BXVI
Anche oggi si può essere esposti ad un «martirio», sia pure non violento, ogni volta che ci si trova dinanzi al tentativo di far tacere voci scomode che proclamino la Verità. A volte, purtroppo, anche in ambiente ecclesiastico.
Sant’Agostino nel suo Sermo 94/A, spiegò bene che il martirio del Battista derivò dall’aver difeso la Verità che, apparendo scomoda alle orecchie dei malvagi, arriva a generare odio. E fu profetico quando precisò: «Hi sunt fructus futuri saeculi», questi sono i frutti del mondo futuro.
Sant’Agostino volle pure precisare – e sembra parlare agli occidentali di oggi – che «nessuno dovrebbe dire: “Non posso essere martire perché i cristiani oggi non sono perseguitati”, in quanto se Cristo è la verità, soffre per Cristo chiunque viene condannato per la verità», e «omnia tempora patent martyribus», tutti i tempi sono aperti ai martiri. «Forse perché è cessata la persecuzione da parte dei sovrani della terra, per questo non infuria il diavolo?», si chiede il Vescovo d’Ippona. «No, l’antico avversario è sempre instancabilmente all'opera contro di noi, perciò non dobbiamo dormire. Ci trama lusinghe, agguati, ci ispira cattivi pensieri; per farci cadere in modo peggiore», ossia risucchiandoci piano piano nel gorgo infernale dell’apostasia. Precisa, infine, Agostino che «dobbiamo pensare sempre che il diavolo, nostro tentatore e persecutore, non si stanca mai di tramare contro di noi, e noi nel nome e con l’aiuto di Dio nostro Signore non stanchiamoci mai di combattere con ardore contro di lui, perché in qualche occasione vinca su di noi».
San Giovanni Battista è morto martire perché non ha fatto sconti ad Erode. Non ha tentato un “dialogo” per trovare punti d’incontro o soluzioni “misericordiose”. Non ha lanciato “ponti” ad Erode per ascoltare anche le sue ragioni. Non ha voluto usare un particolare “discernimento” per verificare se nella particolare situazione del re vi fosse qualche elemento per attenuare o eliminare la sua responsabilità. Non ha ritenuto di essere tanto “misericordioso” da evitare di gridare ad Erode davanti a tutti: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello!». Non ha voluto considerare se nel rapporto irregolare tra Erode ed Erodiade vi fossero comunque “semi di verità”.
No, Giovanni il Battista è stato ucciso per aver sostenuto che la Verità non può essere “seminata” qua e là, a proprio uso e consumo.
Concludiamo, quindi, con le parole dell’invocazione impetrata da Benedetto XVI durante l’Angelus del 24 giugno 2007: «Invochiamo l’intercessione di San Giovanni Battista, insieme con quella di Maria Santissima, perché anche ai nostri giorni la Chiesa sappia mantenersi sempre fedele a Cristo e testimoniare con coraggio la sua verità e il suo amore per tutti». Sancte Joannes Baptista ora pro nobis et pro sancta Ecclesia Dei.
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