NFD Il Blog
  • HOME
    • CONSACRAZIONE DEL NETWORK
  • FOCUS ON
    • MONDO OGGI
    • CHIESA OGGI
  • CHIESA CATTOLICA
    • FONDAMENTALI >
      • I 10 COMANDAMENTI
      • I 5 PRECETTI GENERALI DELLA CHIESA
      • 54 MODI DI ESSERE MISERICORDIOSI DURANTE IL GIUBILEO
      • 12 MODI PER ESSERE CATTOLICI MIGLIORI
      • GALATEO IN CHIESA
      • REGOLE PER I LETTORI
      • ATTENTI A MESSA
      • CIRCOSTANZE IN CUI BISOGNA EVITARE DI COMUNICARSI
      • DECALOGO DEL CHIRICHETTO
      • 17 SCUSE - SMONTATE - PER NON ANDARE A MESSA
    • RIFLESSIoni DI LUCE >
      • RIMEDITIAMOCI SOPRA >
        • ANNO B 2014 - 2015
        • ANNO C 2015 - 2016
        • ANNO A 2016 - 2017
        • ANNO B 2017 - 2018
        • ANNO C 2018 - 2019
        • ANNO A 2019 - 2020
        • ANNO B 2020 - 2021
        • ANNO C 2021 - 2022
        • ANNO A 2022 - 2023
        • ANNO B 2023 - 2024
        • ANNO C 2024 - 2025
      • SANTE PAROLE
      • RIFLESSIONI
      • VITA E DETTI DEI PADRI DEL DESERTO
    • UN SACERDOTE RISPONDE
    • ESAME DI COSCIENZA
    • LITURGIA
    • LECTIO BREVIS
    • PREGHIERE
  • NOVELLE MODERNE
  • MEDIA
  • DOWNLOAD
  • LINKS

La Liturgia di Domenica 15 Settembre 2024

15/9/2024

0 Comments

 
Foto
Foto
XXIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO B - RITO ROMANO
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: VERDE
COMMENTO AL VANGELO
di don Gian Franco Brusa​
Nella lunga sezione del Vangelo di Marco che precede il brano di questa domenica le persone si interrogano più volte sull’identità di Gesù e nel testo che leggiamo il quesito torna a ripetersi, ma con l’aggiunta di una certa soluzione. Il Signore chiede ai discepoli: «Chi dice la gente che io sia?» (Mc 8,27). E poco più in là: «Ma voi chi dite che io sia?» (Mc 8,29). Pietro risponde risolvendo: «Tu sei il Cristo» (Mc 8,29). Nel passo seguente si legge: «Egli cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, quindi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare» (Mc 8,31).

Come a Pietro e ai discepoli, oggi anche a noi Gesù pone di continuo la domanda: «Tu chi dici che io sia?». Certamente lo riteniamo il Messia e il Salvatore del mondo; ma ci sentiamo di andare oltre, di accettare sino in fondo il lato meno esaltante, meno nobile del suo essere Messia e Salvatore?

Secondo il testo evangelico, Cristo è venuto nel mondo per salvarlo, ma non in veste di dominatore o di persona avida di potere. Il suo è un messianismo fatto di umiltà, di nascondimento, di riservatezza, di morte, di servizio e non di azioni o di progetti spettacolari. È un messianismo a contenuto essenzialmente religioso e non ha niente a che fare con la politica, le onorificenze, la ricerca dei primi posti. Pietro pensa invece a un messianismo glorioso, spettacolare, riprendendo Gesù per queste affermazioni. Cristo ribatte: «Va’ dietro a me, Satana, poiché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc 8,33). E come se ciò non bastasse, il testo evangelico riferisce che, «convocati tutti i presenti, Gesù disse loro: “Se qualcuno vuole venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua, poiché chi vorrà salvare la propria vita la perderà e chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo la salverà”» (Mc 8,34-35).

Altro che gloria e potere umani! Gesù che accogliamo come il Messia e Salvatore esige che, sul suo esempio, pure i discepoli scelgano, con decisione, la via dell’umiltà, del silenzio, del sacrificio, del dono di sé. Gesù vuole che non ci chiudiamo nei nostri egoismi, ma che mettiamo a disposizione tutto ciò che siamo e abbiamo. Solo così percorreremo il cammino della salvezza e riusciremo a far fiorire la vita vera.

Forse la richiesta di Gesù può apparire troppo dura e, a fronte della mentalità corrente, persino di cattivo gusto. Stiamo dunque attenti che, a forza di lasciarsi incantare da messaggi di buon gusto, non ci accada, nel giorno del rendiconto, di sentirci dire: “lontano da me, perché hai pensato non secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc 8,33). Finché siamo in tempo, in ogni nostra azione cerchiamo di seguire non i nostri gusti ma i gusti del Vangelo: anche se amari, essi ci aiuteranno ad evitare sgradite sorprese. La partecipazione alla celebrazione eucaristica festiva sia la più pronta risposta alla domanda: “Chi è per te Gesù?». È il mio tutto.
Foto
LITURGIA DELLA PAROLA
Colletta
O Dio, creatore e Signore dell'universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

oppure:
Colletta (Anno B)
O Padre, che conforti i poveri e i sofferenti
e tendi l'orecchio ai giusti che ti invocano,
assisti la tua Chiesa che annuncia il Vangelo della croce,
perché creda con il cuore
e confessi con le opere che Gesù è il Messia.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA - Is 50,5-9
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori

Dal libro del profeta Isaìa

Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
​
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE - Sal 114
Rit. Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi

Amo il Signore, perché ascolta
il grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l’orecchio
nel giorno in cui lo invocavo. Rit.

Mi stringevano funi di morte,
ero preso nei lacci degli inferi,
ero preso da tristezza e angoscia.
Allora ho invocato il nome del Signore:
«Ti prego, liberami, Signore». Rit.

Pietoso e giusto è il Signore,
il nostro Dio è misericordioso.
Il Signore protegge i piccoli:
ero misero ed egli mi ha salvato. Rit.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte,
i miei occhi dalle lacrime,
i miei piedi dalla caduta.
Io camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi. Rit.

SECONDA LETTURA Gc 2,14-18)
La fede se non è seguita dalle opere in se stessa è morta

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha opere? Quella fede può forse salvarlo?
Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta.
Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
​
Parola di Dio

VANGELO - Mc 8,27-35
Tu sei il Cristo… Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».

Parola del Signore
0 Comments

La Liturgia di Domenica 8 Settembre 2024

8/9/2024

0 Comments

 
Foto
Foto
XXIII DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO B - RITO ROMANO
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: VERDE
COMMENTO AL VANGELO
di padre Lino Pedron
Nel territorio della Decapoli (che significa "dieci città") portano a Gesù un uomo sordo e muto, supplicandolo di imporgli le mani. Gesù conduce quest'uomo in disparte dalla folla, mette della saliva nelle orecchie e gli tocca la lingua; poi alzando gli occhi al cielo emette un sospiro e dice:"Effatà" cioè "Apriti". La citazione in lingua aramaica vuole riportarci la parola detta da Gesù, che parlava aramaico. Di fronte a questo avvenimento viene spontaneo il ricordo del testo di Isaia:" Dite agli smarriti di cuore: Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio. Allora si apriranno gli occhi ai ciechi e si schiuderanno gli orecchi ai sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto" (Is, 35,4-6).

L'uomo diventa la parola a cui presta ascolto e dà risposta. Se ascolta Dio diventa Dio, se ascolta il demonio diventa demonio. Eva ha ascoltato il maligno e ha partorito tutto il male del mondo. Maria ha ascoltato Dio e ha partorito tutto il bene dell'umanità.

Dio è parola, comunicazione e dono di sé. L'uomo è prima di tutto orecchio, e poi lingua. Ascoltando Dio è in grado di rispondergli: entra in dialogo con lui. La religione cristiana è la religione della parola e dell'ascolto, della comunicazione con Dio che ci parla. Per questo, essere sordi e muti (nel senso religioso) è il più grande dei mali.

Con questo miracolo Gesù ci fa capire che cosa vuole operare nei suoi ascoltatori. Noi tutti siamo spiritualmente sordi, chi più chi meno; anche coloro che ascoltano la parola di Dio rischiano di essere dei sordi selettivi, ossia ascoltano quello che fa comodo e eliminano automaticamente tutto quello che può turbare il loro placido sonno. Gesù è il medico venuto a ridarci la capacità di dialogo con Dio e con i fratelli. Il cristiano, forse come tutti, è un fenomenale divoratore di tante chiacchiere, ma risulta sovente sordo e muto davanti alla Parola che lo fa uomo e figlio di Dio.

Gesù è venuto per guarire il mutismo e la sordità dall'umanità per farla diventare il vero popolo di Dio, un popolo che ascolta e risponde a colui che gli dice:" Ascolta, Israele!" (Dt 6,4-5;); " Ascoltate!" (Mc 4,3); "Questi è il Figlio mio prediletto: ascoltatelo!" (Mc 9,7).

Chi professa la fede cristiana è, di professione, un ascoltatore di Gesù.

A parlare non si impara nulla, ad ascoltare gli stupidi si diventa stupidi, ad ascoltare i saggi si diventa saggi, ad ascoltare Dio si diventa Dio.
Foto
LITURGIA DELLA PAROLA
Colletta
O Padre, che ci hai liberati dal peccato
e ci hai donato la dignità di figli adottivi,
guarda con benevolenza la tua famiglia,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l'eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

oppure:
Colletta (Anno B)
O Padre, che scegli i piccoli e i poveri
per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno,
dona coraggio agli smarriti di cuore,
perché conoscano il tuo amore
e cantino con noi le meraviglie che tu hai compiuto.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA - Is 35,4-7
Si schiuderanno gli orecchi dei sordi, griderà di gioia la lingua del muto

Dal libro del profeta Isaìa

Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua.
​
Parola di Dio

SALMO RESPONSORIALE - Sal 145
Rit. Loda il Signore, anima mia

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. Rit. 

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. Rit. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. Rit. 

SECONDA LETTURA - Gc 2,1-5
Dio non ha forse scelto i poveri per farli eredi del Regno? 

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.
Supponiamo che, in una delle vostre riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano?

Parola di Dio

VANGELO - Mc 7,31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
​
Parola del Signore
0 Comments

La Liturgia di Domenica 1 Settembre 2024

1/9/2024

0 Comments

 
Foto
SETTEMBRE:
MESE DEDICATO AGLI ANGELI

CHI SONO GLI ANGELI
Gli Angeli sono puri spiriti creati da Dio per formare la sua corte celeste ed essere gli esecutori dei suoi ordini. Una parte di essi prevaricò, ribellandosi a Dio e diventarono demoni. Dio affidò agli Angeli buoni la custodia della Chiesa, delle nazioni, della città. Anche ogni anima ha il suo Angelo Custode. Le Milizie celesti ricorrono Cristo come loro Re e Maria Santissima come loro Regina, felici di essere gli esecutori solleciti e fedeli dei loro ordini e di prodigarsi nella difesa e nel soccorso dei loro servi e devoti. Nostri doveri verso di essi.
Dobbiamo venerare tutti gli Angeli come nostri fratelli maggiori e come nostri futuri compagni in Cielo: imitare la loro obbedienza, purezza e amor di Dio. In particolare dobbiamo esser devoti dell'Angelo Custode: di colui alle cui cure la bontà di Dio ci ha affidati. A Lui dobbiamo rispetto per la sua presenza, amore e gratitudine per la sua benevolenza, confidenza, per la cura sapiente, potente, paziente e amorosa che ha di noi.

​INVOCAZIONE AGLI ANGELI CUSTODI
​Assisteteci, Angeli custodi, soccorso nel bisogno, conforto nella disperazione, luce nelle tenebre, protettori nei pericoli, ispiratori di buoni pensieri, intercessori presso Dio, scudi che respingono il nemico malvagio, compagni fedeli, amici verissimi, prudenti consiglieri, specchi d’umiltà e purezza. ​ Assisteteci, Angeli delle nostre famiglie, Angeli dei nostri figli, Angelo della nostra parrocchia, Angelo della nostra città, Angelo del nostro paese, Angeli della Chiesa, Angeli dell’universo. Amen.


Foto
Foto
XXiI DOMENICA TEMPO ORDINARIO - ANNO B - RITO ROMANO
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: VERDE
COMMENTO AL VANGELO
di don Saverio Viola
Il virus dell'ipocrisia
​Con questa domenica ritorniamo alla lettura del vangelo di Marco con un brano che oserei dire d'impatto con il tema eucaristico delle domeniche precedenti. Infatti, il rapporto tra "pane e vita" si misura con il comportamento integro della persona che si nutre di quel "pane vivo disceso dal cielo". Se non si ha una omogeneità di comportamento tra quello che mangiamo, cioè l'adesione di noi stessi a una Persona condividendone parole e azioni, allora si è colpiti dal virus dell'ipocrisia.
Quante volte Gesù nei Vangeli rimprovera i Farisei di ipocrisia e non solo loro. Quante volte mette in allarme il fedele dal non lasciarsi trascinare dal così fan tutti, ma di essere testimoni autentici della verità. Quante volte invita ad andare contro corrente, cioè ad insaporire le mentalità scialbe dei vari secoli con il sale della fede e della coerenza di vita. Infine, quante volte comando di lottare per la verità affinché si viva da veri figli di Dio nella libertà.

Eppure, ancora oggi più che mai il virus dell'ipocrisia colpisce la nostra vita. Ciò accade quando ai vari inviti del Signore sostituiamo i nostri desideri, i nostri gusti, le nostre convenienze, le nostre ragioni. Nella nostra società del tutto e subito o meglio del tutto possibile per soddisfare i vari piaceri della vita, rischiamo di seguire, a volte senza rendercene conto, i comportanti contrari alla nostra fede.
Se esaminiamo la nostra vita ci accorgiamo che tante usanze e tradizioni sono frutto del solo agire dell'uomo e non hanno niente di Dio. Oppure, come tante piccole devozioni sono solo delle esteriorità che non corrispondono alla verità del nostro cuore. L'esempio classico: se vivi nell'inimicizia verso una persona, è inutile che ti rechi in Chiesa ed accendi una candela alla Madonna raccomandando te e i tuoi cari o i tuoi defunti; quel lume non è segno di amore autentico ma pura esteriorità e frutto di un comportamento meccanizzato. Il Signore ci invita prima a riconciliarci tra di noi, vivere l'amore per il prossimo, e poi offrire candele e altro.

Nella nostra vita di fede l'interiorità deve sfociare nell'esteriorità e non il contrario. Gesù infatti richiama la morale del cuore, quella che attinge all'intenzione e che garantisce idee chiare e pulite e comportamenti autentici senza falsità.
La volontà di Dio più la si conosce e più ci si accorge che è semplice e di "facile" adempimento: amare Dio e il prossimo. Il virus dell'ipocrisia fa si ché questa semplice volontà sia incrostata da sotterfugi che ne impediscono la piena realizzazione.
Quando il comandamento del Signore è accolto nella sua purezza e osservato nella semplicità della vita senza tanti perché e ma, allora diventa motivo di piena realizzazione di se stessi agli occhi di Dio e del prossimo.

Signore, il vaccino per sconfiggere il virus dell'ipocrisia sei Tu.
Aiutaci a conformare la nostra vita alla tua.
Aiutaci a saper riempire il nostro cuore di te
per evitare ogni dissonanza di vita tra quello che realmente siamo
e ciò che dimostriamo di essere. Amen.
Foto
LITURGIA DELLA PAROLA
Colletta
Dio onnipotente,
unica fonte di ogni dono perfetto,
infondi nei nostri cuori l'amore per il tuo nome,
accresci la nostra dedizione a te,
fa' maturare ogni germe di bene
e custodiscilo con vigile cura.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

oppure:
Colletta (Anno B)
​
O Padre,
che sei vicino al tuo popolo ogni volta che ti invoca,
fa' che la tua parola seminata in noi
purifichi i nostri cuori
e giovi alla salvezza del mondo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA - Dt 4,1-2.6-8
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando … osserverete i comandi del Signore

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.
Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?»

SALMO RESPONSORIALE - Sal 14
Rit. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda

Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua. Rit. 

Non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore. Rit. 

Non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre. Rit. ​

SECONDA LETTURA - Giac 1,17-18.21-22.27
Siate di quelli che mettono in pratica la Parola

Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.
Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.

VANGELO - Mc 7,1-8.14-15.21-23
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
0 Comments

    Feed RSS

    Archivi

    Marzo 2025
    Febbraio 2025
    Gennaio 2025
    Dicembre 2024
    Novembre 2024
    Ottobre 2024
    Settembre 2024
    Agosto 2024
    Luglio 2024
    Giugno 2024
    Maggio 2024
    Aprile 2024
    Marzo 2024
    Febbraio 2024
    Gennaio 2024
    Dicembre 2023
    Novembre 2023
    Ottobre 2023
    Settembre 2023
    Agosto 2023
    Luglio 2023
    Giugno 2023
    Maggio 2023
    Aprile 2023
    Marzo 2023
    Febbraio 2023
    Gennaio 2023
    Dicembre 2022
    Novembre 2022
    Ottobre 2022
    Settembre 2022
    Luglio 2022
    Giugno 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Febbraio 2022
    Gennaio 2022
    Dicembre 2021
    Novembre 2021
    Ottobre 2021
    Settembre 2021
    Agosto 2021
    Luglio 2021
    Giugno 2021
    Maggio 2021
    Aprile 2021
    Marzo 2021
    Febbraio 2021
    Gennaio 2021
    Dicembre 2020
    Novembre 2020
    Ottobre 2020
    Settembre 2020
    Agosto 2020
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Febbraio 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Ottobre 2017
    Settembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Giugno 2017
    Maggio 2017
    Aprile 2017
    Marzo 2017
    Febbraio 2017
    Gennaio 2017
    Dicembre 2016
    Novembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Agosto 2016
    Luglio 2016
    Giugno 2016
    Maggio 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Ottobre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015
    Luglio 2015
    Giugno 2015
    Maggio 2015
    Aprile 2015
    Marzo 2015
    Febbraio 2015
    Gennaio 2015
    Dicembre 2014
    Novembre 2014
    Ottobre 2014
    Settembre 2014
    Agosto 2014
    Luglio 2014
    Giugno 2014
    Maggio 2014
    Aprile 2014
    Marzo 2014
    Febbraio 2014

Foto