XXIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO B - RITO ROMANO Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VERDE Nella lunga sezione del Vangelo di Marco che precede il brano di questa domenica le persone si interrogano più volte sull’identità di Gesù e nel testo che leggiamo il quesito torna a ripetersi, ma con l’aggiunta di una certa soluzione. Il Signore chiede ai discepoli: «Chi dice la gente che io sia?» (Mc 8,27). E poco più in là: «Ma voi chi dite che io sia?» (Mc 8,29). Pietro risponde risolvendo: «Tu sei il Cristo» (Mc 8,29). Nel passo seguente si legge: «Egli cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, quindi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare» (Mc 8,31). Come a Pietro e ai discepoli, oggi anche a noi Gesù pone di continuo la domanda: «Tu chi dici che io sia?». Certamente lo riteniamo il Messia e il Salvatore del mondo; ma ci sentiamo di andare oltre, di accettare sino in fondo il lato meno esaltante, meno nobile del suo essere Messia e Salvatore? Secondo il testo evangelico, Cristo è venuto nel mondo per salvarlo, ma non in veste di dominatore o di persona avida di potere. Il suo è un messianismo fatto di umiltà, di nascondimento, di riservatezza, di morte, di servizio e non di azioni o di progetti spettacolari. È un messianismo a contenuto essenzialmente religioso e non ha niente a che fare con la politica, le onorificenze, la ricerca dei primi posti. Pietro pensa invece a un messianismo glorioso, spettacolare, riprendendo Gesù per queste affermazioni. Cristo ribatte: «Va’ dietro a me, Satana, poiché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc 8,33). E come se ciò non bastasse, il testo evangelico riferisce che, «convocati tutti i presenti, Gesù disse loro: “Se qualcuno vuole venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, poiché chi vorrà salvare la propria vita la perderà e chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo la salverà”» (Mc 8,34-35). Altro che gloria e potere umani! Gesù che accogliamo come il Messia e Salvatore esige che, sul suo esempio, pure i discepoli scelgano, con decisione, la via dell’umiltà, del silenzio, del sacrificio, del dono di sé. Gesù vuole che non ci chiudiamo nei nostri egoismi, ma che mettiamo a disposizione tutto ciò che siamo e abbiamo. Solo così percorreremo il cammino della salvezza e riusciremo a far fiorire la vita vera. Forse la richiesta di Gesù può apparire troppo dura e, a fronte della mentalità corrente, persino di cattivo gusto. Stiamo dunque attenti che, a forza di lasciarsi incantare da messaggi di buon gusto, non ci accada, nel giorno del rendiconto, di sentirci dire: “lontano da me, perché hai pensato non secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc 8,33). Finché siamo in tempo, in ogni nostra azione cerchiamo di seguire non i nostri gusti ma i gusti del Vangelo: anche se amari, essi ci aiuteranno ad evitare sgradite sorprese. La partecipazione alla celebrazione eucaristica festiva sia la più pronta risposta alla domanda: “Chi è per te Gesù?». È il mio tutto. LITURGIA DELLA PAROLA Colletta O Dio, creatore e Signore dell'universo, volgi a noi il tuo sguardo, e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio per sperimentare la potenza della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta (Anno B) O Padre, che conforti i poveri e i sofferenti e tendi l'orecchio ai giusti che ti invocano, assisti la tua Chiesa che annuncia il Vangelo della croce, perché creda con il cuore e confessi con le opere che Gesù è il Messia. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Is 50,5-9 Ho presentato il mio dorso ai flagellatori Dal libro del profeta Isaìa Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso. È vicino chi mi rende giustizia: chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE - Sal 114 Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi Amo il Signore, perché ascolta il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l’orecchio nel giorno in cui lo invocavo. Rit. Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia. Allora ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, liberami, Signore». Rit. Pietoso e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge i piccoli: ero misero ed egli mi ha salvato. Rit. Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta. Io camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Rit. SECONDA LETTURA Gc 2,14-18) La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta Dalla lettera di san Giacomo apostolo A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede». Parola di Dio VANGELO - Mc 8,27-35 Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Parola del Signore |
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