Imparare ad amare davvero
La storia che raccontiamo è quella sincera, potente e vera di un prigioniero di guerra aiutato da una bambina. Dopo essersi ripreso, quest'uomo ha dedicato la propria vita ad aiutare i bisognosi. Anni dopo, la figlia è tornata nel villaggio in cui era stato il padre, e ciò che è accaduto è emozionante.
La figlia dell'uomo ha chiesto alla donna che lo ha aiutato quando era bambina: “Cosa gli ha detto?” La risposta è sorprendente, e non è necessario conoscere la lingua per capirla. Perché la compassione non richiede parole.
Il panorama è Kanchanburi, in Thailandia, il momento storico la II Guerra Mondiale, quando le forze di invasione giapponesi costringevano i prigionieri di guerra a costruire una ferrovia che portasse in Myanmar. La ferrovia è stata costruita anche per oltrepassare il fiume Kwai, reso famoso dal film.
Come in molti altri Paesi invasi dalle forze giapponesi e tedesche nel secondo conflitto mondiale, ci sono stati molti uomini, donne e bambini che hanno rischiato la propria vita per aiutare rifugiati, prigionieri di guerra e feriti.
La guerra è una brutta cosa, ma anche in quell'oscurità molti hanno scelto di condividere il meglio dell'umanità. La compassione è un dono bello e potente che in questo momento è necessario in molti luoghi. È un potere incredibile che tutti noi abbiamo a disposizione.
L'obiettivo è ispirare le persone, mostrando che i gesti di carità e di bontà possono cambiare la vita.