Il gioco del momento è Pokemon Go, credo ne abbiate sentito parlare. Si inquadra con il telefonino quanto circonda, e si vedono sullo schermo sovrapposti al paessaggio i famosi mostriciattoli da acchiappare.
La chiamano realtà aumentata, ma non è così. Non è realtà quella che viene aggiunta dal gioco, è fantasia. La realtà vera è nascosta dietro la bestiolina digitale. Non la si vede più, c'è davanti l'immagine fasulla.
Ci dicono: credete a quello che vi facciamo vedere, vi divertirete. Ma la cosa è seria, perché sempre più quello che ci viene mostrato tende non solo a sovrapporsi, ma a sostituire il reale. Tanto che a chi non ci crede, chi rimane attaccato al vero, viene consigliato di tacere. Viene fatto tacere. E' strano, è diverso, è qualcosa-fobo. Tranquilli, può venire curato. Curiamo anche te, se fosse necessario.
Così noi tutti siamo stirati, divisi, contesi tra quanto ci dicono i nostri occhi, la nostra intelligenza e quanto ci dicono che dovremmo fare di quello che vediamo. Tra quanto vediamo e quello che ci dicono di vedere.
Mi ha colpito, stanotte, mentre seguivo le notizie che arrivavano da Nizza, la richiesta di non condividere le immagini più cruente. Devo confessare che la mia prima reazione è stata pensare "così sarà più facile minimizzare, edulcorare, fare finta". Oggi ho sentito dire, "E' stato un pazzo". No, la tragedia è proprio la sanità mentale di chi compie questi atti. La follia è pensare che vengano compiuti per ragioni diverse da quelle da loro dichiarate. Al mostro sovrapposto.
E di questo ci rendiamo conto; o forse no, se preferiamo piuttosto credere a quel filtro imposto a quanto accade. Da cui a volte, al di sotto, spuntano frammenti che non ci sappiamo spiegare, e quindi preferiamo ignorare.
E' solo un caso. Ma la vita ne è piena, più di quanto ce ne rendiamo conto.
Dovremmo mettere in dubbio, dare voce a quel disagio di fronte alle assurdità che ci impongono. Che ci è chiesto di accettare senza discutere. Facendo tacere la nostra intelligenza e il nostro cuore. Tutti sappiamo che ci sono maschi e femmine, tutti sappiamo chi uccide e perché, tutti sappiamo le ragioni di certe decisioni di potere...tutti sappiamo, ma non osiamo più dirlo. Non è più possibile dirlo.
La realtà diminuita ha preso il sopravvento, ci hanno ormai presi.