Dal vangelo di Luca 19, 1-10
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Dal Commento sul Vangelo di Luca di Ambrogio di Milano (8, 82. 85-87.90, SC 52, pp. 136-138)
Ed ecco un uomo di nome Zaccheo (Lc 19, 2).
Zaccheo è sul sicomòro, il cieco è sulla strada. Il Signore aspetta l’uno per fargli misericordia, rende onore all’altro con la sua visita. Interroga il cieco per guarirlo, si invita a casa di Zaccheo senza essere invitato. Sapeva infatti che grande sarebbe stata la ricompensa del suo ospite e che se questi non aveva ancora sentito il suo invito, ne aveva sentito il desiderio. [...] I ricchi imparino che la colpa non sta nelle ricchezze, ma nel non saperle usare, poiché se le ricchezze per i malvagi sono un impedimento, nei buoni sono di aiuto in vista del bene. Sì, il ricco Zaccheo è stato scelto da Cristo, ma poiché ha distribuito la metà dei suoi beni ai poveri e ha restituito il quadruplo di quanto aveva rubato l’una delle due cose non basta e la generosità non ha valore se permane l’ingiustizia dal momento che si chiedono dei doni e non ciò che si ha rubato – ha ricevuto una ricompensa più grande di quanto ha donato. Ed è una buona cosa annotare che costui era capo dei pubblicani. Chi, infatti, potrebbe disperare di sé dal momento che giunse alla fede anche Zaccheo che traeva il suo guadagno dalla frode? Ed era ricco, dice l’evangelo, affinché tu sappia che non tutti i ricchi sono avari. Come mai la Scrittura non precisa l’altezza di nessun altro se non la sua dicendo che era piccolo di statura (Lc 19,3)? Vedete se per caso non era piccolo a motivo della sua malvagità o piccolo nella fede. Non aveva ancora promesso niente quando era salito sul sicomòro, non aveva ancora visto Cristo e per questo era ancora piccolo. [...] Zaccheo sul sicomoro è il frutto nuovo del tempo nuovo.