III DOMENICA DI AVVENTO - ANNO C - RITO ROMANO DOMENICA GAUDETE Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: VIOLA O ROSACEO COMMENTO AL VANGELO di Luca Rubin Che cosa dobbiamo fare? Giovanni sta predicando e annunciando il Cristo nella regione del Giordano, e come conseguenza la gente gli pone questa domanda. La stessa domanda viene posta dai pubblicani (ossia esosi esattori delle imposte), e dai soldati. Tre gruppi di persone pongono la stessa domanda, e Giovanni dà tre risposte diverse: alle folle (e quindi a tutti), suggerisce l'atteggiamento della condivisione, ai pubblicani la giustizia e ai soldati la correttezza. Più semplicemente Giovanni risponde: siate la versione migliore di voi stessi, non di un altro. Vivi bene ciò che sei chiamato ad essere, non devi compiere strani riti o fare chissà cosa: sii te stesso, vivi bene la tua vita. Chi pone questa domanda? Chi ha ascoltato la buona notizia del vangelo e desidera rispondere concretamente (non chiedono cosa dobbiamo credere, ma FARE). La concretezza dell'incarnazione è la scelta di Dio non solo per incontrare l'uomo, per essergli vicino: l'incarnazione è l'essenza stessa di Dio, la sua modalità, la sua anima. Proprio per questo Dio è Creatore (plasma, si sporca le mani, crea), e Salvatore (si incarna, piange, gioisce, soffre, muore). La fede in Cristo ha bisogno di carne e ossa, non di idee, di filosofie, ma di muscoli e tendini che lavorano in sintonia col cuore e la testa, per rendere il mondo un luogo più bello e più buono. Io vi battezzo con acqua. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Abbiamo necessità dell'acqua, per lavarci, per bere, per pulire, e abbiamo necessità del fuoco, per scaldare, bruciare, purificare, plasmare, sciogliere. Dio che è Creatore sa bene come gestire la materia, e sa che alla dolcezza dell'acqua c'è bisogno della forza del fuoco. Questi due battesimi non sono in contrapposizione, ma si completano. La proprietà pulente dell'acqua è completata dalla potenza del calore del fuoco, dall'azione trasformante dello Spirito. Il fare non è solo nostro: il fare è il lavoro di Dio che si affatica e si stanca, proprio come noi. Ecco perché desidera l'incontro con te: per riposarsi, per stare in famiglia, per dirti che gli sei mancato, per raccontarsi e per ascoltarti. LITURGIA DELLA PAROLA Non si dice il Gloria. Colletta Guarda, o Padre, il tuo popolo, che attende con fede il Natale del Signore, e fa’ che giunga a celebrare con rinnovata esultanza il grande mistero della salvezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. oppure: Colletta (Anno C) O Dio, fonte di vita e di gioia, rinnovaci con la potenza del tuo Spirito, perché, affrettandoci sulla via dei tuoi comandamenti, portiamo a tutti gli uomini il lieto annuncio del Salvatore, Gesù Cristo tuo Figlio. Egli è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. PRIMA LETTURA - Sof 3,14-18 Il Signore esulterà per te con grida di gioia Dal libro del profeta Sofonìa Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia». Parola di Dio SALMO RESPONSORIALE - Is 12 Rit. Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele Ecco, Dio è la mia salvezza; io avrò fiducia, non avrò timore, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. R. Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza. Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere, fate ricordare che il suo nome è sublime. R. Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse, le conosca tutta la terra. Canta ed esulta, tu che abiti in Sion, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele. R. SECONDA LETTURA - Fil 4,4-7 Il Signore è vicino! Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù. Parola di Dio VANGELO - Lc 3,10-18 E noi che cosa dobbiamo fare? Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe». Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo. Parola del Signore |
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Marzo 2025
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