Le elezioni si avvicinano. Scegliere chi votare, tenendo conto dei valori cristiani, sarà un bel problema. Una buona indicazione – seppure in maniera assolutamente contraria alla propria intenzione – giunge dal sito attivista omosessuale “cominciatu”, che passa in rassegna partito per partito e candidato per candidato ricostruendone la storia delle precedenti presenze parlamentari e relativi voti e dichiarazioni sulla materia dei «diritti degli omosessuali».
La situazione è deprimente: se la Sinistra favorevole all’allargamento dei diritti degli omosessuali, la Destra sembra in generale contraria, ma per intercettare il voto di questa potente lobby e per apparire “alla moda” anche esponenti conservatori rilasciano dichiarazioni favorevoli ai matrimoni gay o, almeno, sostengono che ci siano problemi più importanti, ma non li rifiutano a priori.
Ecco la sintesi del sito “cominciatu”, partito per partito, andando da Destra a Sinistra:
a) FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE
Il sito ripercorre la storia del partito, senza dare giudizi particolari. Nessuno dei suoi candidati ha ottenuto il “pollice su”, tre (tra cui Magdi Allam) hanno invece il pollice verso.
b) LEGA NORD
«La Lega si caratterizza per pratiche e contenuti apertamente razzisti e intolleranti e sulla scia delle peggiori destre europee prende di mira soprattutto le minoranze etniche e religiose, oltre alle persone lgbti. Nel bestiario dell’omotransfobia in politica gli esponenti della Lega Nord occupano senza dubbio la pole position». Infatti nessuno ottiene il pollice retto (due il pollice verso) decretati da Arcigay.
c) FORZA ITALIA
«Le pochissime proposte di legge per i diritti delle persone lgbt, presentate dagli sparuti parlamentari un po’ più libertari, sono poca cosa in confronto ai ricorrenti contenuti omotransfobici veicolati dal leader e da numerosi altri esponenti». Però si segnala l’approvazione di Licia Ronzulla (candidata al Nord-Ovest) e l’adesione alla battaglia lgbti di Alessandro Cecchi Paone (candidato al Sud). 17 i pollice verso.
d) NUOVO CENTRO DESTRA
«Tandem tra una costola del disgregato Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi e i residui della vecchia Democrazia Cristiana. In questa compagine si concentrano omotransfobia e clericalismo a livelli estremi, da questi due partiti ogni iniziativa a tutela delle persone lgbti riceve l’opposizione più feroce». Però tra i candidati sono solo due i pollice verso (Carlo Casini al Centro e Daniela Colombo al Nord-Ovest).
e) ALLEANZA LIBERALI DEMOCRATICI EUROPEI
Notevole presenza di candidati che si sono dichiarati favorevoli ai “diritti” degli omosessuali, non si sa se per piaggeria, ignoranza o reale convinzione.
f) MOVIMENTO 5 STELLE
«Il programma del Movimento 5 Stelle non fa alcun riferimento ai diritti delle persone lgbti (in realtà era presente il riconoscimento delle unioni civili, ndr) ma nel Parlamento italiano alcune delle proposte di legge più avanzate su questi temi portano la firma di deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, che anche nella azione parlamentare si sono sempre distinti con comportamenti rispondenti alle richieste del movimento lgbti». Infatti ci sono 36 adesioni esplicite alla “battaglia” (più del 50% dei candidati) e 20 classificati “rainbow” (per la manifestata adesione alla gay agenda e le precedenti iniziative in tal senso).
g) PARTITO DEMOCRATICO
«Più volte si è reso interprete delle istanze lgbt con promesse programmatiche e proposte di legge, ma a causa della stessa opposizione interna della corrente cattolica, che sui temi lgbt mette in azione un boicottaggio sistematico, non è mai riuscito a raggiungere alcun risultato». In realtà si contano oltre trenta candidati aderenti al progetto lgbti, solo 5 bocciati da Arcigay e circa la metà con alto fattore “rainbow”.
h) L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS
«Lista elettorale italiana di sinistra radicale (…). L’iniziativa nasce dall’appello lanciato da un gruppo di intellettuali italiani, al quale hanno aderito tutte le forze di sinistra radicale. Raccoglie le posizioni più avanzate in tema di riconoscimento dei diritti delle persone lgbti e nelle sue liste candida esponenti importanti dell’associazionismo e dei movimenti». Coerentemente, stragrande maggioranza di attivisti per la battaglia omossessualista.
(Luigi Vinciguerra)