Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo
Matteo 11:28
Un libro di medicina riporta: "Secondo le stime più recenti, un quinto dell'umanità, oggi, è minacciato dalla depressione”. L'autore, stupito, poi si chiede: "Perché un solo depresso su quattro consulta un medico?”. Questa realtà non è forse dovuta alla consapevolezza, più o meno cosciente, che ci si trova di fronte a un male molto esteso e profondo, di cui l'uomo non possiede la soluzione, e la cui guarigione non dipende sempre dalla scienza medica e dai farmaci? Certo la fatica nervosa, lo stress, i conflitti familiari e le difficoltà della vita spiegano in parte questa specie di epidemia.
Nemmeno i credenti sono immuni dal vortice della depressione. Eppure in molti casi, la depressione appare come una sorta di misteriosa malattia dell'anima: la mancanza d'equilibrio morale, di serenità. Dov'è la fine di questo incubo? Guardiamo a Cristo, ascoltiamo l'invito che oggi ci rivolge. Smettiamo di dibatterci e aggrappiamoci alle promesse del Signore con la fiducia che un bambino ha verso suo padre. Sperimenteremo, in prima persona, in quale modo eccellente Lui risolverà i nostri problemi interiori più intricati e dilanianti.
Matteo 11:28
Un libro di medicina riporta: "Secondo le stime più recenti, un quinto dell'umanità, oggi, è minacciato dalla depressione”. L'autore, stupito, poi si chiede: "Perché un solo depresso su quattro consulta un medico?”. Questa realtà non è forse dovuta alla consapevolezza, più o meno cosciente, che ci si trova di fronte a un male molto esteso e profondo, di cui l'uomo non possiede la soluzione, e la cui guarigione non dipende sempre dalla scienza medica e dai farmaci? Certo la fatica nervosa, lo stress, i conflitti familiari e le difficoltà della vita spiegano in parte questa specie di epidemia.
Nemmeno i credenti sono immuni dal vortice della depressione. Eppure in molti casi, la depressione appare come una sorta di misteriosa malattia dell'anima: la mancanza d'equilibrio morale, di serenità. Dov'è la fine di questo incubo? Guardiamo a Cristo, ascoltiamo l'invito che oggi ci rivolge. Smettiamo di dibatterci e aggrappiamoci alle promesse del Signore con la fiducia che un bambino ha verso suo padre. Sperimenteremo, in prima persona, in quale modo eccellente Lui risolverà i nostri problemi interiori più intricati e dilanianti.