ritirasse a sé il suo Spirito e il suo soffio, ogni carne perirebbe all'improvviso e l'uomo ritornerebbe in polvere” (34:14, 15).
L'apostolo Paolo diceva di essere quel che era per la sola grazia di Dio, possiamo noi forse essere meglio di lui?