NFD Il Blog
  • HOME
    • CONSACRAZIONE DEL NETWORK
  • FOCUS ON
    • MONDO OGGI
    • CHIESA OGGI
  • CHIESA CATTOLICA
    • FONDAMENTALI >
      • I 10 COMANDAMENTI
      • I 5 PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA
      • 54 MODI DI ESSERE MISERICORDIOSI DURANTE IL GIUBILEO
      • 12 MODI PER ESSERE CATTOLICI MIGLIORI
      • GALATEO IN CHIESA
      • REGOLE PER I LETTORI
      • ATTENTI A MESSA
      • CIRCOSTANZE IN CUI BISOGNA EVITARE DI COMUNICARSI
      • DECALOGO DEL CHIRICHETTO
      • 17 SCUSE - SMONTATE - PER NON ANDARE A MESSA
    • RIFLESSIoni DI LUCE >
      • RIMEDITIAMOCI SOPRA >
        • ANNO B 2014 - 2015
        • ANNO C 2015 - 2016
        • ANNO A 2016 - 2017
        • ANNO B 2017 - 2018
        • ANNO C 2018 - 2019
        • ANNO A 2019 - 2020
        • ANNO B 2020 - 2021
        • ANNO C 2021 - 2022
        • ANNO A 2022 - 2023
        • ANNO B 2023 - 2024
        • ANNO C 2024 - 2025
      • SANTE PAROLE
      • RIFLESSIONI
      • VITA E DETTI DEI PADRI DEL DESERTO
    • UN SACERDOTE RISPONDE
    • ESAME DI COSCIENZA
    • LITURGIA
    • LECTIO BREVIS
    • PREGHIERE
  • NOVELLE MODERNE
  • MEDIA
  • DOWNLOAD
  • LINKS

INAUGURAZIONE DELLE OLIMPIADI: BRUTTA, BLASFEMA, IDEOLOGICA

29/7/2024

0 Comments

 
La cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Parigi è stata all'insegna del cattivo gusto e della provocazione, fino alla propaganda abortista e alla squallida parodia dell'Ultima Cena degna di un Gay Pride. Proteste dei vescovi francesi. E il Cielo risponde con un impressionante acquazzone e un misterioso black out che esalta la Basilica del Sacro Cuore.

​Brutta. Forse la peggiore di sempre. Questi i commenti più frequenti sui social riguardo la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Brutta non solo per il cattivo gusto. Per citare un paio di episodi: un tizio che impersonava un dio Dioniso tutto dipinto di blu stravaccato in una insalatiera; la guardia repubblicana che ha inscenato un balletto pop tra ballerine altrettanto pop.
​
Ma brutta anche perché nulla c’entrava con lo sport. Non solo per la location: sulla Senna e non in un stadio. Ma perché molti spettacoli, anzi molti spettacolini visti e le performance non avevano nessuna attinenza con le discipline olimpiche. Ad esempio c’era una discoteca su una chiatta sulla Senna, una sfilata di moda con abiti orrendi e con modelli spesso in abiti femminili, un pianoforte che andava a fuoco mentre veniva suonato da un coraggioso pianista, un cavallo meccanico che solcava le acque della Senna e molto altro. E gli atleti? Relegati su dei battelli, mera cornice di questo spettacolo circense a cui la regia televisiva ha dedicato la maggior parte delle inquadrature.

Fosse però solo una questione estetica si potrebbe chiudere un occhio. Ma oltre all’estetica anche l’etica è stata vilipesa. Si accennava prima alla sfilata di moda. Su un lato della passerella e al suo centro i creativi nonché cretini della cerimonia di apertura hanno pensato bene di realizzare una parodia dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Al posto di Nostro Signore una donna obesa, con un’aureola che ricordava la Santa Ostia e che gestiva davanti a sé una consolle per mixare la musica, e ai suoi lati, disposti come gli apostoli dell’Ultima cena, alcune drag queen, trans e una bambina che si è messa pure a ballare.

La Conferenza episcopale francese ha giustamente alzato la voce e in un comunicato così si è espressa: «Questa cerimonia purtroppo prevedeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente. […] Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che sono rimasti feriti dall'eccesso e dalla provocazione di certe scene». Sulla stessa frequenza d’onda Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontifica Accademia per la Vita, il quale, in una intervista a Il Giornale, afferma che l’ideale di libertà incarnato dai Giochi «è stato infangato da una blasfema derisione di uno dei momenti più santi del cristianesimo».

Poi sono comparse le statue d’oro – il kitsch è la cifra stilistica dell’ideologia – di donne ritenute importanti. Una sfilata di figure femminili in cui necessariamente mancava, per fare solo un esempio, Santa Giovanna d’Arco. Però al suo posto c’era una certa Simone Veil (con la V e non con la W), ex presidente del Parlamento europeo. I suoi meriti? «Donna chiave nella legalizzazione dell'aborto», si poteva leggere sui teleschermi.

Insomma l’apertura dei Giochi è stata occasione nemmeno per far propaganda al gender, all’aborto e a buona parte degli ingredienti della sottocultura woke, ma per farne la reclame. Sì, perché in fondo l’esito di questa baracconata è stato scontato, sterile, raffazzonato. Tanto sguaiato quanto triste. C’era più voglia di provocazione che arte, tanto che l’ansia di essere originali a tutti costi è sfociata nello stereotipo.
Ma le blasfemie inscenate e la promozione dell’aborto rimangono intatte nel loro turpe significato tanto che hanno gridato vendetta al Cielo e il Cielo ha risposto con un acquazzone impressionante (vedi foto), e nella notte successiva con un misterioso black out che ha colpito moltissime zone della città, ma non ad esempio la Basilica del Sacro Cuore che è rimasta visibilissima come una cattedrale fatta di luce mentre tutta Parigi affogava nel buio, come attesta una impressionante foto che sta girando in internet.

In questa Olimpiade non poteva infine mancare Sua Maestà l’Ambientalismo. I letti degli alloggi degli atleti sono in cartone, così si possono riciclare. I materassi sono realizzati in plastica riciclata. Quindi ecosostenibili, ma scomodi. L’aria condizionata non c’è negli alloggi. Così ha ordinato il sindaco donna di Parigi, Anne Hidalgo, decisa a dimezzare la CO2 rispetto ai giochi di Londra 2012. Le camere vengono rinfrescate grazie ad impianti di raffreddamento sotto il pavimento. Il problema sta nel fatto che a detta dei diretti interessati non sono così efficaci. E allora Australia, Canada, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Norvegia e Regno Unito pensano di acquistare in loco dei condizionatori portatili. Solo che costano e quindi alle delegazioni più povere non rimarrà altro che sudare sotto il sole dell’inclusività.

Di fronte alle critiche il sindaco ha fatto spallucce: «Molto rispetto per il comfort degli atleti», ha dichiarato, ma «la sopravvivenza dell’intera umanità» le sta più a cuore. Resta un mistero come faccia l’umanità a sopravvivere grazie alla mancanza di condizionatori negli alloggi olimpici e di come, per converso, qualche grado in meno stermini il genere umano. E poi, per essere coerenti sino in fondo, perché allora non aboliamo le Olimpiadi dato che producono non montagne, ma intere catene alpine di CO2? Pensiamo solo a tutti i voli per portare atleti, delegazioni e spettatori a Parigi. E allora questo ci pare tanto un ambientalismo di facciata da perseguire fintanto che non intacca alcuni interessi, alcuni portafogli, tra cui quelli di chi ha organizzato questa Olimpiade parigina.

​Tommaso Scandroglio
dal sito la Nuova Bussola Quotidiana
(link)
Foto
Foto
0 Comments

INAUGURAZIONE DELLE OLIMPIADI: SHOW ANTICATTOLICO

27/7/2024

0 Comments

 
Sapevamo già che dalla cerimonia inaugurale dei giochi olimpici parigini non avremmo potuto aspettarci niente di buono. Come abbiamo scritto qui, le premesse perché diventasse l’occasione di una promozione dell’omosessualismo e dell’anticristianesimo c’erano tutte. E così è stato.

Guardate l’immagine che vi propongo: un’ultima cena rivisitata in stile queer. Avrei preferito non pubblicare nulla in proposito, ma, al punto in cui siamo, tacere è complicità.

Che cosa c’entri la parodia dell’ultima cena con lo spirito olimpico è tutto da dimostrare, ma evidentemente agli organizzatori importava poco dello spirito olimpico. Quella che hanno voluto affermare è l’irrisione demoniaca verso la fede cristiana.

La cerimonia si è rivelata una lunghissima carnevalata in stile gay pride, pensata per esaltare da un lato la Francia della Rivoluzione e dall’altro gli stereotipi Lgbtq. E le reazioni non si sono fatte attendere.

“Pietà, basta così” è stato scritto sui social.

Le squadre nazionali partecipanti, trasportate lungo la Senna come derrate alimentari su battelli ondeggianti, hanno fatto la figura degli imbucati alla festa. I protagonisti sono diventate comparse e al centro è balzata la retorica dell’”inclusione” e dei “diritti”. In questo sabba da baraccone, nulla ci è stato risparmiato, compreso Dioniso. Mai una cerimonia inaugurale delle olimpiadi è stata così strumentalizzata a fini ideologici.

I Giochi, lo sport, gli atleti: tutti utilizzati per altri scopi, per altri fini, davanti a un Macron gongolante. E come tutte le operazioni ideologiche, anche questa si è rivelata di una noia mortale.

Ieri sera l’Occidente decadente, questo cadavere che cammina, ha celebrato sé stesso in un’orgia da fine impero. Ed era inevitabile che il tutto avvenisse a Parigi, la città dei presunti Lumi e della Révolution.

Miserere nobis, Domine.

Aldo Maria Valli ​
Dal blog di Aldo Maria Valli 
(link)
0 Comments

    Feed RSS

    Archivi

    Febbraio 2025
    Gennaio 2025
    Luglio 2024
    Giugno 2024
    Novembre 2023
    Ottobre 2023
    Settembre 2023
    Agosto 2023
    Febbraio 2023
    Dicembre 2022
    Luglio 2022
    Gennaio 2022
    Novembre 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Novembre 2020
    Aprile 2020
    Agosto 2019
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Agosto 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Giugno 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014

Foto