23.10.2018
SANTI PRIMI MARTIRI DELLA SANTA CHIESA DI ROMA
«intorno a questi uomini vissuti santamente [Pietro e Paolo; si è raccolta una grande moltitudine di eletti che, per aver patito a causa della gelosia molti oltraggi e tormenti, sono stati uno splendido esempio fra di noi» (Lettera di Clemente ai Corinzi).
La Chiesa ricorda il 30 giugno i primi cristiani di Roma messi a morte nella persecuzione di Nerone degli anni 64-67.
Di questa persecuzione abbiamo due testimonianze: l'una proveniente dal mondo pagano, l'altra di origine cristiana.
La prima, riportata da Tacito negli Annali, afferma che a Roma circolava con insistenza la voce secondo la quale Nerone fosse responsabile del colossale incendio che il 16 luglio 64 distrusse completamente diversi quartieri della città.
Per stornare da sé questo sospetto, l'imperatore indusse alcuni cittadini corrotti a denunciare come colpevoli i cristiani.
Essi vennero arrestati in gran numero e giustiziati in modo particolarmente crudele.
La testimonianza di provenienza cristiana è presente nella lettera che Clemente Romano mandò alla comunità di Corinto poco dopo l'anno 90.
Le due testimonianze concordano nella descrizione dei fatti, non certo nella valutazione.
Tacito non prova alcuna compassione per dei cittadini messi a morte per il crudele arbitrio di un singolo.
Clemente, invece, dice che questi cristiani divennero uno splendido esempio nella convinzione che chi soffriva per il nome di Cristo diveniva per ciò stesso partecipe e compagno della sua passione.
Tra i martiri più illustri vi furono il principe degli apostoli, crocifisso nel circo neroniano, dove sorge la basilica di S. Pietro, e l'apostolo dei gentili, S. Paolo, decapitato alle Acque Salvie e sepolto lungo la via Ostiense.
A fondamento della Chiesa di Roma, come di altre comunità cristiane di ieri e di oggi, vi è il sangue dei martiri che invita alla sequela e all'imitazione di Cristo.
SANTI PRIMI MARTIRI DELLA SANTA CHIESA DI ROMA
«intorno a questi uomini vissuti santamente [Pietro e Paolo; si è raccolta una grande moltitudine di eletti che, per aver patito a causa della gelosia molti oltraggi e tormenti, sono stati uno splendido esempio fra di noi» (Lettera di Clemente ai Corinzi).
La Chiesa ricorda il 30 giugno i primi cristiani di Roma messi a morte nella persecuzione di Nerone degli anni 64-67.
Di questa persecuzione abbiamo due testimonianze: l'una proveniente dal mondo pagano, l'altra di origine cristiana.
La prima, riportata da Tacito negli Annali, afferma che a Roma circolava con insistenza la voce secondo la quale Nerone fosse responsabile del colossale incendio che il 16 luglio 64 distrusse completamente diversi quartieri della città.
Per stornare da sé questo sospetto, l'imperatore indusse alcuni cittadini corrotti a denunciare come colpevoli i cristiani.
Essi vennero arrestati in gran numero e giustiziati in modo particolarmente crudele.
La testimonianza di provenienza cristiana è presente nella lettera che Clemente Romano mandò alla comunità di Corinto poco dopo l'anno 90.
Le due testimonianze concordano nella descrizione dei fatti, non certo nella valutazione.
Tacito non prova alcuna compassione per dei cittadini messi a morte per il crudele arbitrio di un singolo.
Clemente, invece, dice che questi cristiani divennero uno splendido esempio nella convinzione che chi soffriva per il nome di Cristo diveniva per ciò stesso partecipe e compagno della sua passione.
Tra i martiri più illustri vi furono il principe degli apostoli, crocifisso nel circo neroniano, dove sorge la basilica di S. Pietro, e l'apostolo dei gentili, S. Paolo, decapitato alle Acque Salvie e sepolto lungo la via Ostiense.
A fondamento della Chiesa di Roma, come di altre comunità cristiane di ieri e di oggi, vi è il sangue dei martiri che invita alla sequela e all'imitazione di Cristo.
Carissime, carissimi,
ci stiamo avvicinando alla gloriosa FESTA DI TUTTI I SANTI 2018 (Festabant Omnium Sanctorum).
Molti credono che durante questa festa si ricordino ''solo'' i Santi Canonizzati che non hanno trovato posto nel calendario durante l’anno. Ma cosi non è. Tutti i Santi, è la solennità (di precetto) che celebra insieme la gloria e l'onore di TUTTI i Santi (canonizzati e non). Festeggiamo la CHIESA CELESTE: ricordiamo, preghiamo e prendiamo ad esempio, tanti nostri fratelli che ci hanno preceduto e ci indicano la strada per poterli raggiungere.
A noi di NAZARETH FAMIGLIA DI DIO anche quest'anno piace lanciare ALLSAINTS'18: un'iniziativa che riteniamo poco impegnativa per chiunque ma nel contempo efficace ed edificante per tutti sia che scrivano sia che leggano.
La nostra proposta, che gradirebbe la partecipazione di tutti noi (nessuno escluso), consiste nel:
1 - SCEGLIERE UN SANTO DA VOLER PORTARE ALL'ATTENZIONE DI TUTTI;
2 - DI QUESTO SANTO RIPORTARE, IN POCHE RIGHE, UN ANEDDOTO, UNA FRASE, UN FIORETTO SIGNIFICATIVO DEL SUO MESSAGGIO*;
3 - INVIARE IL TUTTO A [email protected]
Ogni giorno, dal 23 ottobre all’1 novembre, presenteremo in lista, facebook, twitter, un santo da voi scelto.
Ogni giorno, dal 23 ottobre all’1 novembre, alimenteremo la nostra anima con esempi di santità viva e concreta.
Un'iniziativa che copre il tempo della novena di preparazione alla Solennità e tutta l'ottava di preghiera: in sostanza un modo alternativo di pregare, far pregare e testimoniare la bellezza della Fede.
Facciamo sentire quanto è viva la nostra CHIESA. Un grido di gioia e di ringraziamento a tutta la CHIESA DEL CIELO: sentiamoci coinvolti nel vortice d'amore che è la COMUNIONE DEI SANTI… Dimostriamolo anche partecipando a ALLSAINTS’18.
Dvb
NAZARETH FAMIGLIA DI DIO
Paolo di Nazareth
ci stiamo avvicinando alla gloriosa FESTA DI TUTTI I SANTI 2018 (Festabant Omnium Sanctorum).
Molti credono che durante questa festa si ricordino ''solo'' i Santi Canonizzati che non hanno trovato posto nel calendario durante l’anno. Ma cosi non è. Tutti i Santi, è la solennità (di precetto) che celebra insieme la gloria e l'onore di TUTTI i Santi (canonizzati e non). Festeggiamo la CHIESA CELESTE: ricordiamo, preghiamo e prendiamo ad esempio, tanti nostri fratelli che ci hanno preceduto e ci indicano la strada per poterli raggiungere.
A noi di NAZARETH FAMIGLIA DI DIO anche quest'anno piace lanciare ALLSAINTS'18: un'iniziativa che riteniamo poco impegnativa per chiunque ma nel contempo efficace ed edificante per tutti sia che scrivano sia che leggano.
La nostra proposta, che gradirebbe la partecipazione di tutti noi (nessuno escluso), consiste nel:
1 - SCEGLIERE UN SANTO DA VOLER PORTARE ALL'ATTENZIONE DI TUTTI;
2 - DI QUESTO SANTO RIPORTARE, IN POCHE RIGHE, UN ANEDDOTO, UNA FRASE, UN FIORETTO SIGNIFICATIVO DEL SUO MESSAGGIO*;
3 - INVIARE IL TUTTO A [email protected]
Ogni giorno, dal 23 ottobre all’1 novembre, presenteremo in lista, facebook, twitter, un santo da voi scelto.
Ogni giorno, dal 23 ottobre all’1 novembre, alimenteremo la nostra anima con esempi di santità viva e concreta.
Un'iniziativa che copre il tempo della novena di preparazione alla Solennità e tutta l'ottava di preghiera: in sostanza un modo alternativo di pregare, far pregare e testimoniare la bellezza della Fede.
Facciamo sentire quanto è viva la nostra CHIESA. Un grido di gioia e di ringraziamento a tutta la CHIESA DEL CIELO: sentiamoci coinvolti nel vortice d'amore che è la COMUNIONE DEI SANTI… Dimostriamolo anche partecipando a ALLSAINTS’18.
Dvb
NAZARETH FAMIGLIA DI DIO
Paolo di Nazareth