25.10.2018
SAN FRANCESCO SPINELLI, SACERDOTE
Il Santo Francesco Spinelli nasce a Milano, il 14 aprile 1853, da genitori di origine bergamasca. È ordinato sacerdote il 17 ottobre 1875 e il 15 dicembre 1882, fonda, insieme a Caterina Comensoli, l’Istituto delle Suore Adoratrici, a Bergamo.
Preso infatti dalla passione per Dio e per gli uomini, egli dà vita ad un istituto, il cui scopo è “attingere l’amore più ardente dall’Eucaristia celebrata e adorata per riversarlo sui più poveri fra i fratelli”. Egli per primo spende la sua vita in ginocchio davanti all’ostensorio e davanti ai fratelli, in cui vede la presenza di Gesù da amare e da servire con amore e compassione incondizionata.
Il 4 marzo 1889, causa un dissesto finanziario, in cui involontariamente è coinvolto, viene licenziato dalla Diocesi di Bergamo e accolto nel clero di Cremona dal grande cuore di Mons. Geremia Bonomelli e a Rivolta d’Adda continua l’Istituto delle Suore Adoratrici.
Lungo la sua vita, costellata di grandi prove, vive e insegna l’arte del perdono più smisurato, perché di fronte al nemico si può applicare solo “la vendetta di un infinito amore”.
Muore il 6 febbraio 1913 a Rivolta d’Adda (CR).
Fu beatificato dal Papa san Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992, nel santuario di Santa Maria alla Fonte in Caravaggio. E’ stato canonizzato lo scorso 14 ottobre 2018. I suoi resti mortali sono venerati nella casa madre delle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda, mentre la sua memoria liturgica cade il 6 febbraio, giorno della sua nascita al Cielo.
SAN FRANCESCO SPINELLI, SACERDOTE
Il Santo Francesco Spinelli nasce a Milano, il 14 aprile 1853, da genitori di origine bergamasca. È ordinato sacerdote il 17 ottobre 1875 e il 15 dicembre 1882, fonda, insieme a Caterina Comensoli, l’Istituto delle Suore Adoratrici, a Bergamo.
Preso infatti dalla passione per Dio e per gli uomini, egli dà vita ad un istituto, il cui scopo è “attingere l’amore più ardente dall’Eucaristia celebrata e adorata per riversarlo sui più poveri fra i fratelli”. Egli per primo spende la sua vita in ginocchio davanti all’ostensorio e davanti ai fratelli, in cui vede la presenza di Gesù da amare e da servire con amore e compassione incondizionata.
Il 4 marzo 1889, causa un dissesto finanziario, in cui involontariamente è coinvolto, viene licenziato dalla Diocesi di Bergamo e accolto nel clero di Cremona dal grande cuore di Mons. Geremia Bonomelli e a Rivolta d’Adda continua l’Istituto delle Suore Adoratrici.
Lungo la sua vita, costellata di grandi prove, vive e insegna l’arte del perdono più smisurato, perché di fronte al nemico si può applicare solo “la vendetta di un infinito amore”.
Muore il 6 febbraio 1913 a Rivolta d’Adda (CR).
Fu beatificato dal Papa san Giovanni Paolo II il 21 giugno 1992, nel santuario di Santa Maria alla Fonte in Caravaggio. E’ stato canonizzato lo scorso 14 ottobre 2018. I suoi resti mortali sono venerati nella casa madre delle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda, mentre la sua memoria liturgica cade il 6 febbraio, giorno della sua nascita al Cielo.