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APRIRE LA BOCCA

30/9/2019

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“Apri la tua bocca, e io la riempirò”
(Salmo 81:10)


Che meraviglioso incoraggiamento a pregare! La logica umana ci porterebbe a chiedere piccole cose, perché i nostri meriti sono molto piccoli, ma il Signore desidera che chiediamo grandi benedizioni. La preghiera dovrebbe essere qualcosa di semplice come aprire la bocca; dovrebbe essere un’espressione naturale, non forzata. L’uomo che si infervora spalanca la sua bocca, e il nostro testo ci esorta a essere ferventi nelle nostre supplicazioni.

Possiamo farci coraggio dinanzi a Dio e chiedergli grandi benedizioni. Leggiamo l’intero versetto: “Io sono il Signore , il Dio tuo, che ti fece risalire dal paese d’Egitto; “apri la tua bocca, e io la riempirò”. Il Signore ci ha dato tanto, tuttavia ci invita a chiedere ancora di più, e ad aspettarci cose sempre maggiori.
​

Vediamo come gli uccelletti nei nidi sembrano tutta bocca quando la madre viene per cibarli. Sia lo stesso anche per noi. Apriamo tutte le porte alla grazia. Impregniamoci di essa come una spugna assorbe l’acqua in cui viene posta. Dio è pronto a riempirci se siamo disposti a essere riempiti. I nostri bisogni ci facciano spalancare la bocca; le nostre debolezze ci facciano aprire la bocca e ansimare come un fanciullo che grida.
La bocca allargata sarà riempita dal Signore. Sia così anche per noi, Signore, a cominciare da questo giorno.
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SENZA PAURA DELL’UOMO

28/9/2019

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“Tutti i popoli della terra vedranno che tu porti il nome del Signore e ti temeranno”
( Deuteronomio 28:10)

Quindi noi non abbiamo alcuna ragione per aver paura di loro . Ciò dimostrerebbe uno spirito meschino, e sarebbe un segno di incredulità e non certo di fede. Il Signore può renderci così simili a Lui che gli uomini saranno costretti a notare che portiamo il Suo nome e che apparteniamo al Dio santo. Signore, fa’ che possiamo ottenere questa grazia che attendi di largire!

I malvagi temono i veri credenti, possiamo esserne sicuri. Li odiano, ma anche li temono. Aman tremava a motivo di Mardocheo, persino quando progettava la sua distruzione. Il loro “odio sorge spesso dalla paura, anche se sono troppo orgogliosi per ammetterlo. Procacciamo i sentieri della verità e della giustizia senza il benché minimo timore. La paura non è per noi, ma per quelli che fanno il male e lottano contro il Signore degli eserciti.
Se portiamo veramente su noi il nome del Signore, siamo al sicuro; poiché, come nell’antichità, un Romano doveva soltanto dire Romanus Sum , sono un romano, per rivendicare la protezione di tutte le legioni dell’impero; così ogni uomo di Dio ha l’onnipotenza come sua guardia, e Dio svuoterebbe il cielo di angeli piuttosto che lasciare un santo senza difesa.

Sii più coraggioso di un leone di fronte a ciò che è giusto, poiché Dio è con te.
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PREOCCUPARSI DEI POVERI

27/9/2019

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“Il Signore lo sosterrà quando sarà a letto, ammalato”
( Salmo 41:3)


Ricordiamo che questa è una promessa fatta all’uomo che si dà pensiero del povero. Sei tra questi? Allora prendi per te il versetto di oggi.

Vediamo come nell’ora della malattia il Dio del povero benedirà l’uomo che si cura del povero! Le braccia divine sosterranno la sua anima come mani amichevoli e morbidi cuscini sostengono il corpo del malato. Quanta tenerezza e compassione esprime questa immagine; quanto avvicina il nostro Dio alle nostre infermità e malattie! Chi ha mai sentito dire qualcosa di simile dell’antico Giove pagano, o degli dèi dell’India o della Cina! Questo è il lin“guaggio peculiare del Dio d’Israele; è Lui che si degna di assistere e prodigarsi nelle cure degli uomini che Lo temono. Se Dio colpisce con una mano, con l’altra sostiene. È comunque un’esperienza beata essere toccati nel fisico quando si cade tra le braccia del Signore! La grazia è il corroborante migliore; l’amore divino è lo stimolante più sicuro per il paziente infermo; essa rende l’anima forte come un gigante; persino quando si è ridotti allo stremo. Non c’è medico pari al Signore, non c’è tonico efficace quanto le Sue promesse, non c’è calmante che regga il confronto con il Suo amore.

Se sei venuto meno nel tuo dovere verso i poveri, considera cosa stai perdendo e diventa subito loro amico e soccorritore.
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COLTIVIAMO LA RETTITUDINE

25/9/2019

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“Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore , ma la preghiera degli uomini retti gli è gradita”
(Proverbi 15:8)


Il testo ha il valore di una promessa poiché enuncia una realtà attuale, che rimarrà immutabile in ogni tempo. Dio prova grande piacere nelle preghiere degli uomini retti. 

Secondo un’altra versione, le loro invocazioni sono definite il “Suo diletto”. La nostra prima preoccupazione deve essere quella di essere retti. Di non piegarci né da un lato, né dall’altro, continuiamo a procedere rettamente: non “distorti” dalla politica, né prostrati per piegarci al male, manteniamoci integri in modo che la nostra dirittura sia perfetta. Se cominciamo a tentennare e a modificarci, saremo abbandonati alle nostre scelte. Se ci incamminiamo su vie contorte, scopriremo di non poter più pregare, e se pretendiamo di farlo scopriremo che le nostre preghiere troveranno il cielo serrato.

Agiamo in modo retto così da seguire la volontà rivelata di Dio? Allora preghiamo molto e preghiamo con fede. Se la nostra preghiera è grata al Signore, non Lo limitiamo in quello che può recargli soddisfazione. Egli non tiene in considerazione la grammatica, la metafisica o le varie teorie concernenti la preghiera, in tutti questi aspetti gli uomini spesso non fanno che svilirla. Egli, invece, come Padre, prende piacere nella pronuncia incerta dei propri bimbi, il balbettio dei figli e delle figlie appena nate.
Non dovremmo allora anche noi dilettarci nella preghiera se il Signore vi trova diletto? Notifichiamo le nostre richieste al trono della Grazia. Il Signore ci fornisce infinite occasioni per pregare e dovremmo ringraziarlo per questo.
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DOLCE CONSOLAZIONE

24/9/2019

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“Come un uomo consolato da sua madre così io consolerò voi”
( Isaia 66:13)

La consolazione di una madre! Ah, questa è la più autentica forma di tenerezza. Come sa calarsi nel dolore del proprio figliolo! Come lo stringe al petto e cerca di prendere nel proprio cuore tutti i suoi dispiaceri! Il piccolo può dirle tutto, ed ella mostrerà compassione come nessun altro può fare. Tra tutti i consolatori, il fanciullo preferisce di gran lunga la madre, anche uomini adulti fanno spesso la medesima esperienza.

Dio condiscende a fare la parte della madre? Questa è vera benignità. Comprendiamo subito come Egli sia un Padre; ma sarà “anche come una madre? Tutto questo non ci invita a una santa familiarità, a una confidenza senza riserve, e una sacra fiducia? Quando Dio stesso si fa “consolatore”, non c’è più posto per l’ansia.
Esprimiamo il nostro travaglio, anche se il primo sfogo dovesse essere nient’altro che singhiozzi e sospiri. Egli non ci biasimerà per delle lacrime; nostra madre non lo faceva. Dio considererà le nostre debolezze come faceva lei, e dimenticherà le nostre colpe, ma in modo infinitamente più sicuro e certo di quanto potesse fare nostra madre. Non cercheremo di portare da soli le nostre afflizioni; non sarebbe gentile nei riguardi di un Dio così amorevole e buono.

Cominciamo la giornata con il nostro Signore, e perché non dovremmo terminarla con la stessa compagnia visto che le madri non si stancano mai dei loro figli?
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LIBERI DA POLVERE E PULA

23/9/2019

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“Poiché, ecco, io darò ordini e scuoterò la casa d’Israele fra tutte le nazioni, come si scuote il setaccio; non cadrà nemmeno un granello in terra”
(Amos 9:9)


Il processo di vagliatura è in corso anche in questo momento. Dovunque andiamo, continuiamo a esserne sottoposti. In tutte le nazioni, il popolo di Dio viene provato come si fa con il vaglio. A volte il diavolo tiene in mano il vaglio e ci scuote su e giù a gran velocità, con il vivo desiderio di sbarazzarsi per sempre di noi. L’incredulità non tarda ad agitarsi nel nostro cuore e mente, in preda a tutte le sue paure e inquietudini. Il mondo dà volentieri una mano a questo processo e ci sbatte a destra e “a sinistra con violenza.

Quel che è peggio, è che a volte è la chiesa stessa ad aggiungere furia al processo di vagliatura.

Bene! Continui pure. In questo modo la pula viene separata dal grano. Il grano è così liberato dalla polvere e dalle scorie. Quale misericordia scopriamo nell’espressione: “Non cadrà nemmeno un granello in terra”. Tutto ciò che è buono, vero, prezioso sarà preservato. Neppure il minimo credente sarà privato di qualcosa che possa rappresentare anche soltanto una piccola perdita. Saremo preservati totalmente nella vagliatura, ed essa sarà per noi un vero guadagno in Cristo Gesù.
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PER FEDE, NON EMOZIONI

21/9/2019

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“Il giusto per fede vivrà”
(Romani 1:17)


Non morirò. Posso credere, e credo nel Signore mio Dio, e questa fede mi terrà vivo. Potrei anche essere indicato tra quelli che nella vita sono considerati giusti; ma se anche fossi perfetto non cercherei di vivere sulla base della mia giustizia; mi aggrapperei piuttosto all’opera del Signore Gesù e continuerei a vivere in virtù della mia fede in Lui. Se fossi in grado di dare il mio corpo a essere arso per il Signore, non farei assegnamento sul mio coraggio o sulla mia costanza, ma continuerei a vivere per fede.

Se fossi un martire sul rogo,
Confesserei il nome del mio Salvatore;
Implorerei il perdono divino nel Suo nome,
E non avanzerei nessun’altra pretesa.

Vivere per fede è una cosa molto più sicura e felice che vivere in base a sensazioni o confidando nelle opere. Il tralcio vive meglio nella vite che da solo, se mai fosse possibile per lui viverne separato. Vivere aggrappandosi a Gesù e ottenere tutto da Lui, è una cosa dolce e santa. Se anche il più giusto deve vivere in questo modo, quanto più io che sono un povero peccatore! Signore[“, io credo. Voglio credere completamente in Te. Che altro posso fare? Credere in Te è tutta la mia vita.
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LA SUA SCELTA È LA MIA SCELTA

20/9/2019

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“Egli ha scelto per noi la nostra eredità”
(Salmo 47:4) 


I nostri nemici ci assegnerebbero una porzione molto triste, ma non siamo lasciati nelle loro mani. Il Signore ci farà rimanere fermi nella nostra sorte, e il nostro luogo è stabilito dalla Sua infinita sapienza. Una mente più saggia della nostra dispone il nostro domani. È Dio che prepara ogni cosa, e siamo felici che sia così; siamo contenti di scegliere ciò che Lui ha scelto per noi. Anche se possiamo seguire le nostre vie, preferiamo comunque che sia Dio a guidare ogni cosa.

Siamo consapevoli della nostra stoltezza, e non desideriamo essere arbitri del nostro destino. Quando è il Signore a pilotare il nostro “vascello ci sentiamo più tranquilli che se fossimo noi stessi a guidarlo secondo il nostro giudizio. Affidiamo con gioia il presente e il futuro al nostro magnifico Padre, al nostro Salvatore, al nostro Consolatore.

Anima mia, questo giorno deponi i tuoi desideri ai piedi di Gesù! Se ultimamente sei stata capricciosa e ostinata, ansiosa di essere e di fare secondo le tue idee, metti ora da parte il tuo “io” e affida le redini nelle mani del Signore. Accetta per fede ciò che Egli ha scelto per te. Se altri contestano la sovranità del Signore e si gloriano del proprio libero arbitrio, fa che il tuo sia soggetto a quello divino: “Egli ha scelto per me”.
La mia scelta più libera è permette a Dio di scegliere per me. Come un libero agente morale, ho deciso che Egli abbia il dominio più assoluto sulla mia vita.
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L’UBBIDIENZA PROCURA BENEDIZIONE

19/9/2019

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“Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, affinché tu sia felice, e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è bene e giusto agli occhi del Signore tuo Dio”
( Deuteronomio 12:28)


La salvezza non si ottiene con le “opere della Legge”, tuttavia le benedizioni connesse all’ubbidienza non sono negate ai fedeli servitori di Dio. Il Signore ha rimosso ogni maledizione quando si è fatto maledizione per noi, ma nessuna clausola di benedizione è stata abrogata.

Dobbiamo osservare e ascoltare la volontà del Signore, prestando attenzione non a porzioni di rivelazione, ma a “tutte queste cose che ti comando”. Non deve esserci alcun criterio selettivo, ma un rispetto imparziale per tutto ciò che Dio ha comandato. Questa è la strada della benedizione per ogni padre e per i suoi figlioli. La benedizione del Signore è sopra i Suoi eletti fino alla terza e quarta generazione. Se camminano in rettitudine, Egli renderà manifesto a tutti gli uomini che i credenti sono una progenie benedetta dal Signore.

Nessuna benedizione può venire su noi o sui nostri cari mantenendo una condotta equivoca e disonesta. Le vie della conformità al mondo e della malvagità “non possono portare del bene a noi o ai nostri familiari. Andrà bene per noi quando andremo bene dinanzi a Dio. Se l’integrità non ci fa prosperare, tanto meno lo potrà la disonestà. Ciò che dà piacere a Dio darà piacere a noi.”
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DIO ASCOLTA SEMPRE

18/9/2019

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“Il Signore ha ascoltato la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera”
(Salmo 6:9)


L’esperienza qui registrata è anche la mia. Posso confermare che Dio è fedele. Egli ha risposto molte volte in modo meraviglioso alle preghiere dei Suoi servitori. Dio ora sta ascoltando la mia supplica, senza distogliere da me il Suo orecchio. Sia benedetto il Suo santo nome!
E allora? Voglio far mia la promessa su cui si fonda la fiducia del salmista. Devo afferrarla con la mano della fede: “Il Signore accoglie la mia preghiera”.

Egli l’accetterà, vi porrà mente e la accorderà nei modi e tempi che la Sua amorevole sapienza giudicherà più opportuni. Io porto la mia misera preghiera fino al gran Re, ed Egli mi accorda udienza e accetta misericordiosamente la mia supplica. I miei nemici non mi ascolteranno, ma il Signore non ignorerà la mia voce. Essi mettono in ridicolo le mie preghiere, ma il Signore è sensibile alle mie lacrime. Egli riceve la mia preghiera nel Suo orecchio e nel Suo cuore.

Quale accoglienza per un misero peccatore! Noi riceviamo Gesù, e quindi il Signore riceve noi e le nostre preghiere grazie al Suo Figliuolo. Sia “ benedetto quel caro nome che fa accedere le nostre preghiere persino attraverso le porte d’oro. Signore, insegnami a pregare, poiché Tu ascolti le mie preghiere.
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