Il 2 maggio 1989 muore il Cardinal Giuseppe Siri.
"L'Ecumenismo non lo si fa andando a metà del ponte, ma piuttosto costruendo ponti, tanti ponti in amorevole fatica, restando fermi sulla riva giusta."
Il 2 maggio 1989 muore il Cardinal Giuseppe Siri.
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''È errato dire " ogni religione è uguale".
Questo equivarrebbe a dire "Pongo sullo stesso piano il diavolo e Dio, il vizio e la virtù, la menzogna e la Verità, disonestà e onestà, Inferno e Paradiso" Padre Michael Muller (1825-1899) "...Il tentatore è subdolo: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari. In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale, non conta più, svanisce. In ultima analisi, nelle tentazioni è in gioco la fede, perché è in gioco Dio."
(Benedetto XVI - dal "Angelus del 17 febbraio 2013" -) Ve vojo riccontà ‘na storia strana.
Che m’è successa propio l’artra settimana... Camminavo pe’ r vialone davanti alla chiesa der paese. Quanno ‘na strana voja d’entrà me prese. Sia chiaro: non so mai stato un cristiano praticante; se c’era un matrimonio, se vedevamo al ristorante... Ma me so sentito come se quarcuno, me dicesse: “dai entra, nu’ c’è nessuno!” Un misto de voja e paura m’aveva preso ma ‘na vorta dentro, restai sorpreso. La chiesa era vota, nun c’era nessuno. La voce che ho sentito era la mia, no de quarcuno. C’erano quattro panche e un vecchio crocifisso de nostro Signore. “Guarda te, se a chiamamme è stato er Creatore”... Me gonfiai er petto e da sbruffone gridai: “ So passato pè 'nsaluto”... quanno na voce me rispose: ”mo sei entrato, nu' fa lo scemo mettete seduto!” Pensai:" mo me giro e vado via", quanno quarcuno me rispose: “Nu' te na‘ nnà, resta … famme compagnia”. “Famo n’altra vorta ... , poi mi moje chi la sente: è tardi, sarà già tutto apparecchiato!”. “Avvicinate nu fa lo scemo, ‘o so che nu' sei sposato. Me sentivo troppo strano, io che nun avevo mai pregato. Me sentivo pregà dar Signore der creato:“Signore dateme na prova, devo da crede che sete veramente Iddio che tutto vede” “Voi na prova ? Questo nun te basta? Te sei mi fijo e io sto qua inchiodato pe' er bene che te vojo!” “Me viè da piagne, me sento de scusamme. Signore ve prego perdonate le mie mancanze; a sapello che c’eravate pe' davero … Venivo più spesso, ve accennevo quarche cero”. “Ahahahahhaha ma te pensi che io sto solo qua dentro? Io so' sempre stato co' te, nella gioia e ner tormento. Te ricordi quanno eri piccolino, Io pe te ero Gesù bambino! Prima de coricatte la sera me dedicavi sempre 'na preghiera, era semplice, quella che po fa' er core de un bambino; me facevi piagne e co' le mie lacrime te bagnavo er cuscino!! Poi anni de silenzio… te s’è indurito er core proprio verso de me, che t’ho fatto co tanto amore. Te gridavo: " fijo mio sto qua, arza l’occhi, guarda er tuo papà! " Ma te gnente… guardavi pe tera e te ostinavi a famme la guera. Poi, quanno tu padre stava male e tu già pensavi ar funerale, sur letto de morte… nelle ultim' ore T’è scappata na preghiera…: “Te affido ar core der Creatore”. Ecco perché t’ho chiamato, pe' ditte quanto me sei mancato." Ho cominciato a piagne dalla gioia e dar dolore… Ho scoperto de esse amato dar Signore… Questa è na storiella che nun ’ cia' niente da insegna'; solo che 'ncielo c’è un Dio che piagne se lo chiami "papà"! Il Silenzio è mitezza
quando non rispondi alle offese quando non reclami i tuoi diritti, quando lasci a Dio la difesa del tuo onore. Il silenzio è misericordia quando non riveli le colpe dei fratelli, quando perdoni senza indagare il passato, quando non condanni, ma intercedi nell'intimo. Il silenzio è pazienza quando soffri senza lamentarti, quando non cerchi consolazione tra gli uomini quando non intervieni ma attendi che il seme germogli lentamente. il silenzio è umiltà quando taci per lasciare emergere i fratelli, quando lasci che il tuo agire venga interpretato male, quando lasci ad altri la gloria dell'impresa. Il silenzio è fede quando taci perché è Lui che agisce, quando rinunci alle voci del mondo, per stare alla Sua presenza, quando non cerchi comprensione perché ti basta essere amato da Lui. Il silenzio è adorazione quando abbracci la Croce senza chiedere perchè nell'intima certezza che questa è l'unica via giusta. San Giovanni della Croce “Atei e materialisti sono obbligati, se onesti, a porsi una questione molto pesante: se non c’è nessun Dio, nessuna intelligenza creatrice, nessuno Spirito che abbia scritto le leggi della natura, allora essi devono ammettere che tutto è fortuito, tutto è frutto del caso. Allora anche la nostra intelligenza è il risultato di null’altro che un fortunoso lancio di dadi.
Come si può, quindi, pretendere che tra un prodotto del caso come la nostra intelligenza e le leggi che regolano l’universo ci sia una qualche ipotesi di corrispondenza?”. Al contrario se siamo Cattolici siamo di fronte ad un altro postulato: che Dio esiste, le leggi dell’universo le ha scritte Lui. Sappiamo che Dio ha fatto anche noi, a sua immagine, e somiglianza. E se somigliamo a Dio, allora non è irragionevole sperare che anche il nostro spirito possa arrivare a cogliere e a capire le leggi di Dio”. La fede è il motore di tutta la scienza. Jérôme Lejeune - genetista, medico, ricercatore Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura. La cosa più facile? Sbagliarsi. L’errore più grande? Rinunciare. La radice di tutti i mali? L’egoismo. La distrazione migliore? Il lavoro. La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento. I migliori professionisti? I bambini. Il primo bisogno? Comunicare. La felicità più grande? Essere utili agli altri. Il mistero più grande? La morte. Il difetto peggiore? Il malumore. La persona più pericolosa? Quella che mente. Il sentimento più brutto? Il rancore. Il regalo più bello? Il perdono. Quello indispensabile? La famiglia. La rotta migliore? La via giusta. La sensazione più piacevole? La pace interiore. L’accoglienza migliore? Il sorriso. La miglior medicina? L’ottimismo. La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto. La forza più grande? La fede. Le persone più necessarie? I sacerdoti. La cosa più bella del mondo? L’amore. Santa Madre Teresa di Calcutta Il cardinal Giacomo Biffi sulla “stranezza” cristiana
I parenti dicevano: “È fuori di sé” (Mc 3,21), e cercavano di prenderlo e di toglierlo dalla circolazione. Gli scribi davano lo stesso giudizio, ma con una versione, per così dire, “teologica”, e dicevano: “È posseduto da uno spirito immondo” (Mc 3, 30). Il discepolo vero e coerente di Gesù non dovrà allora meravigliarsi se riceverà le stesse incomprensioni che non sono state risparmiate al suo Maestro. Chi sta col Vangelo senza sconti e senza attenuazioni, e perciò parla di distacco dai beni, di valore della castità, di amore disinteressato, di matrimonio indissolubile, di assoluta onestà negli affari, di perdono dei nemici, di sofferenza accettata dalle mani di Dio, costui apparirà necessariamente al mondo di oggi come un personaggio strano, sprovveduto, pazzo… Dovremo tenerlo presente, quando ci sentiremo suggerire che bisogna adattare la religione agli usi e costumi dell’uomo di oggi; si tratta piuttosto di trovare all’uomo di oggi una testa che vada bene per il messaggio di Cristo. (Stilli come rugiada il mio dire. Omelie per le Domeniche del Tempo Ordinario. Anno B, Bologna 2015, pp. 79-80) Il cristiano sarà sempre eterogeneo e disadattato nel mondo. Non può pretendere di credere e proclamare cose così originali come quelle contenute nel suo “credo”, e di poter poi circolare tranquillamente in mezzo agli altri uomini. Chi professa la sua certezza che Gesù Cristo, un uomo morto duemila anni fa, oggi è vivo nel senso proprio e letterale del termine; chi si dice persuaso che un velo di pane sia, nell’Eucaristia, il corpo del Signore; chi va in giro a raccontare di avere in cuore per la vita di grazia la presenza della Trinità misteriosa e vivificante, non deve meravigliarsi se poi gli altri lo lasciano un po’ da parte… Il suo “ghetto” include il Regno dei Cieli, la sua “diversità” è consonanza con le schiere degli angeli, la sua “chiusura” si apre sulle praterie sconfinate della realtà invisibile ed eterna, il suo isolamento è comunione con le tre persone divine. Sarà perciò opportuno versare le nostre lacrime non su chi resta “diverso”, ma su chi desidera a tutti i costi confondersi nella folla. (Contro maestro Ciliegia. Commento teologico a “Le avventure di Pinocchio”, Milano 1977, p. 149) È facile sentire la stanchezza e il peso di riuscire sgraditi. Così può sorgere in noi la vocazione a evitare ogni contrasto, e quindi la tentazione di assimilarci a poco a poco alla mentalità della cultura prevalente; o quanto meno possiamo avvertire l’inclinazione ad ammutolirci sui temi scottanti, tanto per vivere e lasciar vivere in pace. Ma è una tentazione da respingere, un’inclinazione da non assecondare… Talvolta abbiamo forse creduto che l’attenuare il nostro servizio alla verità e sostituirlo con uno stile di dire che evitasse ogni spiacevole contraddizione potesse servire a far conoscere e apprezzare la nostra sincera benevolenza verso tutti. In realtà, di solito è servito soltanto a persuadere gli altri che anche noi ci siamo ormai arresi, che la morale cristiana sia ormai cambiata, che la Chiesa non sia più impegnata sul fronte della verità; e questo è un malinteso che non giova né ai singoli né alla società dei nostri tempi. Davvero l’amore per i nostri fratelli deve essere sempre la misura di ogni nostro atto e di ogni nostra parola; ma che sia l’amore autentico, l’amore serio, l’amore che vuole il vero bene della persona amata. Sotto l’ispirazione di questo amore noi dovremo avere sempre grande comprensione e misericordia per tutti, quali che siano le loro idee e i loro atti, e insieme grande fermezza nel richiamare quei princìpi di comportamento che soli possono offrire salvezza all’umanità. (Ragione e vita. A che punto è la notte?, pp. 56-58) Papa Francesco citando Benedetto XVI ai Vescovi polacchi il 27 Luglio 2016:
“Santità, questa è l’epoca del peccato contro Dio Creatore!”. È intelligente! Dio ha creato l’uomo e la donna; Dio ha creato il mondo così, così, così..., e noi stiamo facendo il contrario».'' 25 segreti per la guerra spirituale (rivelati da Gesù a Santa Faustina)
Come difendersi dagli attacchi del demonio A Cracovia-Pradnik, il 2 giugno 1938, il Signore Gesù ha dettato a una giovane Suora della Misericordia polacca un ritiro di tre giorni. Suor Faustina Kowalska ha registrato minuziosamente le istruzioni di Cristo sul suo diario, che è un manuale di mistica nella preghiera e nella Divina Misericordia. Dopo aver letto il Diario alcune volte negli ultimi vent’anni, avevo dimenticato l’unico rifugio che Cristo ha offerto sul tema della guerra spirituale. Poi, poco fa, sono stato invitato a dirigere un ritiro a Trinidad basato sulla “Conferenza sulla Guerra Spirituale” di Cristo come si presenta nel Diario. Nel Santuario della Sacra Famiglia, un gruppo incredibile di leader laici al servizio dell’arcivescovo e di sacerdoti ha guidato il ritiro dell’arcidiocesi di Trinidad, e abbiamo riempito il Seminario di San Giovanni Maria Vianney per riflettere su questo insegnamento. Ecco i segreti che Gesù ha rivelato a suor Faustina su come proteggersi dagli attacchi del demonio. Queste istruzioni sono diventate l’arma di Faustina nella lotta contro il nemico maligno. Gesù ha iniziato dicendo “Figlia Mia, voglio istruirti sulla lotta spirituale” 1. Non confidare mai in te stessa, ma affidati completamente alla Mia volontà La fiducia è un’arma spirituale. La fiducia è parte dello scudo della fede che San Paolo menziona nella Lettera agli Efesini (6,10-17): l’armatura del cristiano. L’abbandono alla volontà di Dio è un atto di fiducia. La fede in azione dissipa gli spiriti negativi. 2. Nell’abbandono, nelle tenebre e nei dubbi di ogni genere ricorri a Me ed al tuo direttore spirituale, che ti risponderà sempre a Mio nome In tempi di guerra spirituale, prega immediatamente Gesù. Invoca il Suo Santo Nome, che è molto temuto nell’inframondo. Porta le tenebre alla luce dicendolo al tuo direttore spirituale o al tuo confessore e segui le sue istruzioni. 3. Non metterti a discutere con nessuna tentazione, chiuditi subito nel Mio Cuore Nel Giardino dell’Eden, Eva ha negoziato con il diavolo e ha perso. Dobbiamo ricorrere al rifugio del Sacro Cuore. Correndo verso Cristo diamo le spalle al demoniaco. 4. Alla prima occasione rivelala al confessore Una buona confessione, un buon confessore e un buon penitente sono una ricetta perfetta per la vittoria sulla tentazione e sull’oppressione demoniaca. 5. Metti l’amor proprio all’ultimo posto, in modo che non contamini le tue azioni L’amor proprio è naturale, ma dev’essere ordinato, libero dall’orgoglio. L’umiltà vince il diavolo, che è l’orgoglio perfetto. Satana ci tenta all’amor proprio disordinato, che ci porta al mare dell’orgoglio. 6. Sopporta te stessa con molta pazienza La pazienza è un’arma segreta che ci aiuta a mantenere la pace della nostra anima, anche nelle grandi tormente della vita. La pazienza con se stessi fa parte dell’umiltà e della fiducia. Il diavolo ci tenta all’impazienza, a che si ritorca contro noi stessi di modo che ci irritiamo. Guarda te stesso con gli occhi di Dio. Egli è infinitamente paziente. 7. Non trascurare le mortificazioni interiori La Scrittura insegna che alcuni demoni possono essere espulsi solo con preghiera e digiuno. Le mortificazioni interiori sono armi di guerra. Possono essere piccoli sacrifici offerti con grande amore. Il potere del sacrificio per amore fa fuggire il nemico. 8. Giustifica sempre dentro di te l’opinione dei superiori e del confessore Cristo parla a Santa Faustina che vive in un convento, ma tutti abbiamo persone con autorità sopra di noi. Il diavolo ha come obiettivo quello di dividere e conquistare, per cui l’umile obbedienza all’autentica autorità è un’arma spirituale. 9. Allontanati dai mormoratori come dalla peste La lingua è uno strumento potente che può fare molto danno. Mormorare o spettegolare non è mai una cosa di Dio. Il diavolo è un bugiardo che suscita accuse false e pettegolezzi che possono uccidere la reputazione di una persona. Rifiuta le mormorazioni. 10. Lascia che gli altri si comportino come vogliono, tu comportati come voglio Io da te La mente di una persona è la chiave nella guerra spirituale. Il diavolo cerca di trascinare tutti. Ringrazia Dio e lascia che le opinioni altrui vadano per la loro strada. 11. Osserva la regola nella maniera più fedele In questo caso Gesù si riferisce alla regola di un ordine religioso. La maggior parte di noi ha fatto qualche voto davanti a Dio e alla Chiesa e dobbiamo essere fedeli alle nostre promesse, ovvero voti matrimoniali e promesse battesimali. Satana tenta all’infedeltà, all’anarchia e alla disobbedienza. La fedeltà è un’arma per la vittoria. 12. Dopo aver ricevuto un dispiacere, pensa a che cosa potresti fare di buono per la persona che ti ha procurato quella sofferenza Essere un vaso di misericordia divina è un’arma per il bene e per sconfiggere il male. Il diavolo lavora sull’odio, sull’ira, sulla vendetta e sulla mancanza di perdono. Qualcuno ci ha danneggiato in qualche momento. Cosa gli restituiremo? Dare una benedizione spezza le maledizioni. 13. Evita la dissipazione Un’anima che parla sarà più facilmente attaccata dal demonio. Effondi i tuoi sentimenti solo davanti al Signore. Ricorda, gli spiriti buoni e cattivi ascoltano ciò che dici a voce alta. I sentimenti sono effimeri. La verità è la bussola. Il raccoglimento interiore è un’armatura spirituale. 14. Taci quando vieni rimproverata La maggior parte di noi è stata rimproverata in qualche occasione. Non abbiamo alcun controllo su questo, ma possiamo controllare la nostra risposta. La necessità di avere ragione tutto il tempo può portarci a tranelli demoniaci. Dio conosce la verità. Il silenzio è una protezione. Il diavolo può utilizzare la giustizia per farci inciampare. 15. Non domandare il parere di tutti, ma quello del tuo direttore spirituale; con lui sii sincera e semplice come una bambina La semplicità della vita può espellere i demoni. L’onestà è un’arma per sconfiggere Satana, il menzognero. Quando mentiamo, mettiamo un piede sul suo terreno, ed egli cercherà di sedurci ancor di più. 16. Non scoraggiarti per l’ingratitudine A nessuno piace essere sottovalutato, ma quando ci troviamo di fronte all’ingratitudine o all’insensibilità, lo spirito di scoraggiamento può essere un peso per noi. Resisti a qualsiasi scoraggiamento perché non proviene mai da Dio. È una delle tentazioni più efficaci del demonio. Sii grato in tutte le cose della giornata e ne uscirai vincitore. 17. Non indagare con curiosità sulle strade attraverso le quali ti conduco La necessità di conoscere e la curiosità per il futuro sono una tentazione che ha portato molte persone alle camere oscure degli stregoni. Scegli di camminare nella fede. Decidi di confidare in Dio che ti porta per la via che va al cielo. Resisti sempre allo spirito di curiosità. 18. Quando la noia e lo sconforto bussano al tuo cuore, fuggi da te Stessa e nasconditi nel Mio Cuore Gesù offre una seconda volta lo stesso messaggio. Ora si riferisce alla noia. All’inizio del Diario, ha detto a Santa Faustina che il diavolo tenta più facilmente le anime oziose. Stai attento alla noia, è uno spirito di letargo o accidia. Le anime oziose sono facile preda dei demoni. 19. Non aver paura della lotta; il solo coraggio spesso spaventa le tentazioni che non osano assalirci La paura è la seconda tattica più comune del diavolo (l’orgoglio è la prima). Il coraggio intimidisce il diavolo, che fuggirà davanti al coraggio perseverante che si trova in Gesù, la roccia. Tutte le persone lottano, e Dio è la nostra forza. 20. Combatti sempre con la profonda convinzione che Io sono accanto a te Gesù istruisce una suora in un convento a “combattere” con convinzione. Può farlo perché Cristo l’accompagna. Noi cristiani siamo chiamati a lottare con convinzione contro tutte le tattiche demoniache. Il diavolo cerca di terrorizzare le anime, bisogna resistere al terrorismo demoniaco. Invocate lo Spirito Santo durante la giornata. 21. Non lasciarti guidare dal sentimento poiché esso non sempre è in tuo potere, ma tutto il merito sta nella volontà Tutto il merito si basa sulla volontà, perché l’amore è un atto della volontà. Siamo completamente liberi in Cristo. Dobbiamo compiere una scelta, una decisione per il bene o il male. In quale terreno viviamo? 22. Sii sempre sottomessa ai superiori anche nelle più piccole cose Cristo qui sta istruendo una religiosa. Tutti abbiamo il Signore come nostro Superiore. La dipendenza da Dio è un’arma di guerra spirituale, perché non possiamo vincere con i nostri mezzi. Proclamare la vittoria di Cristo sul male fa parte del discepolato. Cristo è venuto a sconfiggere la morte e il male, proclamalo! 23. Non t’illudo con la pace e le consolazioni; preparati a grandi battaglie Santa Faustina ha sofferto a livello fisico e spirituale. Era preparata a grandi battaglie per la grazia di Dio che l’ha sostenuta. Nelle Scritture Cristo ci istruisce chiaramente ad essere preparati a grandi battaglie, a indossare l’armatura di Dio e a resistere al diavolo (Ef 6, 11). Stare attenti e discernere sempre. 24. Sappi che attualmente sei sulla scena dove vieni osservata dalla terra e da tutto il cielo Siamo tutti in un grande scenario in cui il cielo e la terra ci guardano. Che messaggio stiamo offrendo con la nostra forma di vita? Che tipo di tonalità irradiamo: luce, oscurità o grigio? Il modo in cui viviamo attira più luce o più oscurità? Se il diavolo non ha successo nel portarci all’oscurità, cercherà di mantenerci nella categoria dei tiepidi, che non è gradita a Dio. 25. Lotta come un valoroso combattente, in modo che Io possa concederti il premio. Non aver troppa paura, poiché non sei sola Le parole del Signore a Santa Faustina possono diventare il nostro motto: lotta come un cavaliere! Un cavaliere di Cristo conosce bene la causa per la quale lotta, la nobiltà della sua missione, il re che serve, e con la certezza benedetta della vittoria lotta fino alla fine, anche a costo della vita. Se una giovane senza istruzione, una semplice suora polacca unita a Cristo, può lottare come un cavaliere, ogni cristiano può fare lo stesso. La fiducia è vittoriosa. |