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UNA SCELTA TRAGICA

21/5/2015

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In verità, in verità vi dico che uno di voi mi tradirà
Giovanni 13:21


Con un cuore turbato, Gesù parlò ai Suoi discepoli mentre consumava con loro la Sua ultima Pasqua. L'atmosfera serena e familiare fu interrotta, facendo precipitare anche i dodici nel turbamento e nello sconforto. Giuda udì quelle parole ma non mutò la propria disposizione d'animo. Anche quando gli fu confermato che quel traditore sarebbe stato proprio lui, perseverò con ostinazione nel suo intento. Le parole del Maestro rimangono la prova più esplicita che il piano di Giuda fu portato a compimento in assoluta libertà e lucidità. Quell'uomo era pienamente consapevole delle proprie azioni e Gesù voleva forse offrirgli un'ultima, disperata possibilità per condurlo a ricredersi e desistere dai suoi propositi. 

Il Signore, infatti, ha sempre posto l'uomo di fronte a una libera scelta. Da Adamo in poi gli uomini hanno fatto un pessimo uso di questa libertà, dovendosi però assumere il peso di tutta la responsabilità per i propri atti. Il Signore non ti sta impedendo materialmente di compiere gesti dannosi per la tua anima, ma sta facendo sentire il peso della Sua disapprovazione nel tuo cuore. Intorno a te, altri sono afflitti. Fermati, finché sei in tempo!
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FINO A QUANDO?

20/5/2015

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Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno?
Salmo 13:2


Il salmista scatta un'istantanea dei suoi sentimenti e fotografa la sua triste condizione interiore.

In certi momenti della nostra vita, ci sentiamo stanchi di aspettare o di sostenere esami, sfiancati dal portare pesi, di essere incompresi, subire torti. Ci domandiamo: "Quanto durerà ancora questa prova? Perché devo camminare con la faccia tutta triste? Perché proprio a me doveva capitare tutto questo?”. Nel frangente più acuto della nostra crisi, non ci ricordiamo che tutte le cose cooperano al bene per quelli che amano Dio. Così vacilliamo nella nostra perplessità, finendo col guardare più alle difficoltà e non a Colui che ce ne può tirare fuori o può porre dentro noi forze insperate. 

Quando l'ansia aumenta e l'affanno prende il sopravvento, rallentando perfino le deduzioni più logiche, possiamo tuttavia sentire ancora il richiamo amorevole dello Spirito di Dio, che ci dice: "Fino a quando terrai Gesù fuori dai tuoi problemi, lontano dalle tue angosce?”. 

La Parola del Signore ci accerta che Egli vuole raggiungere dei benevoli obiettivi per l'anima nostra, senza tenerci "sulla corda” un solo minuto in più di quanto è necessario alla nostra crescita spirituale. Facciamo presto quindi, per ricevere benedizioni durature e dimenticare il travaglio passato!
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QUELLI CHE PASSAVANO

19/5/2015

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Quelli che passavano lì vicino lo insultavano, scotendo il capo
Marco 15:29


È facile criticare l'insensibilità e la crudeltà di quanti passarono vicino alla croce di Gesù insultandoLo e schernendoLo. Purtroppo, sostanzialmente, molte persone fanno lo stesso ai giorni nostri. Potremmo dividerle in tre categorie.

Ci sono quelli che vogliono una croce senza Cristo. È possibile venerare un simbolo senza il Salvatore. Alcuni possono stringere tra le dita una piccola croce, senza rendersi conto che sia quell'emblema sia i loro sacrifici non potranno espiare alcun peccato. Soltanto Cristo redime la nostra anima con il Suo prezioso sangue.

Ci sono quelli che vogliono un Cristo senza la croce. Vogliono un conquistatore, non un Agnello immolato. Essi gridano, come quei passanti: "Scendi giù dalla croce!”. Molti desiderano un buon esempio, un grande insegnante o un conquistatore. Essi disprezzano l'Evangelo che dichiara la giustificazione e la santificazione mediante la fede in Colui che ha sparso il Suo sangue sulla croce.

Infine, ci sono quelli che non vogliono né Cristo, né la croce. Rimangono del tutto insensibili davanti alla Sua sofferenza e non si pentono dei peccati che Egli ha portato per loro. Ti riconosci in una di queste categorie?
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SFIGURATI DAL PECCATO

18/5/2015

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L'uomo rispose: La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell'albero
Genesi 3:12


Creati ad immagine di Dio, Adamo ed Eva avevano nel giardino d'Eden tutto quanto serviva al loro benessere fisico e al loro sviluppo spirituale e mentale.

Il Signore indicò pure quello che dovevano evitare per non smarrire la comunione con Lui e deturpare ogni aspetto della loro vita. Satana, però, riuscì a carpire la loro fiducia e a farli dubitare della sapiente benevolenza divina. Così essi appaiono spiritualmente sfigurati, simili al diavolo: la donna diviene tentatrice e l'uomo accusatore. Tali atteggiamenti purtroppo si perpetuano nella storia umana. 

È forse così nella tua famiglia, tra ricatti e accuse reciproci? Non puoi riconoscere il coniuge di un tempo, mentre il tuo cuore è stato abbrutito da situazioni penose, dovute a influenze irreparabili che hanno sovvertito la tua relazione con Dio e minato il tuo rapporto con tuo marito o tua moglie? Se il peccato ti ha sfigurato, puoi ancora guardare a Cristo, che sulla croce ha espiato per te. Puoi ascoltare la Sua Parola e ricevere saggezza vittoriosa su ogni malefica voce esterna.

Così come sei, vai ai piedi di Gesù, presentaGli la tua famiglia, chiediGli di operare nella tua vita per renderti sempre più simile a Lui.
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UN'AFFLIZIONE CHE LIBERA

17/5/2015

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Ma Dio libera l'afflitto mediante l'afflizione, e gli apre gli orecchi mediante la sventura
Giobbe 36:15


Ho una figlia di sei anni e una di quattro. Educarle è un'attività che richiede costanza e amore. Come non pensare a quelle volte in cui il dialogo non è servito a fare comprendere un loro comportamento errato. Ecco che sotto la mia vigilanza, permetto che sperimentino un loro sbagliato desiderio. Sono convinto che tutti i genitori abbiano dovuto contrastare il desiderio dei propri figli di toccare il fuoco. Un dito sulla candela, una momentanea afflizione per far capire quanto brucia ciò che sembra attraente, dolce e morbido. 

Alla stessa maniera, il nostro Padre celeste, permette delle afflizioni a fronte delle nostre ostinazioni, affinché sperimentiamo la bontà delle Sue direttive, perché possiamo vedere meglio la nostra posizione spirituale, focalizzare i nostri pensieri su un peccato non confessato, una promessa non mantenuta, una consacrazione non realizzata, un'adorazione mai offerta. Forse, sarà proprio una momentanea afflizione quella che ti riporta a Gesù, una sventura ad aprirti gli occhi sulla tua condizione per affidarti al Signore, l'unico che può liberarti e donarti vita eterna.
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SCEGLIERE OGGI

16/5/2015

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Scegliete oggi chi volete servire
Giosuè 24:15

Questo appello, che nei secoli ha toccato e spronato molti cuori, fu rivolto al popolo da Giosuè, quando per lui si avvicinava il termine della vita terrena. Suonando quasi come una santa sfida, suggerisce tre lezioni fondamentali riguardo alla nostra salvezza. 

Innanzitutto, siamo chiamati a compiere una scelta discriminante tra Dio e il peccato, tra i nostri o i Suoi interessi. Rifiutarsi di scegliere, di prendere posizione, ci lascia automaticamente dalla parte del diavolo. Gesù, infatti, disse: "Chi non è con me è contro di me …”.

Inoltre, questa scelta è personale. Ogni individuo è chiamato a decidere per sé stesso. Mediante la fede in Gesù Cristo, esercitata personalmente, possiamo nascere di nuovo e diventare figli di Dio. E non c'è nessun altro che può fare questa scelta al posto nostro.#Infine, in questo appello c'è un senso di urgenza. "Scegliete oggi”, non il mese prossimo, non tra una settimana, non domani: "Oggi è il giorno della salvezza!”, ricorda la Scrittura.

Hai fatto questa scelta? Hai accettato Gesù come tuo Salvatore? Ricorda, la scelta è tua! Oggi è il giorno di scegliere il Signore; domani potrebbe essere troppo tardi.
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ESAMINATI OGGI O GIUDICATI DOMANI?

15/5/2015

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Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno
Giovanni 12:48


Il giudizio di cui parla Gesù è esercitato dalla stessa Parola di Dio, la quale, accolta o rifiutata, si pone dinanzi alla coscienza di ogni uomo come una testimonianza indelebile. La Parola di Cristo è accompagnata dalla stessa potenza del Padre che ha mandato il Figliuolo a pronunciarla. Questa Parola è luce. Essa risplende inconfondibilmente quanto più fitte sono le tenebre circostanti, come quella del diamante risalta maggiormente, nella vetrina dell'oreficeria, sullo sfondo di velluto scuro.

Il rifiuto della Parola è una manifestazione di orgoglio. Alcuni capi religiosi avevano creduto nel Maestro, ma per non essere espulsi dalla sinagoga, non ardivano confessare la nuova fede che avevano abbracciato. 

Infine la parola è giudizio. Un giudizio che accomuna l'intero mondo in cui viviamo. Per evitare il giudizio di domani, bisogna lasciarsi scrutare e giudicare oggi. La Parola del Signore, "giudica i sentimenti e i pensieri del cuore. E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui”.

Prestiamole dunque ascolto oggi e lasciamoci esaminare ogni giorno dall'Evangelo della grazia. Esso fa scampare dalla condanna eterna e conduce alla benedizione divina.
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STRATAGEMMI INUTILI

14/5/2015

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Dì dunque che sei mia sorella, perché io sia trattato bene a motivo di te e la vita mi sia conservata per amor tuo
Genesi 12:13


Spinto dalla carestia, Abramo scese nelle fertili pianure d'Egitto. Qui, il patriarca, temendo che la bellezza di Sara, sua moglie, potesse attrarre gli Egiziani al punto da indurli a ucciderlo, escogita un piano e la convince a presentarsi in pubblico come sua sorella. Si trattava della classica, quanto inutile, "mezza verità”, perché Sara era effettivamente figlia di Tera e quindi sorellastra di Abramo. 

Andando a monte della faccenda, se egli avesse confidato appieno nella protezione del Signore non sarebbe sceso in Egitto, ma avrebbe atteso che Dio si prendesse cura di lui. Quell'infelice stratagemma è l'ennesima prova che l'infedeltà o la furberia non "pagano” mai, causando invece rischi e problemi a colui che le commette e a quanti lo circondano. 

Se ti trovi nella carestia, fa attenzione a non aggiungere problema a problema con raggiri umani imbarazzanti e stratagemmi poco dignitosi per te e per la tua famiglia. Non rifugiarti in qualche mezza verità, ma proponiti di camminare appieno nelle vie della fede nel Signore, vie di luce e di completa benedizione, spirituale e materiale. Onora Dio e Lui ti onorerà!
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NON CEDERE ALL'INCREDULITÀ

13/5/2015

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Ma Gesù, udito ciò, rispose a Iairo: Non temere; solo abbi fede, e sarà salva
Luca 8:50

Iairo, uno dei capi della sinagoga, si avvicina a Gesù, perché ha fede che il Signore guarirà la sua unica figlia e scopre che Egli è pronto ad aiutarlo. 

Qualunque sia la difficoltà, che stai affrontando, sappi che Dio può operare allo stesso modo anche per te, perciò puoi accostarti a Lui con fiducia. La fede di Iairo si consolida, quando vede Gesù camminare verso casa sua, s'incrementa, quando vede Gesù operare il miracolo per una donna emorroissa. La sua fede, però, è scossa, quando alcuni gli rapportano la notizia che sua figlia è morta. Potrebbe addirittura venire meno mentre sente il cordoglio di quanti in casa piangono di dolore. 

Anche la tua fede potrebbe essere condizionata da momenti difficili, nei quali forse pensi che Dio non ti ami, che tu non meriti il Suo aiuto, che è un lusso ricevere un miracolo e, addirittura, eclissarsi. Gesù, però, ti incoraggia con la Sua Parola: "Non temere; soltanto continua ad aver fede!” (Marco 5:36). Il Signore ha sostenuto la fede di Iairo e fortificherà anche la tua, non cedere all'incredulità.
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SOSTEGNO DIVINO

12/5/2015

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Se cade, non è però abbattuto, perché il SIGNORE lo sostiene prendendolo per mano
Salmo 37:24


L'espressione "se cade” ci fa pensare che il vero credente non ha più intenzione di indugiare nel peccato. Il cristiano che cammina nelle vie del Signore, però, può scivolare, inciampare, e se ciò dovesse avvenire, Dio è pronto a risollevarlo. Colui che ama il Signore può inciampare, ma la promessa di oggi è un sostegno straordinario per coloro che confidano pienamente in Lui. La Sua mano non si limita a indicare la direzione, né addita la nostra colpa se cadiamo, ma ci afferra e risolleva per trasportarci verso il bene spirituale, cioè nella Sua volontà. Il sostegno di Dio è profondo, paziente, completo: include quel discernimento che ti fa evitare le trappole tese ad affossarti, quando rimani attaccato alla Sua Parola.

Il salmista confessa: "…quasi inciamparono i miei piedi; poco mancò che i miei passi non scivolassero …”, ma poi aggiungerà: "Ma pure, io resto sempre con te; tu m'hai preso per la mano destra; mi guiderai con il tuo consiglio e poi mi accoglierai nella gloria. La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno” (73:2, 23-26). Se non molli quella presa, non sarai mai atterrato, non resterai schiacciato al suolo. Colui che ti ha preso per la mano destra, non ti lascerà mai!
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