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La Liturgia di Domenica 5 Febbraio 2017

3/2/2017

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DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A - RITO ROMANO
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
COMMENTO AL VANGELO
INSAPORITE IL MONDO
​
​Gesù inizia la sua predicazione quando dovrebbe fuggire, dopo l'arresto e la morte del Battista.
E lo fa dalle terre di Zabulon e Neftali, terre maledette ed abbandonate, nella mentalità dei puri di Gerusalemme.
E lo fa coinvolgendo pescatori chiamati a diventare apostoli.
Quanta luce splende in queste parole! Anche noi, come Simeone govedi scorso, possiamo stringere fra le braccia l'inaudito di Dio ed ammettere di avere incontrato la luce.
Flebile, che a volte sembra essere travolta dalle tenebre, ma sempre luce.
Luce che ci raggiunge attraverso l'obbedienza al cammino tracciato prima di noi, come fanno senza problemi i giovani Giuseppe e Maria.
Una fede che non dà sapore, che non indirizza, che non illumina, è morta e sepolta.

Sale
Il sale era talmente prezioso nell'antichità da rappresentare, per molte categorie fra cui i soldati, la paga per il proprio lavoro, il "salario".
I rabbini dicevano che la Torah è il sale del mondo.
Non solo, dice, Gesù: anche i discepoli sono chiamati a diventare sale della terra. A diventare la nuova Legge di Dio che cammina per le strade, che si fa concretezza e scelta, fiducia e pazienza, abbandono e passione. Noi discepoli siamo chiamati ad essere come la Torah per il mondo d'oggi.
È prezioso, il sale, perché insaporisce il cibo.
Quanto è difficile mangiare un cibo insipido! E il sapore ha a che fare con la sapienza, dono di Dio. È sapiente chi mette sapore nella propria vita, e il sapore ci è donato dalla Parola vissuta e incarnata giorno per giorno.
Diamo sapore alle cose che facciamo, alle parole che usiamo (niente discorsi insipidi per favore!). mettiamo sale in zucca ponendo sempre la Parola al centro dei nostri discorsi.
Il sale, poi, impedisce ai cibi di corrompersi, è un modo eccellente di conservare le carne, ad esempio. Impedisce la corruzione morale, il predomino del male e della parte oscura nel mondo odierno. Ancora oggi il gesto di gettare del sale dietro le spalle, secondo una antica superstizione popolare, tiene lontani gli spiriti avversi.
Il sale del vangelo impedisce alla nostra vita di corrompersi, di cedere, di perdere di sapore.
Non solo: nella Bibbia il sale viene usato per sigillare un patto (2Cr 13,5), usato insieme al pane o da solo, manifestava l'inviolabilità di un'alleanza.
Noi cristiani siamo sale del mondo, chiamati a testimoniare a tutti gli uomini il perdurante amore di Dio nei nostri confronti.
Curioso il fatto che Gesù chieda ai suoi, sale della terra, di non diventare "insipidi". I chimici ci rassicurano: il sale non può perdere il suo sapore. A meno di non mischiarlo con altre sostanze che lo sviliscono.
Se cediamo a compromessi, se lasciamo che la parola del vangelo venga mischiata col buon senso, le abitudini, le consuetudini nostre e attribuite a Dio, perdiamo la capacità di salare.

Lucerna
Il capo famiglia, alla fine della giornata, prendeva una lucerna d'argilla riempita d'olio di oliva e, una volta accesa, la poneva in alto, su un lucerniere appeso al soffitto affinché la piccola fiammella illuminasse tutta la stanza.
Noi cristiani, invece, spesso mettiamo la luce della fede sotto lo sgabello.
Ci vergogniamo di essere discepoli o, se lo siamo, lo si vede solo durante la preghiera domenicale. Quanta poca luce cristiana vedo fra i cittadini, fra i commercianti, fra i politici... Un cristianesimo fatto di abitudine, che non incide sulla vita, che non cambia la storia!
Che pena!
La vigorosa pagina del vangelo di oggi ci scuota, ci convinca, ci inorgoglisca.
Siamo già insaporiti, siamo già costruiti sul monte, siamo già accesi e illuminati.

Animo, amici, insaporite il mondo.
Foto
LETTURE DELLA DOMENICA
Colletta
Custodisci sempre con paterna bontà  
la tua famiglia, Signore,  
e poiché unico fondamento  
della nostra speranza  
è la grazia che viene da te,  
aiutaci sempre con la tua protezione.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...  

oppure: 
Colletta 
O Dio, che nella follia della croce  
manifesti quanto è distante la tua sapienza  
dalla logica del mondo,  
donaci il vero spirito del Vangelo,  
perché ardenti nella fede  
e instancabili nella carità  
diventiamo luce e sale della terra.  
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Is 58,7-10)
La tua luce sorgerà come l’aurora.

Così dice il Signore:
«Non consiste forse [il digiuno che voglio]
nel dividere il pane con l’affamato,
nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”.
Se toglierai di mezzo a te l’oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all’affamato,
se sazierai l’afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio».

SALMO RESPONSORIALE (Sal 111)
Rit: Il giusto risplende come luce.

Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.

Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.    

Sicuro è il suo cuore, non teme,
egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. 

SECONDA LETTURA (1Cor 2,1-5) 
Vi ho annunciato il mistero di Cristo crocifisso. 

Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. 
Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio.

VANGELO (Mt 5,13-16) 
Voi siete la luce del mondo. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
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