IV DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VIOLA COMMENTO AL VANGELO di padre Paul Devreux In quei giorni, cioè subito dopo l'annuncio dell'angelo. Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. In questa prima frase abbiamo già tre simboli importanti. Maria si alza. Questo è il primo frutto della venuta del Signore, che è una buona notizia: Maria, e con lei tutti noi, ci possiamo alzare, grazie alla venuta del Signore, uscendo da qualsiasi situazione di prostrazione. Secondo: andò in fretta. Segno di gioia, come chi a fretta di comunicare una bella notizia, e non può trattenerla per se. Terzo: va verso i monti, in una città di Giuda. Praticamente sale verso il Signore, và verso la Terra di Davide, vicino al Tempio. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Per lei Elisabetta è più importante del padrone di casa, perché? Perché è la persona di cui gli ha parlato l'angelo, ed è l'unica che, avendo ricevuto anche lei un dono straordinario dal Signore, è l'unica che può capirla, crederle e quindi fare festa con lei. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Giovanni Battista sussulta, è contento, emozionato. Elisabetta sente quest'emozione del figlio che porta in grembo e capisce che Maria le ha portato qualcosa di molto importante, e che è importante anche per suo figlio. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. Bellissima questa scena di Elisabetta che capisce tutto. Carisma riconosce carisma. Di nuovo ribadisce che il bambino sussulta di gioia nel suo grembo e capisce che Maria è la nuova arca dell'alleanza, il tabernacolo! perché portatrice di nostro Signore. Sarebbe bello se ognuno di noi, guardando ai fratelli, soprattutto dopo la santa comunione, ma anche sempre, potesse vedere nell'altro quello che Elisabetta a visto in Maria, perché cosi è. E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Beati anche noi se crediamo nell'adempimento di questa promessa: Il Signore è sempre con noi e noi siamo tempio del suo Santo Spirito. LITURGIA DELLA PAROLA Non si dice il Gloria. Colletta Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre: tu, che all’annuncio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione di Cristo tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta (Anno C) O Dio, che per attuare il tuo disegno di amore hai scelto l’umile figlia di Sion, dona alla Chiesa di aderire pienamente al tuo volere, perché, imitando l’obbedienza del tuo Figlio, si offra a te in perenne cantico di lode. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Mi 5,1-4 Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele Dal libro del profeta Michèa Così dice il Signore: «E tu, Betlemme di Èfrata, così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui, fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli d’Israele. Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore, suo Dio. Abiteranno sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. Egli stesso sarà la pace!». Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE - Sal 79 Rit. Signore, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi Tu, pastore d'Israele, ascolta, seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci. R. Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell'uomo che per te hai reso forte. R. Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. R. SECONDA LETTURA - Eb 10,5-10 Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà Dalla lettera agli Ebrei Fratelli, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà”». Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo per fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre. Parola di Dio VANGELO - Lc 1,39-45 A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Parola del Signore |
0 Comments
Leave a Reply. |
Archivi
Marzo 2025
|