Il SIGNORE … mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, l'apertura del carcere ai prigionieri-
Isaia 61:1
Secondo la Legge italiana, il Presidente della Repubblica ha facoltà di conferire la "grazia” a un condannato, in seguito a buona condotta, dopo aver scontato parte della pena o a motivo di precarie condizioni di salute del detenuto. Tale atto di clemenza non equivale a un'assoluzione, quindi non implica la cancellazione del reato e la fedina penale rimane macchiata, con le conseguenti interdizioni sociali.
Ben altra cosa è la grazia di Dio in Cristo Gesù. In Lui siamo giustificati, cioè "come se non avessimo commesso il fatto”, il peccato che Egli cancella con il Suo prezioso sangue espiatorio.
Dio ci accorda grazia, non premiando le buone opere, ma benedicendo l'umile fede di chi, riconoscendosi peccatore bisognoso di perdono, confida nel sacrificio di Cristo. Nel Signore riceviamo grazia su grazia. Egli può liberare chiunque e all'istante dalle catene del male e del vizio. Poiché Dio non si ricorderà più dei nostri peccati, possiamo ricevere ogni benedizione celeste e godere la libertà di dimorare alla Sua santa presenza.
Se sei ancora schiavo del peccato, imprigionato dalle sue dolorose conseguenze, invoca Cristo con fede, accogliendo la Sua grazia.
Isaia 61:1
Secondo la Legge italiana, il Presidente della Repubblica ha facoltà di conferire la "grazia” a un condannato, in seguito a buona condotta, dopo aver scontato parte della pena o a motivo di precarie condizioni di salute del detenuto. Tale atto di clemenza non equivale a un'assoluzione, quindi non implica la cancellazione del reato e la fedina penale rimane macchiata, con le conseguenti interdizioni sociali.
Ben altra cosa è la grazia di Dio in Cristo Gesù. In Lui siamo giustificati, cioè "come se non avessimo commesso il fatto”, il peccato che Egli cancella con il Suo prezioso sangue espiatorio.
Dio ci accorda grazia, non premiando le buone opere, ma benedicendo l'umile fede di chi, riconoscendosi peccatore bisognoso di perdono, confida nel sacrificio di Cristo. Nel Signore riceviamo grazia su grazia. Egli può liberare chiunque e all'istante dalle catene del male e del vizio. Poiché Dio non si ricorderà più dei nostri peccati, possiamo ricevere ogni benedizione celeste e godere la libertà di dimorare alla Sua santa presenza.
Se sei ancora schiavo del peccato, imprigionato dalle sue dolorose conseguenze, invoca Cristo con fede, accogliendo la Sua grazia.